Tra le molteplici conseguenze causate dal Covid 19 al calcio nostrano, la prima e più evidente è stata l'assegnazione della Coppa Italia prima della conclusione del Campionato.
Conseguentemente sappiamo con certezza che il vincitore Napoli, parteciperà alla prossima EL e contenderà la Supercoppa italiana alla squadra Campione d'Italia.
La serie A riprende domani: in calendario le partite delle squadre che devono recuperare un turno, mentre da lunedì inizierà per tutte il nuovo turno in calendario.
Senza un attimo di tregua si dovrebbe procedere cosi per 12 giornate che speriamo possano concludersi regolarmente il 2 di agosto, giorno che vedrà l'inizio della finestra estiva di calciomercato, della durata di un mese; rispetto al passato due mesi più breve.
Appare quindi ovvio che i dirigenti dei club, ad evitare incolmabili ritardi per rafforzarsi con le cosiddette prime scelte, ovviamente pure ambite da altre Società, stiano già cercando di precostituire intese da formalizzare poi lecitamente nella finestra di agosto.
Ecco perchè le voci riguardanti i calciatori si stanno moltiplicando, rafforzate dalla considerazione che alcuni di essi hanno contratti in corso i cui termini di scadenza risultano inferiori ai 6 mesi e quindi già liberi di accasarsi dove vogliono.
Infine, mai come in questa annata, esiste una particolare fioritura di giovani promesse, molte delle quali, che non avendo ancora un contratto professionistico per la giovane età, possono lasciare il club di appartenenza per i pochi soldi previsti dalla “valorizzazione” avuta presso il club di appartenenza.
Per un club che desidera abbracciare un progetto a medio termine è un'occasione più unica che rara e sotto certi aspetti persino paradossale, perchè i Top club, causa la necessità di restare tali, sono meno interessati a questo business o comunque marginalmente, visto che non possono assicurare la titolarità del ruolo a un giovane seppur di belle. In molti casi è il calciatore stesso che rinuncia allo squadrone che mira alla vittoria in CL, per altri club che, almeno per adesso, offrono il posto in squadra, seppur in vetrine meno lussuose.

Stiamo dicendo che il Milan ad esempio, che sbandiera la sua filosofia progettuale con una campagna acquisti impostata su “giovani che non hanno fama, ma hanno fame”, trova attualmente un terreno fertilissimo per attuarla.
Due le condizioni per riuscire nell'intento: saper scegliere e non temporeggiare troppo: gli obiettivi veri quando individuati vanno fermati subito, per evitare per esempio quello che sembra essere successo con Kouassi del PSG, a lungo corteggiato, ma finito poi al Bayern di Monaco; affare rapidamente concluso invece per Pierre Kalulu (foto di copertina), esempio quindi da reiterare...
A leggere i quotidiani, l'agenda dei rossoneri è ancora piena di nomi: Szoboszlai, Boga, Ricci, Dumphrai, Jovic, Keita, Kudus, Araujo, Odegaard, Florentino, Sarr, Samardzic, Koopmeiners, Scamacca, Osimhen, Campos, Celik, Kumbulla, Camavinga...
Anche solo scegliere 3-4 tra questi potrebbe bastare per puntare decisi al prossimo triennio: la scommessa di Elliot.