Il campionato di Serie A è terminato e sono stati emessi gli ultimi verdetti. MaI come quest'anno vi è stata lotta fino all'ultima giornata per il raggiungimento di obiettivi importanti.
La matematica ha sancito la vittoria del campionato solo alla penultima giornata e all'ultima giornata sono state sancite anche le qualificate alla Champion's League ed all'Europa League anno 2018/2019.

Dopo sei anni l'Inter, all'ultimo respiro e quasi all'ultimo assalto, è riuscita meritatamente ad arrivare quarta, anche se alcuni organi di stampa stanno sminuendo una qualificazione senza ombre a vantaggio della Lazio. Per taluni la Lazio avrebbe meritato di più, eppure qualcosa non torna. Nulla togliere ai meriti della Lazio e al calcio piacevole che il buon Inzaghi ha saputo far esprimere ai suoi giocatori, ma la classifica e i numeri vanno analizzati freddamente e non emotivamente.
Se è vero che la Lazio ha una differenza reti di +40 e l'Inter di "solo" +36 è vero anche che l'Inter ha avuto maggior continuità di risultati positivi. Sei sconfitte contro otto ma non solo. Il dato più significativo è la capacità della banda Spalletti di confrontarsi con le grandi del campionato italiano. Unica sconfitta con la Juve e tutti hanno visto come è maturata, mentre la Lazio è riuscita a perdere due volte col Napoli, con il Milan, con la Roma, con la Juve ed ha perso la partita dell'anno con l'Inter addirittura in casa e dopo essere andata in vantaggio due volte.

I campionati durano 38 partite non una in meno e se gli interisti ricordano ancora il 5 Maggio, mitigato poi dall'essere stati successivamente sul tetto del mondo, i laziali ricorderanno ancora più a lungo la data del 20 Maggio e dubito che qualcosa potrà mitigare tale ricordo.
Il calcio pratico dell'Inter nel campionato appena terminato è stato suffragato dai numeri rispetto al campionato 2016/2017. Sei sconfitte quest'anno, solo tre in più di Napoli e Juve, rispetto alle 14 del campionato scorso. 17 reti segnate in più rispetto allo scorso campionato e 10 punti fatti in più.

I numeri ci dicono che l'Inter è in crescita, che è sulla strada giusta per ambire a grandi risultati, l'importante è avere la pazienza di costruire anno per anno una squadra solida ed un gioco lineare e Spalletti, oggi, è l'uomo giusto al posto giusto.