Sono ore bollenti in quel di Manchester. I Red Devils di Josè Mourinho sono stati travolti in casa dal Tottenham con un pesante 0-3 che sa di pestaggio brutale, di cataclisma storico-sportivo.
Era dalla stagione 1992-1993 che lo United non perdeva due delle prime tre partite stagionali, anche se in quell'occasione l'allora tecnico Sir Alex Ferguson riuscì a vincere il campionato con 10 punti di vantaggio.
Ma quelli erano altri tempi perché il teatro dei sogni riusciva a metabolizzare le sconfitte con vittorie affascinanti, quasi magiche. Adesso invece, dopo il gol di Kane e la doppietta di Lucas Moura inizia a prospettarsi il più tremendo degli esodi per i tifosi: l'esonero del tecnico e l'addio di qualche big. Le dichiarazioni di Mourinho nella conferenza stampa post match fanno riflettere sul momento negativo dei Red Devils e chissà che il portoghese non voglia forzare la mano per abbandonare la polveriera di Old Trafford. Insomma, si fanno tantissimi nomi, ma la verità è che al momento il tecnico dello United è furioso con tutti, dallo spogliatoio alla stampa. 

E allora, la storia a tratti surreale e oscura del Manchester United va di pari passo con uno dei poemi cavallereschi più famosi della letteratura medievale: "L'Orlando Furioso".
La mancanza di una trama ben definita e la possibilità di continuare l'opera a piacere come voleva lo stesso Ariosto rispecchiano chiaramente lo stato d'animo dei giocatori e dello staff tecnico del Manchester United. La linea epica della guerra tra musulmani saraceni e cristiani, la vicenda amorosa della bellissima Angelica e il motivo encomiastico e celebrativo dell'amore a tratti impossibile tra Ruggiero e Bradamante fanno da sfondo alle cause che porteranno Mourinho a rompere con la dirigenza dei Red Devils.
Perché avverrà proprio questo. Non pensate neanche un minuto all'esonero del tecnico, anche perché l'eccessiva brama di competizione del  portoghese e la voglia di dimostrare che è ancora lo special one porteranno inevitabilmente al divorzio, facendo capire senza mezzi termini che è la società a non volere calciatori forti, non il contrario. E così, la guerra citata da Ludovico Ariosto migliaia di anni fa trova conferma, a livello di immaginazione, a quella fra Mourinho e la dirigenza del club, colpevole di non aver acquistato calciatori forti come Ivan Perisic e Diego Godin.

Ma se il buongiorno si vede dal mattino ecco che la bellissima Angelica, simboleggiata dalla Premier League, sembra fuggire a grandi falcate. E il Citizens Medoro è ancora in corsa per abbracciarla, anche se gli altri guerrieri ( Liverpool e Tottenham su tutti) non stanno a guardare. Com'è possibile che una squadra blasonata come il Manchester United non riesca ad entrare in corsa per vincere il titolo? Ci saranno delle gelosie nascoste nello spogliatoio o forse la voglia di pensare a sè stessi ha preso ancora una volta il sopravvento? Domande particolari, un po' come a scuola, quando l'insegnante spiazza l'alunno per sviluppare la capacità logica del ragazzo. L'unica certezza al momento è che lo United è fermo a soli 3 punti in classifica e le due sconfitte consecutive non immettono i giusti anticorpi nella mente dei calciatori.

E forse anche la gelosia può giocare la sua parte. Quell'invidia che ti strozza il collo e non ti fa riflettere, un po' come è capitato allo stesso Orlando nel momento in cui, in una bellissima radura piena di alberi e ruscelli, ha notato delle scritte che recitavano testualmente: Angelica e Medoro. La rabbia, il ribrezzo e la voglia di chiudersi nella propria ombra in quei momenti prendono il sopravvento ed ecco che la domanda sorge spontanea: cosa possiede quel ragazzo che io non ho? E nello stesso momento Josè Mourinho penserà: cosa possiede Pep Guardiola che io non ho?
La risposta è semplice: lo spagnolo è stato in grado di mettere in campo una squadra capace di segnare valanghe di gol, mentre il gruppo dello special one non solo si ingrana nella metà campo avversaria, ma dispone di difensori non in grado di vestire la casacca rossa dei Red Devils. 

Il calcio è imprevedibile e non sempre colui che ha i campioni in squadra vince il campionato, ma, allo stesso tempo, il Manchester United visto ieri sera fa preoccupare non poco per il proseguio della stagione. E così, fra gelosie e rivalità varie, Mourinho dovrà dimenticare Angelica e ripartire da zero.
La palla passa al portoghese: continuare o lasciare?