Da tifoso del Milan sento un estremo bisogno di sfogarmi.

Non bastassero due lustri di vergogne sportive, non bastassero contrasti e liti che si trascinano dai tempi di Barbara Berlusconi e Galliani, non bastassero le cosiddette bandiere che vengono manipolate per diventare i capri espiatori dei fallimenti di chi li dirige, non bastassero le derisioni subite dalle tifoserie avverse, non bastasse l'umiliazione sportiva impartiteci da squadre di provincia capaci di venirsi a giocare l'Europa dentro casa nostra, non bastasse l'incapacità di far quadrare i conti a dispetto del caro biglietti, a dispetto del progetto giovani, a dispetto di sessioni di mercato umilianti, a dispetto di problemi contrattuali mai del tutto risolti.

Almeno prima ci accorgevamo della nostra nullità (sportiva si intende) poco prima di Natale, a stagione in corso; ora siamo passati alla durata biennale dei nostri fallimenti.

Quel Genio del Marketing, quel Gazidis che avrebbe dovuto risolvere i problemi del nostro bilancio, colui che avrebbe dovuto portare nuovi Sponsor di dimensioni internazionali, che avrebbe accresciuto i ricavi societari al livello dei top club europei, colui che non solo ha fallito su tutti questi obiettivi, ma non ha saputo neppure creare la struttura corretta per marciare spedita sul versante dei risultati sportivi, ha fallito anche in questo.

Di chi sono le scelte di Leonardo e Maldini, scelte che proprio lui ha bocciato?

Ebbene questo signore, incapace in due anni di conversare coi giornalisti nel nostro idioma, che a dispetto dei motivi per cui era stato ingaggiato è riuscito nella non facile impresa di peggiorare la situzione economica del club, viene designato da una proprietà arrogante autolesionista e ignorante (calcisticamente parlando) come Responsabile unico della Gestione dell'AC MILAN.

Ed ecco il nuovo progetto: il Milan storicamente rappresentativo di un marchio totalmente italiano, rappresentativo di una città italiana, identificativo di una scuola calcistica italiana, vanto della nostra Nazione per titoli vinti nel Mondo, sarà un club costituito solo da stranieri!

Dopo la Proprietà USA, l'AD sudafricano, arriverà un allenatore tedesco; i calciatori? Si va verso la cessione del Gruppo italiano al completo: Donnarumma per motivi economici, Bonaventura per motivi anagrafici, Conti e Calabria per motivi tecnici.

Ci tocca sentire anche chi approva questo disegno; in un dibattito tv sentivo dei giornalisti schierarsi verso questa progettualità: Ragnick veniva definito il nuovo Arrigo Sacchi (!), sarà sufficiente scoprire da parte sua il nuovo Mbappè per rivenderlo e sanare il bilancio, fare una squadra di ragazzi ventiquattrenni e con ingaggi inferiori ai due milioni risanerà il bilancio....

Ma per favore....Ragnick ha 62 anni; non so cosa abbia vinto nella sua carriera né so quali squadre abbia allenato, ma so quello che è stato Arrigo Sacchi per il Milan di Berlusconi quando di anni ne aveva appena compiuti 40!!

Trovare un Mbappè? A prescindere che con gli osservatori assunti da Gazidis, fin'ora abbiamo avuto più minusvalenze che plusvalenze, l'unico calciatore che potrebbe aver accresciuto il proprio valore è Hernandez, che peraltro è stato portato in rossonero da Paolo Maldini, per capire quanto sia infondata l'affermazione basta fare due conti.

Mbappè, dopo l'esplosione, passa al PSG per 180 milioni di euro.

Adesso vediamo quanto costa l'impalcatura del nuovo Milan:

Stipendio annuo Dirigenti (lordo): I vari Scaroni (a proposito che fa?) Gazidis, Moncada etc. in base a un articolo di MF rappresentavano la dirigenza più pagata in Italia, ca. 20 mln lordi; Stipendio annuo calciatori: mettiamo che riescano nell'intento di ingaggiare col “tetto” di 2 mln; almeno 20 giocatori in rosa a una media di 3 mln lordi (a dir poco) fanno 60 mln; gestione club: costa minimo 10 mln al mese, ossia 120 mln annui.

Il discorso quindi è già chiaro, senza dovere andare oltre: un solo Mbappè (peraltro impossibile da trovare ad ogni anno solare per chiunque) non basta neppure a coprire i costi di esercizio, figuriamoci a risanare il bilancio, coprire le perdite pregresse, portare il club in area profitti, creare flusso di cassa e quindi instaurare il circolo virtuoso che consenta dopo qualche stagione (3?5?) di poter investire sui calciatori top, essenziali per far tornare il club ai fasti del passato.

E' un programma del tipo: partecipo a tutte le lotterie nazionali e prima o poi ne vinco una.......

Carissima Elliot, continuando così perderai anche la sola, unica certezza che ancora ti rimane: i fantastici 50.000 spettatori paganti, pazzi di Milan, che bene o male ti assicurano circa 70-80 mln di incassi annui: circa un terzo dei ricavi del club; attento IVAN persi questi introiti avresti perpetrato il più grande disastro sportivo della storia del calcio.