Il primo comandamento della Bibbia calcistica di Massimiliano Allegri è:

"Non nominare il nome del gioco invano"

È successo ieri sera nel post-partita, intervistato dai microfoni di Sky, dove l'opinionista ex-calciatore Adani domanda all'allenatore bianconero dove possa ancora migliorare la squadra a livello di singoli e di gioco. 

E il Signor Allegri comincia a fumare, sostenendo che in Italia si parla troppo di teoria, accusando l'opinionista. Poi parla nuovamente dell'Ajax sostenendo che la squadra olandese nella partita di ritorno non ha fatto una partita straordinaria, ma ha compiuto solo 4 ripartenze per 4 errori dei singoli. Poi parlando di bel gioco, sostiene che quando allenava il Milan, veniva criticato inizialmente per i risultati giocando con soli due centrocampisti, e passando a tre è riuscito a vincere. E ancora: "A giocare bene sono capaci tutti, basta giocare sulle fasce e a due a centrocampo, però c'è una linea sottilissima tra giocare bene, arrivando secondi, terzi e vincere: giocare a due a centrocampo o a tre"  

Poi ci sono le offese e queste non le commentiamo, vuole parlare solo lui, Max Allegri perchè ha vinto 6 scudetti consecutivi e intima gli altri di ascoltare stando zitti. Beh, un Signor Allegri insomma.

Ma a parte queste cadute di stile, vorremmo capire perchè non si possa parlare di gioco, bel gioco, schemi, tattica con il Mister bianconero. È tabù? No che non lo è, ma che ci possiamo fare se è fatto così? Male, in questo senso. 

L'unico signore (usiamo la "s" minuscola di proposito per non infastidire l'allenatore livornese) che insieme a Sacchi si permette di fargli domande inerenti al gioco in maniera educata è Adani e ogni qual volta incontra questi unici profeti del bel gioco rimasti in patria finalizzato a vincere e convincere, ecco che Max si trasforma in una pentola a pressione, poi esplode e va via, fuggendo dal confronto.

Io non colpevolizzo molto il Signor Allegri nella sostanza perchè abbiamo capito tutti che lui è figlio del calcio di Trapattoni che non fa rima con il bel gioco. Tra l'altro lui è come uno studente che vuole studiare il giusto per essere promosso, non ne vuole sentire di studiare ancora, di aggiornarsi, di capire come può migliorare, appunto nel gioco e con il gioco. Si sente arrivato, e lo dimostra con tutti i sui difetti di forma e con i risultati, perchè se è vero che in Italia vince, bisogna ricordargli che lo fà per manifesta incapacità degli altri, per una crisi economica che ha colpito il nostro paese anche nel pallone. Poi quando esce fuori dall'Italia, la sufficienza nello studio non basta perchè le altre società calcistiche europee per arrivare in fondo alla competizione, assumono allenatori coraggiosi che propongono un calcio diverso dal suo, propositivo, dominanante come diceva Adani, per dominare l'avversario e non per subirlo. 

Ma ora, vorrei analizzare le "teorie" del Signor Allegri che afferma:

1) l'Ajax nel ritorno dei quarti ha fatto solo 4 ripartenze, non è una squadra straordinaria.

Le statistiche della partita di ritorno contro i lanceri sono quasi tutte a favore degli olandesi: 

Tiri Totali 13 a 11

Nello specchio 4 a 2

Corner 5 a 4

Distanza coperta 111 km a 108 km

Chiusure difensive 23 a 10

Duelli aerei vinti 64 a 36 

Contrasti vinti a centrocampo solo da giocatori olandesi: Zyech 4,Van de Beek 3. Nessun centrocampista juventino. Il migliore nei contrasti vinti della Juve è Alex Sandro con 6 contrasti vinti, ma in difesa.

Da questa analisi possiamo notare come la Juventus non abbia subito solo 4 ripartenze ma abbia subito tutta l'Ajax ed i dati più sconvolgenti sono quelli in cui gli olandesi sono stati nettamente più bravi, cioè nelle chiusure difensive, nei duelli aerei vinti e nei contrasti vinti a centrocampo. Se per i primi due dati potremmo dire che l'assenza di Chiellini e Mandzukic siano state pesanti, possiamo anche affermare che il centrocampo della Juve è stato surclassato non vincendo nemmeno un contrasto, che vuol dire avere un centrocampo schierato inferiore e giocare spesso nella tua area. L'assenza di Kedhira a centrocampo s'è fatta sentire, ma attenzione, in panchina il Mister aveva la soluzione in centimetri di altezza e per i contrasti da vincere a centrocampo: Rodrigo Bentancur, il migliore nella partita di andata per i bianconeri ed il migliore in assoluto della partita con il Voto Statistico di 7,9 (Fonte Whoscored). Sapete chi è stato il miglior giocatore in assoluto nei contrasti vinti a centrocampo nella partita ad Amsterdam? L'uruguaiano Rodrigo Bentancur con 7 contrasti vinti a centrocampo contro gli 0 del ritorno di tutti i suoi colleghi juventini di reparto. Il secondo migliore in assoluto è stato De Jong con 6 contrasti vinti. E guarda un pò, i duelli aerei vinti nella partita d'andata sono stati la maggior parte a favore dei bianconeri 63 a 37!

2) A giocare bene a calcio sono bravi tutti, basta giocare sulle fasce e impiegare solo 2 centrocampisti ma non vinci. 

Questa sua seconda affermazione è troppo superficiale, da allenatore che non ha nemmeno effettuato il supercorso a Coverciano. Ricordiamo al Signor Allegri, che il Milan da lui niminato con Sacchi e Capello ha vinto e convinto in Europa impiegando anche 2 soli centrocampisti. Ricordiamo più di recente che la finale del 2016 persa contro il Real Madrid, è stata persa nel secondo tempo per una variazione tattica effettuata da Zidane: Isco viene tolto dalla trequarti e impiegato ala sinistra,passando dal 4312 al 442. La Juve a 3 schierata a centrocampo và in difficoltà contro i 2 schierati nel secondo tempo dall'allenatore francese ma perchè gioca più sulle fasce senza subire in mezzo, nonostante l'inferiorità numerica. Il calcio non è così semplice caro Max, è fatto di gioco e di bel gioco, di tattica, di tecnica, di schemi e poi alla fine di dettagli. Inoltre seguendo il ragionamento di Allegri, non capiamo come la sua squadra schierata a 3 non vinca in Europa. Poi ricordiamo che la Champions League l'hanno vinta divertendo e dominando le partite anche squadre che giocano con tre centrocampisti, come il Barcellona ed il Real Madrid negli ultimi anni. Quindi non è vero che giocando a 3 si gioca meno sulle fasce e si gioca peggio. 

3) Troppa teoria in Italia e poca sostanza.

Beh, la teoria in Italia e nel mondo serve per confrontarsi sulle idee di gioco che vanno applicate sul campo. Non si può pensare che l'incidenza dell'allenatore sul campo e nell'organizzazione del gioco sia di molto inferiore alla qualità tecnica singola dei giocatori e dal caso. I dettagli che nomini, sono frutto di costanza applicazione in allenamento fatta di repetuti schemi e situazioni di gioco simulate e riprovate. I dettagli sono influiti dalle marcature preventive provate in allenamento, dalle chiusure difensive. Dalle posizioni dei giocatori da impiegare nei calci d'angolo, dove la tua squadra ha subito un gol dal giocatore più alto e temibile, De Light. Non puoi difenderti sui centimetri perchè bisogna dire a Rugani ed Alex Sandro che esistono maniere per non far colpire di testa, iniziando dalla marcatura ad uomo e non a zona, dall'impedire di saltare, oppure Max, essendo privo dei centimetri di Chiellini e Mandzukic, reimpieghi il miglior giocatore della partita d'andata che hai messo in panchina, cioè Bentancur, ne avresti guadagnato in altezza, in marcatura e a centrocampo nei contrasti da vincere per le ripartenze che ami tanto.

In sosttanza caro Signor Max, non puoi avere la supponenza di essere l'unico a poter parlare di calcio prendendotela con tutti quelli che ti fanno la solita domanda sul "gioco" e sulla mancanza di coraggio nel provare a dominare l'avversario. Non essere permaloso, il confronto serve per aiutare a crescere e a volte per migliorarsi. Non vuoi cambiare? Ok, ma allora evita di scaldarti, perchè la tua superficialità l'hai trasmessa troppe volte alla squadra, anche contro l'Ajax, anche nel 2016 in finale contro il Real Madrid, dove l'ha vinta la pazienza, l'umiltà, la tattica applicata al campo dimostrata da Zidane, anche allora hai preso gratuitamente una lezione di calcio perdendo 4 a 1. Ma a distanza di anni non hai ancora assimilato nulla, perchè sei troppo orgoglioso del tuo gioco all'italiana, del tuo credo, perchè hai paura di sconfessare te stesso e il lavoro a cui hai dato il cuore e l'anima per tutta la carriera da allenatore. Questa paura non fa bene a te, alla Juventus e a tutto il calcio italiano. 

Io mi auguro che questa paura non sia attanagliata anche nelle anime di Andrea Agnelli, Fabio Paratici e Pavel Nedved, altrimenti vinceremo la coppa delle grandi orecchie tra 50anni. 

Dopo la reazione avuta con Adani e che hanno visto tanti tifosi, io se fossi nei panni della dirigenza bianconera cambierei allenatore. Ci vuole coraggio, lo sò, ma è quello che manca alla società per vincere la maledetta Champions League uscendo dalla zona di comfort dove s'è fossilizzata per troppi anni, chiamata Scudetto.