Gli incubi per i tifosi del Milan sembrano proprio non avere fine.
Nella giornata di ieri, sono arrivate due mazzate non da poco per gli amanti dei colori rossoneri: la UEFA ha escluso il club dalle coppe europee per una stagione e la trattativa tra Li e Commisso è saltata.
Se ieri tutto sembrava perduto, oggi i titoli fanno ben sperare.
Il Milan farà ufficialmente ricorso al Tas per cercare di ribaltare la sentenza della UEFA e se Fassone gioca bene le sue carte, potrebbe riuscire nell’ intento.

Nel 2015, anche Roma e Inter sono state sotto la lente d’ ingrandimento dell’UEFA per la violazione delle regole del Fair Play Finanziario e, nonostante una situazione di bilancio peggiore di quella milanista, la mano della federazione europea non è stata così pesante come per i rossoneri.

La Roma, infatti ne uscì senza conseguenze, l’Inter invece se la cavò con 20 milioni di euro di multa e la limitazione della rosa nelle coppe europee.
E allora perché con il Milan ci sono andati giù in modo così pesante?
Probabilmente ha pesato la mancanza di solidità della società rossonera, solidità che Roma e Inter presentavano.

Proprio qui entra in gioco Commisso.
L’imprenditore italo-americano non molla e ritenta di intavolare una trattativa con Yonghong Li e in queste ore i due sembrano vicini a chiudere positivamente la trattativa.
Li dovrebbe rimanere socio di minoranza, trattenendo circa il 30% delle quote e il restante 70% andrebbe in mano a Commisso, il quale ha la certezza che con lui al comando, il Milan potrà tornare agli splendori di un tempo.

Quest’ultimo, da grande appassionato di calcio, si è detto molto dispiaciuto per la sentenza della Uefa ai danni del Milan e vuole convincere Mr. Li a vendere per poter presentarsi davanti al Tas di Losanna con garanzie finanziarie ben diverse.

In ballo ci sono 500 milioni di euro, i tempi sono stretti e la posta in gioco è altissima.
Se ai rossoneri venisse confermata la sanzione, i big potrebbe seriamente pensare di andarsene e il danno economico e di immagine prenderebbe proporzioni gigantesche e il Milan, con la sua storia, non se lo merita.

L’amore di Commisso per questo sport è palese e sarebbe il presidente perfetto per i tifosi rossoneri, i quali, dopo anni di delusioni, paure e ansie, meritano di vedere di nuovo la loro squadra sul tetto del mondo.