Quando sento dire che Gigio Donnarumma è innamorato del Milan e vuole restare rossonero a vita, mi sorgono spontanee alcune domande. Sempre le stesse. Perchè un calciatore sceglie comeprocuratore il sig. Raiola? Perchè questo calciatore non esprime con chiarezza la SUA volontà? Perchè questo calciatore ha un contratto di 6 milioni netti all'anno? Perchè nella rosa è presente anche i fratello Antonio con uno stipendio milionario anche lui? Giocondo Martorelli - oggi agente FIFA - è stato il procuratore precedente di Gigio; una persona che ha fatto dell'etica, della correttezza e della professionalità i valori su cui ha abbracciato la professione, quando questa era ancora agli arbori: pensate la sua tessera era la numero 40, tra i suoi assistiti Beppe Bergomi. insomma un Signore con la "S" maiuscola. La domanda quindi del perchè si possa scegliere Raiola è pleonastica: Raiola ha, in ottica professionale, un modus operandi chiarissimo e noto a tutti. Egli svolge per sè e per l'assistito un'attività tesa esclusivamente all'incremento del profitto economico. Che questo sia legittimo e rientri nei compiti della sua attività siamo tutti consapevoli, ma quando si parla di questioni a latere che riguardano la sfera personale dell assistito (la famiglia, il trasferimento, lo stile di vita e altre problematiche), le questioni vengono ignorate o sottovalutate.

Raiola vede nel calciatore una macchina da soldi: del ragazzo o della persona poco gli interessa, tant'è che casi come quello di Balotelli e dello stesso Pogba, prigionieri nella gabbia d'oro ove si trovano, sono sotto gli occhi di tutti. Scegliere di farsi assistere dal sig. Raiola è dunque il peccato originale di Gigio, che si trova già nella situazione di dover fare delle scelte coraggiose, ma purtroppo in antitesi tra loro. Consapevole che il suo procuratore ne ha già fatto un nababbo in età poco più che adolescenziale, come può sottrarsi alla consolidata avida strategia dello stesso? Non so quanto milanismo ci possa essere in Gigio (al Milan abbiamo avuto esempi di grandezza in questo senso, ricordo Redondo che rinunciò allo stipendio perchè infortunato, fino al Gattuso allenatore che esonerato rinunciò a ogni successivo emolumento per sè, salvaguardando però i diritti del suo staff....), ma nell'anno in cui i COVID ha costretto top club come Barcellona e PSG a rivedere al ribasso i loro budget risulta veramente osceno richiedere al Milan qualsiasi aumento del già elevatissimo stipendio.

Se Gigio ama il Milan e veramente vuol restare, si assuma la responsabilità della scelta, rinnovi alle stesse condizioni, per la durata massima consentita e senza clausole rescissorie, che hanno lo sgradevole odore del distacco. Certo così il procuratore ne uscirebbe sconfitto e senza profitto, ma per una porta che si chiude chissà quante altre ne troverà aperte.