La squadra di calcio è paragonabile ad un quadro.
Esistono le figure in rilievo, i primi piani, quelle che sono al centro della scena e poi ci sono i contorni, i comprimari ed inultimo la cornice. Raramente però si comprende che il quadro è bello e di valore quando tutte le componenti sono armonicamente amalgamate fra di loro. Non ci sarebbe stato un Maradona senza Bagni e De Napoli, o un Van Basten senza un Ancelotti, un Platinì senza Tardelli o un Matheus senza un Matteoli.

Eppure il tifo, i giornali, sono i primi a fischiare questi "comprimari".
Nei tempi moderni della nostra Inter ci si accanisce troppo facilmente con i Gagliardini, i Ranocchia ed i D'Ambrosio senza fermarsi ad analizzare i numeri.
In questo campionato l'Inter ha finora perso sei partite, in quattro di queste sconfitte in campo c'era Vecino e non Gagliardini eppure, dopo 60 minuti ben giocati contro la Sampdoria la media voto di Gagliardini è di 5.5, nonostante a centrocampo abbia pressato per due lasciando Brozovic di agire e Naingollan di stare pià vicino all'area di rigore avversaria.
Ed il tifo? Gagliardini è da vendere.
Non ci si deve far condizionare da quanto i giocatori vengono pagati, i prezzi sono dettati anche da esigenze di bilancio e spesso sono uno scambio di favori tra società; guardiamo e valutiamo il giocatore per ciò che fa. Qui non stiamo parlando di fuoriclasse, ma di giocatori che sono utili alla causa in una rosa di 25, di giocatori che non si dedicano al social time, che non sfoggiano le wags di turno, di giocatori che difficilmente rilasciano spontaneamente dichiarazioni, di giocatori invisibili ma che sanno unire un gruppo.

Non bastano le prime donne, ma servono quei giocatori che sanno dare tutto se stessi in una partita per amor di maglia. Quante volte s'è fischiato Ranocchia o D'Ambrosio! Ma in campo Ranocchia ci va poco, se si perde forse è perchè si ritiene erroneamente che in squadra abbiamo campioni, campioni nel social time però.
La maglia va sudata, va amata, va rispettata e questi "campioni silenziosi" vanno elogiati anche per il loro silenzio. Oggi abbiamo bisogno anche di loro, del loro esempio.
I vari Icardi, Perisic, Brozovic, Nainggolan, imparino dai "campioni silenziosi" e forse anche loro diventeranno campioni perchè maggiormente dotati tecnicamente.
Ed i giornali, il tifo, per una volta capiscano che le squadre sono lo specchio di una società che sta decadendo ed esalti maggiormente gli esempi positivi stigmatizzando invece gli esempi negativi.
Se Gagliardini merita 6, gli si dia 6.5 se Perisic merita 6.5 gli si dia 6.
Non voglio si fraintenda, ma basta adulare gli stranieri a discapito degli Italiani. I Vecino non valgono i Gagliardini. Ed è ora di sottolinearlo.