La Fiorentina ha il suo secondo nuovo centravanti! Si tratta di Lucas Beltran, argentino, arrivato dal River Plate per 25 milioni di euro. Si tratta di un calciatore che la Fiorentina ha studiato, voluto fortemente e lottato in altrettanta maniera per poterlo portare a Firenze. Si tratta di un giocatore giovane, in rampa di lancio e reduce da una annata da protagonista nel River Plate terminata con la vittoria del titolo. Si tratta del 29º argentino che veste la maglia viola, ormai una tradizione. E un fiorentino inizia a sognare quando vede arrivare nella propria squadra del cuore un argentino, specie se si tratta di un attaccante come in questo caso. Non fantastichiamo, non è e non sarà come Batistuta(anche se glielo auguro)ma è giusto che adesso il tifoso viola si faccia nella propria mente il proprio film. Lucas Beltran è un nuovo giocatore della Fiorentina! Andiamo a scoprire di chi si tratta.

CHI È BELTRAN?
Beltran è un attaccante classe 2001 argentino di origini italiane, e iniziò la propria carriera calcistica nell’Instituto per poi passare nel settore giovanile del River Plate. Esordì in prima squadra nel 2018 contro il Gimnasia a 17 anni e rimase in prima squadra fino al 2021 nonostante il poco spazio a disposizione(davanti aveva un fenomeno, Julian Alvarez). Nel 2021 il River decise di prestarlo al Colon e in una stagione realizzò solo sei reti ma trovò finalmente continuità. Nella passata stagione il River ha deciso di tenerlo e ci ha puntato fortemente, vincendo la sfida: il ragazzo in 30 presenze ha messo a segno 14 goal ed è stato il protagonista principale della vittoria del titolo in Argentina. Arriviamo dunque a questa estate, per l’esattezza a qualche giorno fa, e al suo approdo in Europa e nella Fiorentina per 25 milioni di euro. 

CHE CARATTERISTICHE HA BELTRAN?
Beltran lo possiamo definire il prototipo di centravanti moderno. Nonostante non sia altissimo, si tratta di un calciatore con grande qualità nella difesa della palla, sa giocare spalle alla porta legando con i compagni, partecipa al fraseggio, sa liberare spazi per gli inserimenti degli interni di centrocampo e degli esterni e sa attaccare molto bene l’area di rigore. Inoltre vanta una buonissima tecnica individuale. Non si diventa a caso centravanti del River Plate, squadra istituzione per la formazione dei giocatori attraverso una certa identità e visione di gioco(oltre ad essere una delle più importanti dell’Argentina). Tanti si sono domandati se potrebbe giocare anche come esterno… onestamente, avendolo visto tante volte, non credo proprio che giocherà in quella posizione. È una punta moderna, nel calcio di oggi non esistono solo quelle di un metro e novanta. 

IL GIOVEDÌ DELLA PAURA
La Fiorentina come ho sottolineato prima aveva studiato il profilo, lo stava chiudendo e stava ultimando gli ultimi dettagli ma sappiamo che le vie del calciomercato sono infinite. Ed ecco fatto che nel giorno che molti avevano disegnato come quello della chiusura c’è stato l’inserimento poco simpatico(per usare un eufemismo)della Roma. Infatti la Roma aveva praticamente pareggiato,  se non addirittura superato, la proposta di ingaggio al ragazzo in modo tale da tentare il dispetto alla Fiorentina, nonostante la squadra giallorossa offrisse decisamente una cifra inferiore(anzi, ridicola)al River Plate per il cartellino. Il piano della Roma era semplice: far rompere Beltran con la Fiorentina e trattare poi alle proprie cifre con il River Plate sfruttando l’accordo con il ragazzo per portarselo a casa. Un piano molto chiaro che però si è rivelato tanto ridicolo quanto fallimentare. I dirigenti della Fiorentina hanno lavorato tutto il pomeriggio per respingere l’assalto della Roma(c’è stato pure un acceso confronto fra Barone e un dirigente del club giallorosso). Alla fine nonostante tutto la Fiorentina l’ha avuta vinta e il ragazzo ha scelto la squadra che l’aveva fortemente cercato da tempo e non quella che si era svegliata dalla mattina alla sera. Si dice che chi la dura alla fine la vince e infatti la Fiorentina  ha vinto lanciando un segnale forte, di resistenza e di determinazione, a quei club che oggi vengono considerati più grandi della Viola. E onestamente averlo preso così, dopo una vera e propria battaglia, rende l’acquisto ancora più bello. La Fiorentina ha Beltran e la Roma per il momento un pugno di mosche in mano. 

LA SCELTA FINALE
Sono state sette/otto ore di dubbio ma alla fine Beltran ha scelto la Fiorentina per il progetto e l’identità di gioco della squadra di Vincenzo Italiano. La Fiorentina ha seguito fortemente questo ragazzo da mesi, Burdisso è andato diverse volte in Argentina ed è la squadra che l’ha cercato con maggior interesse. Sicuramente la chiamata di Dybala può aver portato il ragazzo a riflettere ma ciò che conta davvero è che alla fine il ragazzo abbia mantenuto la parola, scegliendo la Fiorentina e Firenze. E la storia insegna che quando un argentino sceglie Firenze, raramente sbaglia. E la Fiorentina portando a termine questo acquisto ha dato un segnale di grande forza, in altri tempi probabilmente il finale di questa vicenda sarebbe stato diverso. Non questa volta. 

IL BALLOTTAGGIO CON NZOLA E IL FATTORE AMBIENTAMENTO
Quello che molti si stanno domandando in questi giorni è come Vincenzo Italiano gestirà la nuova coppia di punte della Fiorentina. Partiamo dalla domanda che molti si fanno: Nzola e Beltran possono giocare insieme? Per caratteristiche direi di sì, ma per la filosofia dell’allenatore assolutamente no. Sono due ottime punte, diverse, ma comunque due attaccanti centrali. Nzola è più fisico, si può servire con palle alte e sa fare reparto da solo. Beltran invece deve essere servito con palla bassa, svaria molto di più ed è più tecnico di Nzola. Molto probabilmente Italiano valuterà in base alla condizione dei ragazzi, al rendimento  individuale e alle caratteristiche degli avversari.
Si spera che le partite possano essere molto proprio come lo scorso anno e in questo caso avere ricambi di buon livello potrebbe facilitare la gestione delle forze.
Inoltre la Fiorentina assicurandosi sia Nzola che Beltran ha fatto una mossa molto intelligente perché avrà a disposizione rispettivamente un attaccante che conosce l’allenatore e che conosce già il campionato e uno di grande talento ma che potrebbe aver bisogno di tempo per adattarsi. Sotto questo aspetto la figura di Nzola permetterà a Beltran di potersi adattare con meno fretta. Gli argentini in Italia fanno sempre molto bene ma hanno bisogno di un periodo di ambientamento e questo potrebbe servire pure a Beltran. Resta il fatto che la Fiorentina quest’anno ha dato in mano a Italiano sulla carta una bella coppia di prime punte a discapito di Cabral e probabilmente Luka Jovic.

 

Termina qui la mia analisi sul nuovo centravanti argentino della Fiorentina, adesso non ci resta solo sperare che ci faccia vivere grandi serate a suon di prestazioni e goal. A proposito di serate e di bomber, sabato ripartirà ufficialmente il campionato e la Fiorentina ed esordirà sul campo del Genoa di Gilardino appena tornato in Serie A. La Fiorentina troverà un Marassi infuocato, sarà dunque subito un bel test per poter misurare subito la squadra. Giocare una partita difficile ci permetterà di avere subito la concentrazione al massimo in vista poi del playoff di Conference, altro appuntamento chiave.
Ci sarà dunque un inizio di stagione in medias res e la Fiorentina dovrà farsi trovare pronta in un periodo in cui anche il mercato continuerà ad essere protagonista.
Ci aspettiamo che arrivino ancora altri calciatori per alzare ulteriormente il livello della squadra.