Premessa: A me Allegri sta simpatico come pochi, mi bevo le sue conferenze stampa e adoro quel suo modo di rispondere ai giornalisti a volte in modo piccato, altre con toscana ironia, altre ancora sdrammatizzando con un mezzo sorriso appropriato. Ci passerei serate a chiacchierare e farmi raccontare. Ma per la Juve ci vuole un vincente, uno che non abbia paura di perdere, che magari perda anche, ma che almeno provi sistematicamente a vincere, che sappia rischiare, e che non vinca perché è più il furbo, ma perché è il più bravo.

E poi diranno che 5 scudetti di fila, e 4 Coppe Italia, e 2 finali di Champions (comunque perse)… Ma davvero davvero vogliamo credere che con qualunque altro tecnico, vabbè, tranne proprio qualcuno, sarebbe andata peggio? Ma davvero davvero vogliamo credere che in Italia vinciamo perché Allegri è un fantastico gestore di risorse e non per manifesta inferiorità degli atri? Ma davvero davvero è bravo un allenatore che ha 20, dico 20 punti di vantaggio sulla seconda a marzo? E’ un merito? I Cristiani Ronaldi (plurale) contro i Floccari? Ma davvero davvero non riusciamo a capire che appena andiamo in Europa ci prendono a pallonate? Sì, ci prendono a pallonate, ci girano intorno, siamo sempre in affanno, sempre in ritardo, sempre a meravigliarci e a chiederci: “Come mai?”

Come mai la squadra pensata per vincere, preparata per essere fresca e tonica in primavera, pronta per le grandi sfide europee, viene prese a pallonate da 11 ragazzini terribili? Sì,anche il Real ci ha perso, ma quelli stanno peggio di noi… Come mai corrono 4 volte di più e meglio, con la palla tra i piedi e hanno cominciato a luglio, e in campionato devono giocarsela tutte le settimane, mentre noi possiamo prenderci il lusso di far scendere in campo la squadra “C” per preservare la squadra “A”, che è sì fatta di campioni? … ma se non gli dai uno straccio di struttura, di schema, di modello, la sera che qualcuno non gira, e capita, semplicemente ti pigliano a mazzate, e perdi.

Ma qualcuno sa dirmi come gioca la Juve? E non parlo di moduli… ma di gioco. E non tiriamo fuori la teoria dell’assetto variabile, dell’identità mutevole, è proprio che io, dopo 5 anni, non lo so. E non lo sa nessuno. Neanche chi dovrebbe saperlo.

Come mai vinciamo solo quando ormai non c’è più nulla da perdere? Come mai appena siamo in vantaggio, e allora ci basta anche un bel pareggio, meglio se 0 a 0, ci massacrano? Un caso? Sempre un caso? Un caso che in finale col Barcellona o col Real, o a Monaco e Madrid dopo due imprese epocali che prima ci davano per morti, riusciamo a prendere mazzate appena siamo di nuovo in vantaggio o in parità? Insomma, bravissimi finché  disperati e perdenti appena intravediamo la vittoria? Ma perché dobbiamo aspettare sempre che succeda qualcosa di irreparabile per attaccare alti, diventare finalmente aggressivi, intensi, propositivi, e invece stiamo lì, a (non) giocare, a far girare palla nell’attesa di qualche squarcio dei Ronaldi che stanno lì davanti? E’ gioco questo? No. Non lo è. E senza gioco, senza quel gioco lì, con la paura di perdere, in Europa, perdi.

E dov’è finito Dybala, uno dei talenti più preziosi della sua generazione? Quello che tutti ci invidiavano? Qualcuno sa dirmi che fine ha fatto?, in che ruolo gioca? Avvilito, snaturato, mortificato in campo con compiti assurdi, gli manca solo di fare il terzino sinistro e il portiere. E Bernardeschi?, sta già facendo la stessa fine, una volta a destra, poi a sinistra, al centro, seconda punta, sottopunta, esterno alto mezzala, mediano… Certo, ogni tanto ne imbrocca una superlativa di partita, certo, nel calcio moderno bisogna saper fare tutto, partecipare a tutte le fasi di gioco, ma poi Kanté fa Kanté e Mbappè fa Mbappé, Coutinho fa Coutinho, Kané fa Kané e Salah fa Salah … i nostri fanno tutto, ossia niente, e, alla fine, si perdono.

Un attaccante che è bravo perché fa il terzino aggiunto, un terzino che è meglio quando fa l’ala, Allegri il genio che inventa e reinventa, che prepara le sfide come solo lui sa fare, che “sa leggere” la partita in corso e azzecca i cambi… No, il fatto è che sbaglia la formazione iniziale, ma poi, con tutto quel ben di dio che si ritrova in panchina, a volte, riesce a correggere l’errore.

La verità vera, è che la Juve gioca alla “come capita”, tanto, prima o poi, segniamo. E in genere è così, perché in Italia siamo talmente più forti degli avversari che, pur soffrendo contro quasi tutti, alla fine vinciamo. In Italia. Appena usciamo in Europa, perdiamo. Sì, quest’anno anche con lo Young Boys. Non scherziamo, non è normale perdere con lo Young Boys eh! Ma pure quelli correvano il doppio. Ma era dicembre, e la preparazione super studiata dal genio per essere a mille in primavera. Appunto, siamo in primavera, ma fermi, al massimo reggiamo un tempo. Questi correvano il quadruplo. Ma avevamo perso anche  con gli svizzeri, anche con lo United, l’Atletico, l’Ajax… saranno mica troppe 4 partite su 10 perse in Champions? Sarà un caso? E mica contro Liverpool, Barcellona, Bayern, City ...

Sì, ogni tanto pesca il coniglio dal cilindro e trova la partita straordinara… ma sempre e solo quando non ha più nulla da perdere. Altrimenti è paura, è DeScigio al posto di Cancelo, Barzagli dentro per passare a 5 e difendere l'1 a 0. Pensateci.

Ma lo so, lo so, Allegri ha vinto tanto. 5 scudetti, 4 coppe, ecc., ecc., anche con il Milan ha vinto, con Ibrahimovic, Thiago Silva, Boateng, Robinho, Pato, Nesta, Zambrotta, Gattuso, Pirlo, Seedorf, Van Bommel, Cassano, Inzaghi… Peccato che l’anno successivo sia riuscito (e meno male), a dar via Pirlo e perdere lo scudetto contro una Juve che arrivava da un settimo posto che aveva davanti Matri e Vucinic! Un grande!!!

Chissà, magari se gli compreranno pure Messi, Mbappé, Asencio, De Ligt, Marcelo, Kane, Pogbà, Salah, Koulibaly, e qualcun altro forse vincerà pure la Champions … ma sarà di nuovo per manifesta inferiorità degli altri, e non per merito dell’allenatore. Sempre che, non decida di far giocare Messi davanti alla difesa, Salah terzino e De Ligt centravanti perché ci piglia di testa. Anche Pogbà in porta visto che è alto potrebbe essere un’idea. Ma il genio è il genio, bisogna capirlo.

A pescare tipo tombola, nel sacchettino della rosa della Juve per vincere contro Floccari e Pavoletti, con tutto il rispetto per due professionisti, è capace anche un mediocre “mister” di provincia, per allenare, ci vuole un'anima, un carattere e forse anche una competenza diversa.

Ma tant’è, per qualche mistero misterioso ce lo terremo finché non deciderà, bontà sua, di andare da qualche altra parte, forse, e dicesi forse, continueremo a vincere in Italia e sicuramente continueremo a venire presi a pallonate nelle partite che contano. Ogni volta che ci sarà la possibilità di vincere… perderemo. Fino alla fine. In tutti i sensi.

(EffePi)