"Finisce qua. Mi hai dato tutto. Ti ho dato tutto. Abbiamo vinto insieme"

Gigi Buffon ha annunciato l'addio dal calcio giocato dopo ventotto anni di carriera da vero vincente.
Probabilmente è stato uno dei migliori portieri italiani, capace di conquistare il mondiale 2006, dieci scudetti (tra cui uno di Serie B), sei Coppe Italia, sette Supercoppe italiane, una Coppa Uefa, un campionato di Ligue 1 e la Supercoppa di Francia. Non male per un giocatore che partendo dal Parma di Nevio Scala è riuscito ad imporsi come un vero leader tra pali, facendo innamorare gli addetti ai lavori e specialmente i tifosi. Per la Juventus è stata una bandiera, mentre in nazionale non è riuscito a centrare il suo record: partecipare al suo sesto mondiale disputato dalla Russia nel 2018. Le lacrime infinite di un portiere che avrebbe voluto chiudere l'esperienza azzurra con questo obiettivo importante insieme a Barzagli e De Rossi.
Oggi si chiude un'era per il calcio europeo e nulla sarà come prima.

Buffon ha esordito il 26 novembre 1995 nella partita contro il Milan finita per 0-0 e fino a quel momento, il Parma aveva fronteggiato l'infortunio di Bucci. Così, Nevio Scala decise di dare l'opportunità al giovane portiere. I Ducali avevano vissuto un periodo d'oro, la squadra emiliana vinse incredibilmente la Coppa Uefa (l'ultima di un'italiana).
La Juventus nel vedere questo ragazzo promettente decise di acquistarlo per una cifra da capogiro (75 miliardi di lire più la cessione a titolo definitivo di Jonathan Bianchi). Inizia una storia d'amore che durerà fino ai giorni nostri. La Champions League gli sfuggirà dalle mani per tre volte, nel 2003 contro il Milan, nel 2015 contro il Barcellona e nel 2017 contro il Real Madrid. Quando i bianconeri retrocessero in Serie B per lo scandalo Calciopoli, il portiere scelse di restare (lo farà anche Del Piero) per amore della Vecchia Signora. 

Buffon è stato capace di conquistare molti premi come miglior portiere e giocatore Uefa, è stato inserito per cinque volte nella squadra dell'anno Uefa e IFFHS e niente di meno ha vinto anche il premio Yashin nel 2016. Per non parlare del record di imbattibilità raggiunto nel medesimo anno. 
Durante il match tra Torino e Juventus, il portiere numero uno ha battuto il precedente record che apparteneva a Sebastiano Rossi nella stagione 1993-94 (929 minuti), arrivando così a 974 minuti.
Ma non è tutto, Buffon ha sfiorato in modo pazzesco la vittoria al Pallone d'Oro nel 2006 e riuscì a combattere al fianco di Fabio Cannavaro. Il capitano vincerà questo ambito premio, mentre Gigi arrivò secondo proprio alle spalle del vincitore.

E poi c'è il capitolo della nazionale.
Il 29 ottobre 1997, Buffon debutta a soli 19 anni nella nazionale maggiore, che doveva fare i conti con l'infortunio di Pagliuca.
Sotto il freddo gelido di Mosca, il commissario tecnico Cesare Maldini concesse l'opportunità al portiere toscano di esordire nella gara di andata degli spareggi che valevano la qualificazione al mondiale francese del 1998. Partecipò anche alla rassegna del 2002 che per molti sarà uno scandalo e poi al vittorioso mondiale tedesco. Ma come abbiamo detto in precedenza, il suo obiettivo era il suo sesto ed ultimo mondiale. Purtroppo non ci riuscirà, perchè i nostri guidati da Giampiero Ventura falliscono l'accesso a Russia 2018, dove perdono con la Svezia all'andata (1-0) e poi pareggiano al ritorno (0-0) in una partita che regalerà emozioni negative a partire dalle scelte. 

Ai microfoni della Rai, Alessandro Antinelli intervistò per l'ultima volta il portiere azzurro dicendogli che è stata una storia bellissima, lui risponderà:
"Dispiace per il movimento, dispiace perchè abbiamo fallito un qualcosa che anche a livello sociale poteva essere veramente importante."

Da quel momento arriveranno tanti messaggi di solidarietà al portiere azzurro, da Casillas passando per Ribery, Lewandowski, Lineker e Podolski che celebrano il più forte di tutti i tempi.
Buffon è stato un'esempio per il calcio europeo, capace di regalare molte emozioni con le sue parate magiche e indimenticabili.

Grazie Gigione
Pasqui