E adesso cosa accadrà? dalle ore 23:00 di domenica sera questa è la domanda che diretta o indiretta, si insinua ed affligge il cervello di noi poveri tifosi milanisti. Il terrore di non farcela per l'ottavo anno consecutivo ad accedere alla massima competizione europea.

Il paradosso è che, chi approfitterà della cosa, sarà proprio quella Juventus annientata nel confronto diretto, che non si sa come ha vinto a Udine e col Sassuolo e invece, si sa come, ha superato anche l'Inter in inferiorità numerica.
Che il pareggio contro il Cagliari sia inaspettato non corrisponde al vero; il Milan è da tempo che ha completamente stravolto il proprio cammino, che avrebbe persino produrre uno scudetto sensazionale. La squadra brillante, dal gioco essenziale, dai giovani terribili capaci di imporre un ritmo impossibile per ogni avversario, è incredibilmente scomparsa, liquefatta, irriconoscibile.

Intanto significative avvisaglie delle difficoltà tecniche della squadra erano emerse nel differente "passo" tra le partite casalinghe e quelle in trasferte; già nel girone di andata erano stati buttati al vento punti "facili" in quel di San Siro: se pareggiare con la Roma e perdere con Juve e Atalanta sono risultati possibili, i pareggi con  Verona e Parma sono stati invece chiari segnali di inadeguatezza.
In tal senso nel girone di ritorno la situazione si è ulteriormente complicata: oltre a Inter e Napoli, banchetta a San Siro il Sassuolo, mentre Udinese e Sampdoria sfiorano l'impresa e comunque escono imbattute.

Con tali premesse, non si capisce perché il Cagliari avrebbe dovuto rappresentare la vittima sacrificale per celebrare il ritorno alla C.L. infatti la squadra di Semplici, che secondo me ha un organico almeno da decimo posto, si è ritrovata a lottare per non retrocedere anche per una serie di circostanze indipendenti dal valore della rosa.
L'aver tenuto alto il senso di sportività nonostante il conseguimento della salvezza fosse stato acquisito prima della partita col Milan, ne accresce i meriti e tutti abbiamo notato come il pareggio stia alla fine persino stretto agli isolani.
Ciò che provoca disgusto nei tifosi rossoneri è però l'approccio riservato alla gara; il Milan avrebbe dovuto scagliarsi lancia in testa sin dai primi minuti, quando le energie dovrebbero essere al massimo e le motivazioni tradotte in agonismo. 
Qui cominciano chiare ed evidenti le responsabilità di Pioli; senza un leader in campo (si pagano anche gli errori di Ibra...) il Mister aveva non solo l'obbligo di mettere benzina nella settimana della gara, ma soprattutto di incidere da subito durante la gara, quando il ritmo della gara sembrava quello tenuto da dilettanti con elevato sovrappeso.
Pioli ha fatto poco o niente per modificare lo status quo, concentrando sostituzioni- peraltro assai discutibili - solo nell'ultima segmento di partita quando ormai era tardi per vincere la partita. Inoltre e questa è cosa risaputa, alla squadra manca il giocatore capace di trarre il coniglio dal cilindro con una giocata da campione.

Questa sarà una settimana di passione per noi rossoneri; scusate ma non si può essere ottimisti conoscendo le qualità del nostro prossimo avversario; pensare che i bergamaschi possano regalarci qualcosa è utopistico.
Oltre ad essere ormai la nostra bestia nera (8-0 la somma delle ultime due partite giocate tra le due squadre), la squadra di Gasperini esaspera il gioco d'attacco a ritmi elevatissimi e non si ferma neppure di fronte alla manifesta inferiorità dell'avversario con risultato ampiamente conseguito.
Non possiamo pensare di trovare un avversario tipo le torinesi, ma probabilmente più vicino alla Lazio, contro cui fallimmo prestazione, risultato e score... Non sarà possibile neppure sperare che la finale di coppa Italia ammorbidisca i muscoli e magari sazi la voglia di vincere dei bergamaschi. Battere la Juve di questi tempi sarà come un allenamento, vogliosi di conseguire un prestigioso secondo posto in campionato, che oltretutto vale pure qualche milioncino in denaro, che non fa mai male.
Quindi zero illusioni e se avrò sbagliato le mie fosche previsioni, sarò il primo ad esserne felice!