"La Fiorentina nel secondo tempo ha spinto di più. Noi avevamo qualche giocatore mezzo e mezzo e non siamo stati bravi a ribaltare l’azione. Ma nel primo tempo dovevamo andare sullo 0-2. Potevamo “uccidere” la Fiorentina e invece abbiamo dato la possibilità di tornare in vita".
Obbligatorio "daspare" mister Allegri!
Ovviamente sto scherzando, come capita a noi fiorentini, ma dopo la maratona (è sempre una enorme fatica...) contro Lei è giusto e doveroso cercare, se possibile, fare una valutazione complessiva condita con una giusta dose di obiettività. Quest'ultima, palesemente, ne è sprovvista l'Acciuga in quanto la bocca è grande, ampia fin oltre l'occhio, ed è posta in posizione infera (ovvero nella parte inferiore della testa); è armata di denti piccoli e numerosi. Da non sottovalutare che la mascella superiore è più lunga dell'inferiore; forse è per questo che ha detto una "bischerata". 
Non si possono più contare quante volte ho visto, negli anni, la Juventus all'Artemio Franchi e mai come questa volta mi sono reso conto delle evidenti difficoltà "più di manico" che tecniche. La squadra di piazza Crimea ha tirato mezza volta in porta, per sbaglio, mai impensierendo il nostro portiere e, negli ultimi 20 minuti, difendendo con 5 uomini e con gli altri 5 costantemente dietro la palla. Vedere Igor e Quarta a pochi metri dal centrocampo dava l'idea, anche mentale, di quanto la Viola volesse portare a casa i 3 punti anche per le evidenti difficoltà dell'avversario.
Scorgere un indiavolato Allegri, con la camicia "sgangheratata", insieme al fido Landucci sull'1-1, urlare ai suoi: "È finita, è finita!", mi ha fatto quasi tenerezza; una delle immagini che la dirigenza, compreso il biondo, dovrebbe tenere a mente...

Saranno due campionati in uno, per cui le valutazioni che si fanno oggi non saranno valide, magari, tra tre giorni. Fino a novembre sarà un tour de force che ha già mietuto vittime illustri con evidenti problemi muscolari. Dopo il mondiale, da gennaio, inizierà un'altra competizione; fino a giugno assisteremo a una calendario da indigestione pallonara che potrebbe essere segnato con la matita blu in quanto le sorprese potrebbero essere più di una. 
Piccolo inciso che potrebbe aprire più di un interrogativo: vi piace questo calcio? Questo spezzatino? Finiscono le partite e già si ricomincia; è divertente? Chi è il grande vecchio che ha organizzato ciò?
Per capire il successo, altrimenti inspiegabile, di certi individui, bisogna sapere che esiste un tipo del tutto particolare di genio: quello della mediocrità...

TERRACCIANO - Incolpevole sul gol, dopo un tiro sporco, per non dire sbagliato di Di Maria, può fare poco sulla deviazione ravvicinata delle "poppe" di Milik. Da una sua uscita con i pugni nasce la ripartenza del gol del pari. Praticamente mai impegnato nella ripresa, sarei tentato, per far arrabbiare i tifosi bianconeri, di mettere un irriverente SV: 6. Sicuro!
DODÒ - Nei primissimi minuti anticipa bene Kostic iniziando una partita, la migliore, che lo vedrà assoluto protagonista. Ci prova da fuori dopo 25 minuti mostrando buona disinvoltura. Soprattutto nella ripresa alimenta parecchie azioni, anche accentrandosi per fare "spazio" sia a Barak sia a uno spento Ikonè, confermando la crescita anche in cattiveria agonistica: 7. Dinamico!
MILENKOVIC - Il colosso, sempre in anticipo nel primo intervento su Milik appena dentro l'area, non sale, purtroppo, sul gol bianconero e l'attaccante polacco può segnare da due passi. Sembra giocare con il freno a mano tirato per le precarie  condizioni fisiche, non soffrendo comunque più di tanto, ma è costretto a uscire poco dopo l'intervallo per un infortunio che sarà valutato lunedì prossimo che sembra di importante entità: 5,5. Mannaggia! (dal 53' Quarta - Entra bene in partita e lo dimostra stoppando una delle poche ripartenze bianconere. Bravo a mantenere alta la linea per cercare il continuo asfissiante pressing: 6,5. Finalmente!
IGOR - Anche su di lui pesa, anche se in maniera più lieve, qualche responsabilità per la libertà di cui godono gli attaccanti della seconda squadra di Torino sul gol, ma è davvero l'unica sbavatura di una prestazione di alto livello: 6,5. Mastino!
BIRAGHI - Un retropassaggio sanguinoso, in avvio, consente a Di Maria di servire Milik che però non arriva al tiro. Si ritrova sempre in superiorità numerica anche grazie a Sottil che gli porta costantemente via l'uomo. Dovrebbe, in più di una circostanza, dare la palla di prima per non perdere il tempo giusto per liberare la punta. Sempre all'altezza anche nei momenti topici: 6. Disinvolto!
BARAK - Schierato, come nelle ultime partite, sul centro destra, un suo tiro in area per poco non diventa un buon pallone per Maleh. Con l'andare dei minuti, sembra abbia avuto l'ok di Italiano per accentrarsi per il supporto a Jovic e per cercare più spesso la conclusione. Decisi passi in avanti: 6. Energico! (dal 78' Zurkowski - Non la vede mai, specialmente dopo i primi minuti, creando il più delle volte confusione in una zona di campo, la fascia, a lui sconosciuta. Sbaglia il match point con un tiro al volo: SV. Spaesato!
AMRABAT - Ormai sono stati sprecati tutti gli aggettivi. Il migliore in assoluto. Mi è sembrato di rivedere Cucciolo Dunga quando riprendeva tutto e tutti menando il can per l'aia. Sostanza, fosforo e tanta tanta corsa. Sfiora il gol vittoria, dopo un'azione coast to coast, con un bel tiro sul quale si esalta Perin togliendo le... "ragnatele dal sette": 7. Immenso!
MALEH - A causa delle numerose assenze tra cui Bonaventura (sentite condoglianze per la prematura perdita del babbo), ci mette l'anima. Su un pallone sporco dentro l'area di rigore prova a concludere a rete ma viene murato. Si dimena in una zona di campo cercando di essere il frangiflutti della squadra. Buona gara: 6 5. Utile! (dal 61' Mandragora - Si sistema defilato facendo spostare Barak più avanti. Con il particolare baricentro, alimenta il giro palla cercando incursioni al centro non provando mai il suo marchio di fabbrica dalla lunga distanza: 6. Energico!
KOUAME - Che cavallo! Ci mette l'anima provando in tutti i modi a creare scompiglio alla difesa orfana di Bonucci . Di testa, senza troppa convinzione, prova a scuotere i suoi subito dopo il gol di Milik. Si dimena in lungo e in largo saltando di netto Alex Sandro più di una volta. Sul bell'assist di Sottil, che lo manda in porta, trova il pareggio con una bella rasoiata esultando sotto la Fiesole: 7. Bomber! (dal 61' Ikonè - Ci faccia sapere, quanto prima, come vuole la palla: sui piedi, sul sinistro, sul destro, in profondità perché cominciano a essere troppe (anche dall'anno scorso) le occasioni sprecate. Appena entrato spara alle stelle da posizione defilata. Non impatta bene nella mezz'ora a disposizione sprecando un contropiede perché fermo come la statuetta nel presepe di Natale: 5. Impalpabile!
JOVIC - Nino non aver paura di sbagliare un calcio di rigore... La valutazione, ovviamente, sarà al netto del penalty mandato a morire sul palo. Cerca la sponda, senza troppe fortune, poi su un corner dalla sinistra non riesce a dar forza al suo colpo di testa, risultato moscio e prevedibile. Sembra avulso dalla costruzione non aiutando i compagni. Bisogna si dia una smossa per farsi trovare pronto in area con smarcamenti efficaci. Si vede che è indietro nella forma fisica. Sono sempre dell'avviso che, ad oggi, sarebbe meglio tenerlo più indietro, per farlo diventare rifinitore, per la punta di peso: 5. Evanescente! (dal 78' Cabral - Non mi ero accorto nemmeno che fosse entrato...: SV. Pennone!).
SOTTIL - È tornato Sottilinho! Qualche tentativo in profondità nei primi minuti facendo girare la testa a simpatia Cuadrado (o è in terra o gli viene permesso di riprendere a dovere Doveri...) ma soprattutto un assist fondamentale per trovare il gol del pareggio dando una palla con il contagiri. Ha il merito anche di propiziare il rigore oltre ad avviare la bell'azione conclusa da Barak nel secondo tempo. Sta trovando continuità e fiducia nei propri mezzi e di tutto l'ambiente: 7. Sgusciante!

ITALIANO - Rispetto a quanto si poteva credere, risparmia Ikonè e rilancia Kouamè azzeccando la mossa per dare fisicità in avanti. Posegue nel turnover e a giudicare dal primo tempo la scelta pare azzeccata anche perché tra impegni, infortuni e giocatori da recuperare si presume sia la linea fino allo steep invernale. Deve rinunciare a Milenkovic spiegando, in maniera piccata nelle dichiarazioni post-gara, che i cambi frequenti sono per salvaguardare la salute dei propri ragazzi. Nella ripresa aggiusta ulteriormente le cose e solo un super Perin evita, con un'altra parata importante, che ci fa strozzare in gola il gol della vittoria. La reazione dopo Udine c'è stata: 6,5. Tattico!

PUBBLICO: Soltanto un diluvio su Firenze in tarda mattinata ha impedito la splendida coreografia che i ragazzi della curva avevano... imbandito. I decibel sono arrivati a un livello talmente alto da tenere svegli anche i bimbi del nursery di Careggi. Spettacolo come sempre.
Alla fine, sotto la mia fila, c'era una famiglia che si apprestava a fare ritorno a casa. Mi sono avvicinato e ho detto loro: "Vi è andata male anche a questo giro". Il padre, sorridendo, girandosi mi ha risposto: "E lei come fa a sapere che siamo gobbi?". "A Firenze, vi s'annusa" - ho esclamato, "ma stia tranquillo non lo dirò a nessuno!". La risata generale ha reso il tutto molto divertente...

Quando sono tornato a casa, riavvolgendo il nastro della partita, la delusione era evidente. Non ci ricapita più un'occasione così grande. O forse sì. Si dice che ci siano due cose che non tornano mai indietro: una freccia scagliata e un'occasione perduta. Per noi tifosi, al fine di resettare sempre tutto, bisogna sempre, non aspettare l'occasione perfetta, ma cogliere quest'ultima per renderla tale.
Alla prossima; tanto garrisce sempre...