A quelli della mia epoca le pagelle, specialmente da ragazzini, erano qualcosa di affascinante anche perché le vedevamo come una sorta di "ganzino" verso i compagni di scuola. Vediamo chi è più "esperto"? E, tra un cambio di materia e l'altro, rigorosamente oscurando il foglio per... non far copiare, indottrinavamo, o cercavamo di farlo, gli altri sperando di aver azzeccato i voti che, solitamente, leggevamo su una rivista tanto cara a noi tifosi viola. A partire da oggi, visto che quando passano gli anni si ritorna una po' bambini, cercherò, con la massima obiettività, ma soprattutto non di pancia, di fare mia una nuova rubrica che calza a pennello con la Fiorentina, specialmente dopo aver assistito alla prima partita di campionato contro la Cremonese; ho deciso di chiamarla "Il Pagellino del Brivido Viola".

GOLLINI - Si presenta in campo per il riscaldamento come una pop-star. Dispensa saluti a tutto lo stadio mostrando una capigliatura biondo platino da fare invidia anche al sottoscritto. Sono dell'opinione che debba essere il titolare. Sul gol dell'1-1 non ha oggettivamente alcuna colpa. Impeccabile fino all'occasione del corner che porta al 2-2. La responsabilità (comunque da dividere: avrebbe dovuto "berciare" al serbo per mantenere la posizione) principale è sicuramente di Jovic che, nella terra di nessuno, tra il palo e una non ben definita zona d'ombra, mette in difficoltà il "Gollo" che, comunque, aveva fatto un mezzo miracolo. Bene con i piedi e in porta anche se in alcuni frangenti sembra, giustamente, ancora un po' arrugginito: 6. Muretto.
BIRAGHI - Rivederlo in campo dopo la trattativa di una notte con il Nottingham Forest, è un sospiro di sollievo anche perché la fascia al braccio del capitano è sempre portata con onore. Partita senza lode e senza infamia. Una punizione quasi perfetta alla Roberto Carlos poteva evitare le coronarie nel sesto minuto di recupero. Per il resto normale amministrazione anche se alcune sfumature, nel secondo tempo, unite a una condizione ancora approssimativa non gli hanno permesso le consuete sovrapposizioni per qualche cross pericoloso in area sperando in una "spizzica" degna di nota: 6. Brasilianino.
MILENKOVIC - L'aver firmato il contratto a vita mi porterà inevitabilmente a chiudere un occhio adducendo il "bruscolo noioso". Punto di riferimento di una difesa orfana del compagno Igor. Anticipa sistematicamente l'attaccante di turno, concedendosi, soprattutto nella prima frazione, più di una sgroppata in mezzo al campo per creare superiorità numerica. Radu gli nega, nella bolgia finale, un gol che avevo già in gola andando a respingere d'istinto. Si addormenta un po' sul corner del 2-2, non riuscendo a coprire e capire la imminente difficoltà: 6,5. Montagna.

QUARTA - Questo ragazzo mi regredisce! Penso sia un problema psicologico ancor prima che di posizione; può darsi che non senta più la fiducia intorno a sé. Arrivato con le stimmate del nuovo Passarella, ha, con il Caudillo, soltanto l'irruenza ma non il senso della marcatura che lo portano, purtroppo, a delle gravi amnesie.  Non perfetto in marcatura sul gol di Okereke, soffre molto anche il gioiellino Dessers soprattutto nel finale quando, sbagliando l'anticipo, si fa beffare rischiano il 2-3: 5. Spaesato.
BENASSI - È la copia di "Birillo" Orlandini della mia Fiorentina degli anni '80. Dove lo metti sta! Grande abnegazione e senso della posizione non puoi non amarlo per quanto porta alla causa. Molto bene in fase offensiva, con un valido primo tempo, meno in quella difensiva quando gli scappano più di una volta. Rincresce, con un fischio di troppo da parte del pubblico, per il suo errore da cui nasce il corner del 2-2:  6. Statico. (dal 25' st Dodô - Entra nel momento più difficile cercando, con alcune sgroppate, di portare sul fondo "un uomo in più". Tocca pochi palloni ma spinge molto sulla destra grazie anche al suo fisico decisamente brevilineo: 6. Motorino.).
BONAVENTURA - Fosforo all'ennesima potenza. Sembra che il pallone vada sempre dove si trova lui. I compagni, in difficoltà, decidono di fare aprire la banca per mettere la sfera in cassaforte. Tra i migliori, e non è una novità, pulito in impostazione, dando sempre i giri giusti. Perfetto nel gol che sblocca la gara: 7. Universale.
AMRABAT - Ha delle cosce che fanno paura! Ai bimbi, per farli addormentare, raccontano di prendere sonno velocemente se non vogliono essere calpestati dal nostro centrocampista... Tanta sostanza e continuo punto di riferimento in mezzo al campo. Ottima partita; dà ordine alla squadra e permette di alzare il baricentro: 6,5. Invalicabile. (dal 32' st Mandragora - Mette quella cattiveria agonistica unita a una visione di gioco, anche di altri tempi. La risolve lui con un tiro-cross dopo che già era entrato con personalità: 7. Golazo.).

MALEH - Con quella "crocchietta della nonna", il capellone, motorino perpetuo del centrocampo, sbaglia, nel primo tempo,  una grande occasione di testa a porta vuota con Radu a farfalle. Si fa trovare spesso tra le linee accompagnando Biraghi e sovrapponendosi, per creare "abbondanza" a Sottil. Cala comprensibilmente nella ripresa: 6,5. Trottolino. (dal 25' st Zurkowsky - Comincia male anche perché sembra incerto in vista dell'imminente futuro. Fisicamente somiglia a Fausto Pari della Samp in quanto, dai ricordi di un tempo, è un diesel alzando il livello delle giocate via via che passavano i minuti. In un ruolo ibrido, in considerazione delle difficoltà del match, dà sostanza e muscoli anche nell'uno contro uno: 6. Falegname.).
SOTTIL - Se il suo cognome finisse in "IC" o in "IGNO" sarebbe, senza dubbio, un giocatore da prime pagine dei giornali. Sono il primo a criticarlo perché lo ritengo ancora acerbo e, sovente, si intestardisce in giocate litigando con il pallone e sbattendo sul muro del difensore. Assoluta spina nel fianco per la difesa della Cremonese, trova l'acuto con l'assist per il gol di Jovic ma è sempre pericoloso "strappando", il più delle volte, cercando il tiro al giro sul secondo palo o il rifinitore per la punta di turno: 7. Instancabile. (dal 40' st Gonzalez - Entra troppo tardi quando alcuni settori del Franchi cominciano a rumoreggiare. Con la foga, la classe, a volte confusionaria non solo per gli avversari, esegue a pennello quello che gli chiede il mister. Si butta dentro, spinge, crossa, tira e porta la croce. Sfiora incredibilmente il gol della vittoria: 6. Speedy Gonzales.).
JOVIC - Giocatore di un altro livello. Si muove tra le linee con quella cadenza a tinte caracollanti. Salta, nel breve, sistematicamente il difensore di turno. Potrebbe, a mio modesto avviso, essere un ottimo trequartista per Cabral. Cambiare modulo, contro alcune squadre, sarebbe doveroso. Lotta e segna una rete da attaccante ritrovato. Nel secondo tempo, solo per poca cattiveria o appannamento da stanchezza, non realizza la doppietta dopo un intervento miracoloso di Quagliata: 7. Bomber.

KOUAME - È la grande e piacevolissima sorpresa dello scacchiere di Italiano. Non si fa scappare l'occasione e non delude. Nel primo tempo fa a sportellate e la sponda una marea di volte; al 16' regala un cioccolatino a Bonaventura per il gol dell'1-0. Se "pensasse" di essere un esterno potrebbe ritagliarsi più di uno spazio così da rendersi utile alla causa. Per il ruolo di centravanti penso la veda poco... Protagonista anche con un grande lancio per il 2-1, nel secondo tempo prosegue nella sua ottima partita, uscendo sfinito: 7. Maciste. (dal 32' st Saponara - Gioca bene sulla fascia accentrandosi molte volte per creare i pertugi giusti per una compagno sulla propria verticale. Il passo felpato lo porta a ragionare sul da farsi in un momento di forte spinta anche emotiva da parte della squadra: 6,5. Arsenio Lupin.).
ITALIANO - Rimescola le carte per alcuni acciacchi e per l'infortunio accaduto a Igor. Rispolvera Kouame, ed è un grande merito, per creare scompiglio sulle fasce mettendo centimetri e muscoli. Azzecca l'esordio di Jovic. Sembra pensare più alla partita da "dentro fuori" di giovedì aspettando fin troppo a effettuare quei cambi necessari per provare l'arrembaggio finale: 6. Comandante.
PUBBLICO DI FIRENZE - Alla vigilia di Ferragosto, con un caldo ideale per il periodo ma da "fuori di testa" per l'inizio del campionato, è riuscito, per quasi 100 minuti, a far sentire costantemente il proprio appoggio. Un colpo d'occhio da brividi: 10. Vociare Gnamo.

Spero di non aver annoiato e di aver creato curiosità per alcune valutazioni "variopinte" visto che, aldilà dei voti, ci deve essere sempre lo spirito critico ma del tifoso. Ho voluto, nel mio piccolo, trasformare gli specchi in finestre. Del resto, bisognerebbe sempre ricordarci, specialmente nel calcio, che si dovrebbe godere della gioia, della bellezza, del colore. Quanto meno si parla delle piaghe della vita tanto meglio è. Alla prossima: tanto garrisce sempre...