Benvenuti in questa sesta puntata di "Storie di calcio". Oggi vi racconto la storia di un grandissimo attaccante che nel corso della sua carriera ha fatto emozionare tutti soprattutto i tifosi del Milan, è George Weah.
George nasce a Monrovia il 1 ottobre 1966 nella baraccopoli di Clara Town, appartiene al gruppo etnico Kru, proveniente dalla Contea di Grand Kru della Liberia sud-orientale, una delle zone più povere del paese, fu per lo più cresciuto dalla nonna paterna, Emma Klonjlaleh Brown. Prima di iniziare la sua carriera calcistica, ha lavorato per la Liberia Telecommunications Corporation come centralinista, possiede anche una laurea in arte e amministrazione sportiva ottenuto alla Parkwood University di Londra e un Dottorato Onorario di Scienze Umanistiche dal A.M.E Zion University College della Liberia.

I primi inizi 
La carriera agonistica di Weah, inizia nel suo paese tra le file del Mighty Barrolle con cui vince un campionato liberiano e la Coppa di Liberia nel 1985-86, ottenendo 10 presenze e 7 goal fatti in campionato. Dopo solo un anno con il Barolle, si trasferisce all'Invincible Eleven e anche quì conquista il double campionato-coppa con un bottino di 24 reti in 23 partite di campionato. Nella stagione 1987-1988, l'attaccante liberiano, si trasferisce in Camerun al Tonnerre Yaoundè dove realizza 14 goal in 18 partite riuscendo a vincere il quinto titolo della sua carriera: il campionato camerunense.

L'avventura alla francese
Nel 1988 viene acquistato dal Monaco (club che milita nella prima divisione francese) con cui esordisce il 17 agosto nella sfida di campionato contro l'Auxerre. La prima annata con i biancorossi è positiva, riesce a collezionare 24 presenze mettendo a segno 14 goal, i Les Rouges et Blancs chiuderanno al terzo posto il campionato vinto poi dall'Olympique Marsiglia. Nella stagione successiva, a causa dei vari infortuni va a segno poche volte in 16 partite non riuscendo mai ad incidere. Si rifarà nella stagione 1990-91, che grazie ai suoi 13 goal contribuirà alla vittoria della Coppa di Francia, conquistando così il sesto trofeo della sua carriera nonchè il primo in terra transalpina. Alla sua ultima stagione con i monegaschi, Weah realizza ben 18 reti in campionato (record in tutta la carriera), portando il Monaco al secondo posto in campionato (laureandosi vice-campione di Francia) e nella finale di Coppa delle Coppe dove viene sconfitto in finale per 2-0 contro i tedeschi del Werder Brema. In totale ha collezionato 103 presenze e 47 goal fatti.

Nel 1992 si trasferisce al Paris Saint-Germain. Al primo anno realizza 21 reti, di cui 14 nel campionato francese 1992-93 contribuendo al secondo posto (il titolo viene vinto per l'ennesima volta dal Marsiglia) e alla vittoria della terza Coppa di Francia (il settimo titolo della sua carriera), ma non riescono a vincere la Coppa UEFA dove vengono eliminati dalla Juventus in semifinale. Però il club marsigliese viene squalificato e iniziano così i guai giudiziari per la vicenda VA-OM (Valenciennes-Olympique Marsiglia), questo scandalo fa si che il Monaco (sua ex squadra), sia ammesso alla Champions League 1993-1994. Al secondo anno, vede il PSG conquistare il secondo titolo francese grazie ai suoi 11 goal, in Coppa delle Coppe compie lo stesso percorso dell'anno precedente, arrivando in semifinale contro l'Arsenal dove viene eliminato. Nell'ultima annata con i parigini, va a segno solo 7 volte in 34 presenze, riuscendo a contribuire alla vittoria della Coupe de la Ligue e della Coppa di Francia (per la quarta volta) ma non della Champions League (eliminati in semifinale dal Milan). In totale ha ottenuto 3 titoli con i parigini, 96 presenze e 32 goal fatti.

Il trasferimento a Milano
Terminata l'avventura francese, Weah viene acquistato dal Milan nel maggio del 1995. Il debutto in Serie A avvenne il 27 agosto nel match contro il Padova vinto per 2-1 dove mette a segno il suo primo goal, dopo soli 6 minuti di gioco e fornendo l'assist per la rete di Baresi. In quell'anno, nel mese di dicembre riesce a vincere a sorpresa il Pallone d'oro diventando così il primo calciatore non europeo a vincere questo trofeo e soprattutto, con i suoi 11 goal contribuirà al 15esimo scudetto rossonero, ma nella stagione 1996-1997 (che coincide con la fine del ciclo vincente) per l'attaccante liberiano iniziano i problemi. Durante la partita valevole per i preliminari di Champions League contro il Porto, colpisce con una testata al volto Jorge Costa, procurandogli la frattura del setto nasale. Per questo gesto, viene squalificato dalla UEFA per sei giornate. Nel 1996 durante la prima giornata tra Milan e Verona, l'attaccante liberiano segna uno dei goal bellissimi di sempre, rimasta nella storia del calcio italiano grazie a un coast to coast col dribbling in progressione di sette avversari. Aggiungeteci anche che Tiziano Crudeli, in quella telecronaca impazzì tantissimo per questa rete:

WEAH!! WEAH!!! WEAH!!!WEAAAAAAAHHHHHH!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Per i rossoneri, la stagione sarà disastrosa: in campionato la squadra conclude con un deludente undicesimo posto, in Champions League viene eliminata nella fase a gironi e in Coppa Italia esce di scena ai quarti di finale.Nell'annata 1997-98, il Milan compie lo stesso disastro della stagione precedente, con la squadra che fatica in campionato (chiuso al decimo posto) ma riesce ad arrivare fino all'atto conclusivo della Coppa Italia: Weah realizza la rete dell'uno a zero nella vittoria casalinga del match di andata, vanificata dalla sconfitta per 3-1 subita nella finale di ritorno. Ma è nel campionato 1998-1999 che l'attaccante liberiano ritrova la sua autostima; grazie ad Alberto Zaccheroni riesce a portare il Milan verso il sedicesimo scudetto grazie ad un eccellente girone di ritorno. La rete decisiva, è quella contro la Juventus del 9 maggio 1999 vinta per 2-0 (doppietta appunto di Weah), mentre nel match contro l'Udinese vinto per 5-1, celebra anche le sue 100 presenze con la maglia rossonera. Resta a Milano fino alla stagione 1999-2000 dove verrà ceduto a gennaio. In queste cinque stagioni con il Milan, ha ottenuto due scudetti, 114 presenze e 46 goal fatti.

Gli ultimi anni e l'addio al calcio 
Dopo aver trascorso gli anni a Milano, l'attaccante liberiano a 34 anni decide di trasferirsi al Chelsea in prestito gratuito. Riesce a giocare per soli sei mesi mettendo a segno 5 reti in 15 presenze, riuscendo a vincere la Coppa d'Inghilterra, poi passa al Manchester City dove ottiene 9 presenze e con 4 goal segnati, al Marsiglia e all'Al-Jazira nella stagione 2001-2002, chiudendo di fatto la sua carriera calcistica. In totale ha ottenuto: 13 trofei, il Pallone d'oro 1995, il FIFA World Player, 424 presenze e con un bilancio complessivo di 200 reti fatte.

La presidenza della Repubblica
Dopo l'esperienza nel mondo del calcio, Weah diventò la figura umanitaria e politica nel proprio paese, impegnandosi a fondo contro i problemi che attanagliano la Liberia. Si candidò alle elezioni presidenziali dell'11 ottobre 2005 dove risultò il più votato al primo turno con il 28,3% dei voti ma perde al ballottaggio fu sconfitto dall'economista Ellen Johnson Sirleaf con il 59,4 % dei consensi. Ci riprova nel 2011, ma senza successo e poi di nuovo nel 2016, in occasione delle presidenziali del 2017. Al primo turno ottenne il 38,4 % dei voti, ma il ballottaggio contro il vicepresidente Joseph Boakai viene sospeso per brogli elettorali e infine nel dicembre 2017 con il 61,5 % dei voti viene confermato come nuovo 25esimo Presidente della Liberia, entrando in carica il 22 gennaio 2018.

Incredibile!!! Ora è il presidente del suo paese e ha idee chiarissime per il suo governo e per tutta la sua patria, ma non dimenticherà mai il suo passato attraverso il calcio dove ha ben figurato con le squadre francesi diventando così uno dei migliori attaccanti della storia.

Un abbraccio Il Tifosino.