Croazia-Brasile, Olanda-Argentina, Portogallo-Marocco e Francia-Inghilterra. Saranno queste le sfide che comporranno il quadro dei quarti di finale di questo mondiale in Qatar.
Pochi giorni fa eravamo qui a commentare le partite degli ottavi di finale e nel complesso possiamo dire di averle analizzato bene. Sette favorite su otto hanno superato il turno, alcune con abbastanza facilità e altre con qualche difficoltà in più. Solo il Marocco è rimasto fra le outsider del tabellone dopo una prova di grande sacrificio contro la Spagna. Per il resto possiamo dire che in questa fase il mondiale non ci abbia riservato sorprese, ma solo conferme e miglioramenti.
Siamo dunque ufficialmente entrati nella fase clou. La finale è sempre più vicina e la tensione inizia veramente a salire. Prima di analizzare ogni singola gara mi sento di fare una considerazione: in finale non arriveranno le squadre più forti di organico, ma quelle che sapranno reggere la pressione nell’arco dei 90 minuti e che riusciranno a leggere i vari momenti della partita.
La posta in gioco è altissima, quindi servirà grande personalità. Di queste otto non tutte mi sembrano pronte sotto questo punto di vista.
Basta perdersi in considerazioni varie, andiamo ad analizzare partita per partita ogni singola squadra.

CROAZIA-BRASILE
Iniziamo dunque da una partita assolutamente non banale fra la nazionale vice campione del mondo in carica, la Croazia di Dalić, e quella che molto probabilmente è fra le due, tre grandissime favorite, il Brasile di Tite.
Entrambe arrivano a questa partita con un percorso abbastanza diverso. La Croazia infatti ha raggiunto questo turno dopo aver sudato sette camicie contro il Giappone negli ottavi. Solo ai rigori infatti è riuscita ad avere la meglio la nazionale croata soprattutto grazie alle parate di Livakovic(e agli errori dei giapponesi). Inoltre bisogna sottolineare che su 4 partite la Croazia ne abbia pareggiate tre(è anche vero che non ha mai perso e in una competizione del genere chi non perde solitamente arriva alla fine). Mentre il Brasile dopo aver superato in scioltezza il girone vincendo le prime due gare e perdendo la terza con il Camerun a discorso chiuso, ha annichilito completamente la Corea del Sud dando spettacolo nei primi 45 minuti. Due percorsi diversi per due squadre che comunque arrivano con grande determinazione a questo turno. La Croazia sogna di confermarsi almeno fra le prime 4 e di eliminare una delle nazionali più forti mentre il Brasile sogna di vincere il suo sesto titolo mondiale. Due sogni che chissà non possano diventare realtà, vedremo.
Che tipo di squadra è questa Croazia dopo averla vista per quattro turni? È una squadra che vuole palleggiare ma soprattutto è una squadra che vuole fare la partita, nonostante non ci riesca sempre. In mezzo vanta uno dei centrocampi più forti del torneo a livello tecnico, con Brozovic(che nell’ultima gara ha fatto il record di km percorsi in una partita di un mondiale), Kovacic, che in nazionale mostra sempre la parte migliore di sé, e Modric, che non ha bisogno di presentazione. Inoltre a gara in corso può inserire un altro centrocampista con caratteristiche diverse come Pasalic che può anche essere una chiave tattica per un cambio modulo a gara in corso proprio come con il Giappone. Il centrocampo è il grande punto di forza di questa squadra, senza dimenticare quello che dopo Modric credo sia il giocatore più forte di questa nazionale, Ivan Perisic, decisivo anche nell’ultima gara. Dietro inoltre ha uno dei difensori più interessanti del panorama europeo(si parla già di Real Madrid), Gvardiol. Il grande problema di questa squadra resta il centroavanti. Tolto Kramaric, che si è reso molto utile nell’unica vittoria della Croazia(e che non è neppure una vera punta), questa squadra non ha giocatori in grado di garantire dei goal e forse non vanta nemmeno giocatori in grado di rendersi utili nemmeno nella costruzione della manovra. In quattro gare infatti, tranne con il Canada, questa squadra ha segnato un solo goal con Perisic. Ha un evidentemente problema del goal e contro una squadra come il Brasile, che fa del gioco la sua principale forza ma che ha anche grande organizzazione difensiva, potrebbe pagare dazio. Detto che l’unico modo per non prendere una imbarcata sarà quella di giocare a calcio senza paura, credo non ci siano dubbi sul fatto che il Brasile sia nettamente più forte di questa Croazia, anche se dobbiamo sempre sottolineare che stiamo parlando della vice campione del mondo. D’altro canto è anche vero che stiamo parlando del Brasile. La nazionale di Tite con la Corea ha ritrovato il suo giocatore più importante, Neymar, e ha soprattutto dimostrato di essere una grande squadra. Vedere giocare il Brasile è uno spettacolo perché trasmettono allegria e divertimento, proprio perché sono loro i primi a divertirsi.
Ieri inoltre ho sentito alla televisione fare un bellissimo paragone con il Brasile dei 5 numeri 10 del 1970 con quello di oggi per l’interpretazione ma soprattutto per gli uomini che vengono messi in campo. In qualche articolo precedente mi ero chiesto se fosse possibile giocare con così tanti giocatori offensivi senza un giocatore che potesse dare una mano a Casemiro. Dopo quattro gare ho una risposta: sì, può farlo. Perché? Perché l’interpretazione della partita permette al Brasile di essere spettacolare quando attacca e ha palla, ma quando la perde è coperta per il posizionamento dei suoi giocatori. Il Brasile viene disegnato con un 4 2 3 1ma in realtà gioca con un 3 2 4 1. Perché quando il Brasile attacca, oltre alla punta Richarlison accompagnano i tre trequarti più Paquetà che viene disegnato come centrocampista centrale nei due ma che in realtà fa il trequartista, in mezzo vicino a Casemiro si piazza Danilo che passa da fare il terzo a fare il 2º centrocampista e dietro si posizionano a tre con il terzino e il centrale sinistro che diventano i braccetti di una difesa da 3(Militao, Thiago Silva e Marquinhos). Così quando il Brasile attacca regala spettacolo e ha comunque equilibrio grazie a Casemiro e Danilo e protezione dietro, con in copertura tre centrali. Questo come si chiama? Si chiama calcio moderno. Non esistono schemi o calciatori con un solo compito, ma tutti devono fare tutto. Questa riflessione(fatta da Lele Adani)è assolutamente impeccabile. E questo Brasile fa veramente sognare proprio come quello del 1970. La Croazia è una squadra vera, ma se il Brasile farà il Brasile non ci sarà trippa per gatti.

OLANDA-ARGENTINA
Il secondo quarto di finale sarà un classico della calcio mondiale. Olanda-Argentina. Nella storia dei mondiali queste due nazionali si sono sfidate molte volte. È una sfida storica fortemente sentita da entrambe le nazioni. Van Gaal, come suo solito, ha già acceso la partita con dichiarazioni molto particolari. E come sempre si preannuncia quindi una gara tesa e viva con l’esito in forte dubbio fino all’ultimo secondo. Il percorso dell’Olanda in questo mondiale è stato molto particolare ma nel complesso abbastanza spianato così come quello dell’Argentina, ma nonostante ciò non sono mancati i dubbi su entrambe. L’Olanda ha giocato nel complesso gare non esaltanti nella fase a girone(e ne abbiamo parlato), mentre nel turno degli ottavi con gli Stati Uniti la partita nel complesso è stata fatta bene. L’Olanda è stata cinica e ha colpito gli USA alle prime occasioni utili e tatticamente hanno difeso abbastanza bene. Inoltre ha costruito delle belle azioni in occasione dei goal, specialmente quella dell’1-0, dimostrando di essere una squadra con anche ottime qualità tecniche e collettive. Semplicemente dovrebbero non accontentarsi di una o due azioni ma dovrebbero farle con più costanza e con più decisione. Sono arrivati segnali importanti da diversi giocatori, in primis Depay che ha sbloccato la gara, e Dumfries, autore di un goal e due assist. Dietro con il trio Aké-Van Dijk-Timber hanno trovato il loro equilibrio ed è molto complicato per gli avversari trovare la via del goal.
È una nazionale che ancora non mi fa impazzire ma credo abbia diversi margini di miglioramento, soprattutto dal punto di vista del gioco. Vedremo se il fascino della sfida con l’Argentina aiuterà questa nazionale a raggiungere il traguardo della semifinale che sarebbe un ottimo risultato per questo paese dopo la mancata qualificazione in quello del  2018. Non credo che Van Gaal farà tanti cambi perché l’Olanda ha un suo quadra. Dell’Argentina invece abbiamo parlato in maniera approfondita già parecchie volte. Con l’Australia hanno sicuramente meritato di vincere la partita ma continuo a intravedere una squadra troppo dipendente dalle invenzioni e dalle giocate di Messi, che sta facendo un ottimo mondiale. Soprattutto continuo a intravedere una squadra troppo umorale in base alla giocata del fuoriclasse argentino. Prendiamo in considerazione i primi 30 minuti dell’Australia: l’Argentina non aveva praticamente tirato in porta, poi Messi si costruisce da solo il primo goal al 1º tiro in porta e da quel momento la squadra si è sbloccata mentalmente. Ma questa dipendenza non la si vede solo quando Messi fa goal ma anche a seguito di una giocata. Nell’arco della gara infatti ci sono momenti in cui l’Argentina sembrerebbe quasi addormentata ma non appena Leo dribbla un avversario, fa un passaggio di qualità, salta qualche uomo o altro si vede veramente una squadra che aumenta proprio la velocità e l’attitudine della partita. Per quanto io adori Messi non credo sia un punto di forza questo aspetto. L’Argentina infatti comportandosi così si dimostra una squadra troppo fragile mentalmente e in un mondiale altamente competitivo non si può pensare che un calciatore incredibile come Messi, che non è umano ma che è comunque un extraterrestre di 36 anni, possa risolvere quasi da solo ogni gara. Senza Messi l’Argentina sarebbe uscita ai gironi. Messi solitamente gioca male una partita su mille, ma se capitasse in questa gara o nella prossima proprio quella partita? Chi la risolve per l’Argentina? L’Argentina in questo torneo è cresciuta comunque molto. Scaloni ha trovato la quadra e gli uomini su cui puntare, la squadra infatti ha reagito, si impegna, lotta e gioca un buon calcio. Ma in questo torneo serve personalità e l’Argentina in questo momento non sembra una squadra forte mentalmente, nonostante non le manchino giocatori veri. Nei minuti finali con l’Australia si è visto un accenno di personalità e di carattere, ma c’è bisogno che questo atteggiamento si veda sempre se vorranno provare ad arrivare alla fine della competizione. Per quanto riguardi le scelte non credo che saranno tanto distanti da quelle che si sono viste con l’Australia. Molto però dipenderà anche da Di Maria; se il Fideo ci sarà(sta lavorando in gruppo)l’Argentina giocherà con il classico 4 2 3 1 ma se dovesse partire con il giocatore della Juventus dalla panchina non escluderei il passaggio a tre dietro inserendo Lisandro Martinez, con cinque giocatori in mezzo(Molina e Acuna sulle fasce e De Paul, Enzo Fernandez e Mac Allister in mezzo)e con Messi e Alvarez davanti(con il 3 5 2 a gara in corso l’Argentina ha convinto). Vedremo come si schiererà la nazionale di Scaloni ma sarà importante non sbagliare l’approccio e la gestione mentale della partita, soprattutto contro una squadra organizzata tatticamente come l’Olanda. Pronostico? La sfida nel complesso è equilibrata, se però mi dovessi sbilanciare dico 55 Argentina e 45 Olanda.

MAROCCO-PORTOGALLO
La vera sorpresa di questo mondiale è ufficialmente il Marocco, che per la prima volta si qualifica per i quarti di finale in un mondiale. La nazionale di Regragui è senza dubbio una delle più difficili da affrontare perché sono organizzati alla perfezione in fase difensiva giocando con grande compattezza e con grande equilibrio ma quando hanno la palla riescono comunque ha costruire delle trame di gioco molto interessanti. Negli ottavi di finale nonostante abbia subito il possesso palla degli spagnoli e nonostante dalla ripresa si sia giocato solo nella metà campo difensiva del Marocco, sono state potenzialmente molte di più le occasioni per la nazionale marocchina che per quella spagnola. Inoltre sono un gruppo vero e rappresentano nel miglior modo possibile il significato della parola “squadra”. Tutti lottano, tutti si impegnano e tutti aiutano. Inoltre è una nazionale che vanta diversi giocatori importanti che giocano ad altissimi livelli, come Ziyech, Hakimi, Bono, Saiss, Boufal, El-Nesyri, oppure Amrabat, forse per rendimento uno dei giocatori migliori di questo mondiale. Ma ci sono anche dei giovani interessanti come Ounahi, per esempio. Sono una nazionale che si è conquistata meritatamente l’accesso ai quarti e sarà una sfida difficile per il Portogallo. Un Portogallo che ha spazzato via la Svizzera nell’ultimo ottavo di finale giocato, vincendo 6-1 e giocando la miglior prova del loro mondiale, dimostrando di essere una squadra capace di giocare un grande calcio.
Ma la vera notizia della serata è stata la scelta di mettere in panchina Cristiano Ronaldo. Santos ha osato e rischiato (mi sarebbe piaciuto leggere i commenti del 70% che non voleva Cristiano in campo cosa avrebbero detto se fossero usciti), ma è stato ripagato perché Gonçalo Ramos, il ragazzo che ha giocato al posto di Cristiano, ha fatto un’ottima gara e ha segnato una tripletta. Così come sta ripagando anche la scelta di puntare forte su Joao Felix, rinunciando a Rafael Leao (che però ha segnato due goal sa subentrato). Insomma, mosse pesanti ma vincenti. Adesso ci sarà da capire quali saranno le decisioni sulle prossime gare perché se da un lato Ramos ha dato la dimostrazione di essere un ragazzo molto interessante, dall’altro Cristiano Ronaldo si chiama sempre Cristiano Ronaldo. Una cosa è certa: l’allenatore non si fa influenzare da niente e da nessuno e ha in mano la squadra, ma soprattutto ha grande personalità. “Cristiano non rende? Non c’è problema, gioca Ramos”. A prescindere da chi andrà in campo, il Portogallo dovrà essere molto paziente contro il Marocco perché gli spazi per colpire saranno molto pochi. Rispetto ai giocatori della Spagna credo che quelli del Portogallo abbiano più vivacità individuale. Penso che più che una gara di collettivo il Portogallo con il Marocco dovrà giocare una gara di grande determinazione. Non mi aspetto una partita bellissima con tantissime occasioni, ma credo possa decidersi tramite un episodio o una giocata individuale. Il Portogallo vanta diversi calciatori che hanno la qualità tecnica di primissimo livello per poter trovare la giocata vincente (Bruno Fernandes, Joao Felix o, perché no? Cristiano Ronaldo). Sicuramente la difficoltà maggiore per la nazionale portoghese sarà sbloccare la partita. Vedo comunque il Portogallo abbastanza favorito, ma non sarà una partita facile per i ragazzi di Santos.

INGHILTERRA-FRANCIA
Senza ombra di dubbio questa è una finale anticipata fra due squadre che fino ad oggi hanno avuto un percorso agevole ma che nel complesso hanno convinto. La Francia ha vinto le prime due gare del girone poi ha giocato una “amichevole” con la Tunisia, mentre negli ottavi hanno vinto senza quasi nessun problema contro la Polonia, trascinata da un ottimo Giroud e da uno spettacolare Mbappe, sempre più capocannoniere del torneo. Parliamo della squadra insieme al Brasile più forte del torneo e più quotata alla vittoria finale. Soprattutto parliamo di una squadra che gioca un buon calcio e che ha una quadra nell’11 molto precise e proprio per questo non credo che cambierà. 4 2 3 1 con Lloris in porta, Koundé terzino destro bloccato che resta in copertura permettendo invece al sinistro più libertà, parlo ovviamente di Theo Hernandez. Con in mezzo Varane e Upamecano. In mezzo la coppia di centrocampo sarà formata da Rabiot e da Tchouaméni , due sorprese in positivo di questo mondiale viste le importanti assenze in quella zona di campo. Davanti poi Dembelé a destra, Mbappe a sinistra, al centro Griezzman e davanti Giroud. Al 99,9% questo sarà l’11 che la Francia schiererà. Inizialmente il dubbio era legato all’equilibrio ma come per il Brasile le prestazioni sul campo hanno dato la dimostrazione che questa squadra non debba cambiare chissà cosa.
È vero che in campo gioca con tanti giocatori offensivi ma la posizione di Koundé, che resta come terzo centrale, copre la retroguardia assieme agli altri due centrali e soprattutto permette a Theo di spingere.
Soprattutto però può mettere in campo giocatori come Rabiot, come Dembelé e soprattutto come Griezzman, che sono giocatori che corrono molto e che lavorano molto in fase di recupero, permette a questa squadra di essere bilanciata fra la fase offensiva e quella difensiva. Specialmente Griezzman è fondamentale sotto questo punto di vista; rispetto a qualche anno fa è un giocatore meno appariscente ma ha sempre grande intelligenza tattica ed è quel calciatore che aiuta molto il centrocampo connettendolo al reparto offensivo. Le petit diable non lo vedi e non lo senti, ma è fondamentale.
La Francia è veramente una squadra completa, senza difetti, servirà però una prestazione vera contro questa Inghilterra, che con il Senegal ha dato la dimostrazione di essere una squadra molto forte nonostante continui ad alternare momenti nella partita di blackout, proprio come nella fase a gironi. In poche parole l’Inghilterra vista nei primi 40 minuti contro il Senegal contro la Francia rischierebbe di trovarsi sotto 3-0 all’intervallo, ma quella vista dal goal dell’1-0 in poi potrebbe giocarsela alla grande. Ma quale delle due è la vera Inghilterra? Quella lenta e disattenta dei primi 40 minuti o quella bella, divertente e qualitativamente spettacolare davanti? Anche nel girone si era notata questa incostanza. In un mondiale la concentrazione è fondamentale, così come è importante la continuità anche nella partita stessa. Sotto questo aspetto l’Inghilterra pecca. Difensivamente la squadra sta rendendo tutto sommato bene nonostante i dubbi iniziali, ma la Francia non è l’Iran o il Galles. Proprio per questo credo che Southgate giocherà con un centrocampo a 3 proprio come fatto con il Senegal, che possa aiutare la difesa in fase di copertura ma che possa anche fare filtro per l’attacco. Quindi Pickford in porta, Walker a destra(non sarà facile contenere Mbappe ma soprattutto non potrà farlo da solo, servirà ALMENO un raddoppio), Shaw a sinistra, in mezzo Maguire e Stones, a centrocampo Henderson, Rice e il grandioso Bellingham, sulle fasce molto probabilmente Saka(che sta facendo un ottimo mondiale) e Foden, mentre al centro ci sarà l’uragano Kane che si è sbloccato con il Senegal e ora non vorrà più fermarsi. Verosimilmente questa sarà la formazione titolare, anche se non mancano le alternative di qualità, soprattutto davanti(e soprattutto in vista anche potenzialmente dei tempi supplementari). L’Inghilterra per superare questo ostacolo dovrà essere la vera Inghilterra per tutta la partita. Sarà sicuramente una grande partita fra due grandi squadre e supererà sicuramente il turno quella che dimostrerà nell’arco dei 90(o 120 minuti)di meritarsi maggiormente la semifinale, quindi quella che sarà più attenta, più organizzata, più concreta e più bella. Insomma, passerà quella che dimostrerà sul campo di essere più forte. Vedo la Francia favorita, ma ricordiamoci che questa è una finale anticipata e come tale nulla è scritto.

Termina qui la mia analisi sulle quattro sfide che vivremo fra venerdì e sabato. Come ho sottolineato all’inizio, la finale è sempre più vicina e la posta in palio è sempre più alta. Tutte si giocheranno la vita a costo di morire sul campo. Del resto stiamo parlando del mondiale di calcio! Prepariamoci a vivere altre bellissime partite che resteranno scritte nella storia di questo sport!