Un tempo esisteva il vero Manchester United, quel top team di campioni che innalzavano al cielo la storia dei loro trionfi, resi ancora più magici dai tocchi di Eric Cantona, Beckham, Giggs, Rooney e via dicendo. Oggi, invece, la storia è cambiata in modo clamoroso e per certi versi assai grottesco, con i Red Devils che si sono persi nel baratro della solitudine e che non riescono più da anni ad alzare trofei. L'ultimo episodio, assai umiliante, passerà alla storia come la "disfatta di Old Trafford", visto il punteggio. Un sonoro 6-1 rifilato dal Tottenham dell'ex Mourinho, che ha letteralmente surclassato i padroni di casa con il gioco e con il furore agonistico, qualità che non sono mai state trasmesse da Solskjaer ai suoi giocatori. Nessuno si sarebbe mai aspettato un epilogo del genere, ma chi sono i veri colpevoli? 

DAI GLAZERS A WOODWARD - Se provate a chiedere ad un tifoso del Manchester United di spiegare la triste fine del suo club questo partirà sicuramente dalle posizioni in alto. I Glazers, proprietari dei Red Devils, non sono entrati in sintonia con i propri sostenitori, per alcune scelte finanziarie discutibili e per non aver messo la giusta quantità di denaro nel club; da qui partono i problemi, che hanno evidenti ripercussioni sull'acquisto dei giocatori e sulla gestione economica dell'azienda. Se poi i calciatori che vengono acquistati non sono quelli adatti, i malumori aumentano. Basta chiedere a Woodward, amministratore delegato del Manchester United che negli ultimi tempi è stato bersagliato da stampa e tifosi per la sua incapacità nell'acquistare profili di esperienza. A dar fastidio sono i suoi "giochetti" quando si tratta di gestire il mercato in entrata: in primo luogo, vengono sempre acquistati giocatori che non sono richiesti espressamente dall'allenatore, mentre quello che forse fa arrabbiare di più i tifosi è l'incapacità di assecondare, almeno in parte, le richieste degli altri club. Emblematica la trattativa fallita per Sancho, il quale sarebbe arrivato ad Old Trafford visto che c'era l'accordo tra le parti se Woodward avesse accontentato le richieste del Dortmund che si aggiravano attorno ai 110 milioni di euro. Nonostante la cifra cospicua, la trattativa stava veramente andando in porto, salvo poi fermarsi definitivamente a causa dello stesso Woodward. 

LA POSIZIONE DI SOLSKJAER - Ole Gunnar Solskjaer, colui che ha vestito la casacca dei Red Devils per anni, è un beniamino della tifoseria, o almeno un allenatore a cui viene riconosciuto impegno e professionalità. L'ultimo risultato, però, è mortificante per tutti, anche per uno come lui. E allora spuntano già i sostituiti, con Massimiliano Allegri che è un serio candidato per sostituire il norvegese, così come Pochettino, che già conosce la Premier League e che non avrebbe problemi a prendere una squadra in corsa. Insomma, le incertezze in un periodo delicato come questo sono tante e dovranno passare per forza di cose dalle mani della famiglia Glazer e da quelle di Woodward. La speranza di tutti i tifosi è che lo United possa rialzarsi in modo definitivo, facendo leva anche su quelle personalità di elevato rango calcistico (Ferguson su tutti) che hanno a cuore le sorti del club. Una sosta per le Nazionali che sarà infuocata per la sponda rossa di Manchester, dove tra il dire e il fare ci sono di mezzo società e direttori sportivi. Con un popolo ed una squadra da riconquistrare per dimenticare il triste passato.