All'indomani dell'Euroderby che ha sancito meritatamente la vittoria dell'Inter sul Milan, è utile fare alcune considerazioni che spero condivise da ogni tifoso rossonero.

L'unica crescita reale per una squadra di calcio che aspiri ai massimi livelli è quella che si basa su un equilibrio sostenibile tra società e squadra. Al risanamento dei conti societari va abbinata la competenza di dirigenti e tecnici per assicurare un ringiovanimento e miglioramento dell'organico tale da assicurare con continuità il risultato del campo. Se pensiamo alla squadra che Pioli eredita da Giampaolo nell'ottobre 2019 (ed alla società che le sta dietro) e che porta ai playoff di Europa League c'è da gridare al miracolo. All'irritante Piatek, all'involuto Suso, allo spento Musachio abbiamo sostituito Leao, Diaz, Tomori. Chi ricorda la gioia per esser approdati all'Europa minore dopo l'estenuante lotteria dei rigori con il Rio Ave non può buttare a mare oggi la squadra che ha raggiunto con merito la semifinale della Champions uscendo contro una squadra, ammettiamolo, più forte. Quindi il primo Grazie alla squadra che in tre anni ci ha portato da metà classifica ad un insperato scudetto e ad una ancora più incredibile semifinale di Champions.

Il secondo Grazie lo dobbiamo alla società. Nel 2025 entreranno in vigore le nuove regole del Fair Play Finanziario che imporranno un "cap" del 70% tra monte ingaggi/commissioni e ricavi ed un tendenziale pareggio economico.  Oggi l'Inter ha un monte ingaggi pari all'89% dei ricavi ed un passivo di 140 milioni il che vuol dire che schiera un organico (e rincalzi) che non si può permettere e che "paga" con un oneroso indebitamento. Sono pienamente d'accordo con chi sostiene che l'Inter è più forte del Milan ma preferisco avere una squadra che cresce gradualmente e giocatori tutti pagati piuttosto di dover scommettere su quale "big" l'anno prossimo occorrerà sacrificare per non fallire. E' triste per noi rossoneri veder partire negli anni Donnarumma, Calhanoglu, Kessie e Romagnoli a parametro zero ma è lodevole mantenere il tetto di 9,9 milioni di costo annuo per giocatore (ingaggio + ammortamento cartellino) senza innescare pericolose tendenze al rialzo.

Il terzo Grazie mi sento di dedicarlo allo "stile Milan" che in passato (vedi Marsiglia) ha lasciato a desiderare ma che da quando ha Maldini, Massara e Pioli come uomini immagine è da esempio per tutti. Mai un lamento fuori posto per un arbitraggio (parlo della società non degli opinionisti) mai un "piangersi addosso" per infortuni o squalifiche. E dire che il Milan, forse trascinandosi dietro un'antipatia che le deriva dai troppi anni al vertice, avrebbe di che lamentarsi per la maniera in cui viene trattato dal "sistema".

Un ultimo Grazie ai nostri splendidi tifosi che, anche al termine del quarto (ahimè) derby perso in stagione dopo sette gol subiti e neanche uno segnato ed una finale sfumata, hanno tributato un applauso ai giocatori. Spero che se ne tenga conto quando fatalmente si tireranno le somme di questa stagione e si dovrà decidere la sorte dell'allenatore che secondo me non è il migliore in assoluto ma il più adatto a questa squadra.

 Mi sento a questo punto, dopo tanti ringraziamenti di fare un auspicio. Questa squadra e questa società sono tuttora tra le più seguite a livello mondiale. Per farle fare il salto di qualità bastano probabilmente pochi innesti ma di qualità e fatalmente onerosi. Senza svenarci come fa l'Inter, senza fare plusvalenze fittizie o altri artifici come fa la Juve  ... ma con sana ed autentica "grana" non è proprio possibile investire un po’ di più?