La notte perfetta è finalmente arrivata, la Juventus batte per la seconda volta in casa i campioni in carica del Chelsea grazie al goal di Federico Chiesa. I bianconeri dopo varie occasioni, hanno saputo fermare la corazzata dei Blues, ma soprattutto Romelu Lukaku. Gli avversari hanno provato a trovare la via del goal grazie al belga, ma non ci sono riusciti. Allegri si trova a punteggio pieno senza subire nemmeno un goal e la notizia inizia a far piacere a tanti tifosi bianconeri che sperano in un cambio di rotta dopo le due vittorie in campionato contro Spezia e Sampdoria.

Tornando alla partita, tutti quanti noi stiamo vedendo la crescita esponenziale di un attaccante, figlio di un calciatore molto conosciuto nel nostro campionato; sto parlando di Federico Chiesa. Già, proprio lui. Il padre Enrico è stato anch'esso un attaccante, era considerato uno dei migliori nella sua generazione e contava 503 presenze e 170 reti segnate. A Parma molti lo ricordarono perchè vinse la Coppa UEFA (in più anche la classifica capocannonieri) e la Coppa Italia, formò una coppia d'attacco spettacolare con Hernàn Crespo e portò i ducali al secondo posto in campionato (a soli due punti dalla Juventus e miglior piazzamento di sempre). Vinse un'altra coppa nazionale con la maglia della Fiorentina (squadra dove giocò il figlio) e aggiungeteci anche che aveva lasciato a malincuore il Parma dove secondo lui nessuno lo aveva chiamato. Fabio Capello lo descrisse come un'incrocio tra Gigi Riva e Paolo Rossi, con l'ex attaccante (campione d'Italia con il Cagliari) che affermò di rivedersi in lui sul piano tecnico e caratteriale.

Ora sta vedendo il figlio Federico (cresciuto anche lui nella Fiorentina) che sta regalando delle emozioni grandissime. Alla Juventus sta dimostrando tutta la sua grinta, passione e coraggio come all'europeo, è sempre decisivo in qualsiasi partita, è stato criticato dai tifosi viola perchè ha deciso di trasferirsi alla corte bianconera, infatti è stato uno dei cambi di casacca più discussi di sempre dopo Roberto Baggio e Federico Bernardeschi. Ha lasciato Firenze con il cuore in gola e tutta la città non ha preso bene la sua partenza tra insulti, minacce di morte e striscioni; non l'ha presa bene nemmeno Rocco Commisso che secondo il presidente, Chiesa ha lasciato la squadra senza nemmeno salutare. Già, si è comportato davvero male. Anche Pradè (numero uno del club) ha lasciato alcune dichiarazioni su questa faccenda: 

 "Un amore non corrisposto non può mandare avanti una storia. Questo è successo. Però sia a livello economico che sportivo per noi è stata un’operazione ottima, 60 milioni in un periodo così sono tanti. É stata una trattativa lunga, doveva rinnovare il contratto (fatto alle stesse condizioni di prima, 1,8 milioni d’ingaggio), dovevamo parlare delle modalità di pagamento ecc. Ma sono felice che ci siamo tolti il peso di questa telenovela. Si parlava solo di questa situazione e non di campo e della squadra. Commisso,  padre, moglie e figlio, hanno accusato il colpo a livello affettivo. Soprattutto per il papà di Chiesa, non siamo mai stati una situazione per il futuro, ma un veicolo per poter arrivare ad altre situazioni".

Dopo aver lasciato Firenze, Federico nel 2021 sarà il protagonista assoluto della Juventus in un'annata in chiaroscuro. Arriva la prima doppietta in Serie A nel match vinto contro il Milan, vince la Supercoppa Italiana (primo trofeo per lui),  la Coppa Italia dove verrà nominato miglior giocatore della gara nonchè match winner. Tuttavia, segna un'altra doppietta nella gara vinta contro il Porto nel ritorno degli ottavi di Champions, che però non basta per accedere al turno successivo. Però, la sua carriera sta per andare verso un punto di svolta. Viene convocato all'europeo e acqusisce la sua titolarità alla fase ad eliminazione diretta, sarà protagonista nella partita contro l'Austria dove segna il suo primo goal ed eguaglia dopo 25 anni suo papà Enrico, il quale aprì le marcature nel campionato europeo di calcio 1996, divenedo così la prima coppia padre-figlio a segnare all'europeo. Anche con la Spagna, apre le marcature segnando il momentaneo 1-0 e molti venivano in mente la rete che fece suo padre e detto ciò era un predestinato. Mancini è orgoglioso di lui. La gioia più bella arriva l'11 luglio dove vince il suo primo europeo, il protagonista tanto atteso, tanto amato e tanto criticato dai tifosi della Fiorentina si prende una rivincita nei loro confronti e ha dimenticato subito questo brutto momento. 

Enrico ricorda quando disse vicino al figlio: "Chi li farà i goal" e lui disse da piccolo: "Io".
Poi in un'altra intervista Enrico disse:
"Federico farà il suo percorso. Non parlo da allenatore, assoulutamente, io parlo da genitore. Io gliel'ho detto sempre, sotto l'aspetto tecnico non entrerò mai e credo che fino adesso lui sia contento. E lui che deve venire da me se ha bisogno di consigli se no io, assolutamente, non entrerò mai nei dettagli anche perchè sbaglierei."

Il futuro per lui è già iniziato, vuole vincere tutto, ricorda perfettamente quella notte magica di Wembley e Federico vuole diventare sempre il migliore nel segno di suo padre.
Un abbraccio Pasqui.