Anche la 24ª giornata di campionato è stata messa alle spalle, nella quale si sono viste le solite conferme, in positivo ma anche in negativo. C’è stata qualche squadra che ha mandato dei messaggi confortanti e altre che invece hanno subito degli stop abbastanza pesanti.
Bando alle ciance, iniziamo con il pagelle della 24ª giornata, da 0 a 10.

0 ALL’INTER: contro il Bologna si sono visti gli stessi identici limiti che questa squadra sta manifestando. È una squadra discontinua ma soprattutto è una squadra che non riesce ad avere continuità di rendimento a causa delle prestazioni che porta a termine contro squadre abbordabili, come se arrivasse all’impegno con poca concentrazione e con tanta convinzione di essere superiori. In questo 2023 l’Inter è stata capace di vincere con il Milan due volte, contro l’Atalanta, contro il Porto e addirittura contro il Napoli, ma l’aver perso punti con Sampdoria, Monza, Bologna ed Empoli fa capire quanto sia incostante mentalmente questa squadra. Sicuramente la gestione mentale ma soprattutto la preparazione a un determinato tipo di gare dipende molto dall’allenatore e Inzaghi non riesce a far restare “sul pezzo” la squadra in questo momento. La stagione dell’Inter ha ancora delle prospettive perché avrà una semifinale di Coppa Italia da giocarsi e un ottavo di ritorno con il Porto in cui partirà in vantaggio, non dimentichiamo che ha già alzato un trofeo. Resta il fatto che il rendimento in campo non è assolutamente positivo, vista la distanza dal Napoli, per quanto sia perfetto e difficile da inseguire, e vista la vicinanza con le squadre sotto. Serve un cambio di passo e il finale di stagione sarà decisivo per il proseguo di Simone Inzaghi sulla panchina dell’Inter anche per la prossima stagione.

1 A VERONA E SAMP: la Samp ha una media sotto il punto ogni due partite. Il Verona è sicuramente quella più viva, anche se il passo falso con la Fiorentina è stato pesante. Tutte e due stanno avendo un rendimento talmente misero che probabilmente 32/33 punti basteranno ampiamente per essere salvi. Il Verona si giocherà molto domenica contro lo Spezia al Picco.

2 A PIATEK: la Salernitana ha vinto una gara importantissima, ma da un attaccante come Piatek che fa del cinismo e della freddezza in area il suo punto di forza, non possiamo aspettarci certi errori. Contro il Monza l’ex Milan, Genoa e Fiorentina si è divorato 2/3 goal, soprattutto uno clamoroso nella ripresa. Sousa dovrà aiutare molto questo ragazzo soprattutto a livello mentale. 

3 ALLA ROMA E A MOURINHO: vergognosa. Non parlo solo del risultato, ma della prestazione. Non sempre la ruota gira a tuo favore. E Mou, basta queste sceneggiate…

4 ALL’UDINESE: contro lo Spezia abbiamo assistito all’ennesima prestazione incostante da parte di una squadra che continua ad avere una ottima classifica, ma che non riesce più a vincere. Prendere un goal in contropiede, da calcio d’angolo a favore e in vantaggio 2-1, è oggettivamente inaccettabile. Mi sono piaciute le parole di Sottil, che dopo tante giustificazioni, ha alzato la voce e ha chiamato i suoi a reagire. Vedremo se questo sfogo porterà dei frutti. 

5 ALLA CONCENTRAZIONE DEL TORINO: la squadra di Juric ha giocato una buona partita, ha dato il massimo. Però in un derby i dettagli fanno la differenza… non si possono prendere ben tre goal da calcio piazzato. Significa essere leggeri e poco concentrati in quei dettagli che, se fatti meglio, avrebbero potuto regalare almeno un punto al toro.

6 ALLA JUVENTUS: che ha vinto un derby con il Torino difficile, non entusiasmo ma concretizzando al massimo, colpendo nei momenti giusti. Abbiamo visto delle Juventus peggiori ma possono e devono crescere ancora molto. 

7 ALLA CREMONESE: finalmente sono arrivati tre punti, meritati per il sacrificio messo in campo. C’era andata vicina già in altre circostanze e alla fine sono arrivati contro una grande squadra come la Roma. Non so quante possibilità ci siano di salvarsi, ma questa è una squadra che ha sempre dato tutto sia con Alvini che con Ballardini e meritava di togliersi una soddisfazione come questa. È la bestia nera della Roma. 

8 AL BOLOGNA: abbiamo già elogiato diverse volte il Bologna di Thiago Motta ma evidentemente non dobbiamo fermarci. Contro l’Inter sono arrivati altri tre punti fondamentali, di grande importanza ma soprattutto che aumentano l’entusiasmo intorno a una piazza ed a una squadra che sogna di raggiungere un traguardo straordinario, magari da dedicare all’uomo che ha sempre creduto in loro anche in momenti di difficoltà, Sinisa Mihajlovic. È una squadra che gioca bene, che ha una identità e una organizzazione di gioco, ma è una squadra crescita molto anche in fase di non possesso(il vero difetto che aveva la squadra quando era allenata da Sinisa). Thiago Motta sta confermando, dopo quanto fatto lo scorso anno a La Spezia, anche a Bologna il proprio potenziale. L’ex Inter e PSG è un allenatore da seguire.

9 AL MILAN: avevamo sottolineato i passi in avanti, concreti, visti nelle ultime gare, oltre a una crescita costante sotto ogni punto di vista. Contro l’Atalanta si è vista l’immagine di quello che sarà il Milan che vorrà vedere Pioli da qui alla fine. Questo 3 4 2 1 sta portando frutti, perché il Milan ha ritrovato subito solidità anche grazie al rendimento di Thiaw, ottimo centrale già dai tempi in cui giocava in Germania. Ma il 3 4 2 1 permette al Milan di poter sfruttare meglio alcuni giocatori, come Theo Hernandez che tende ad essere molto più libero di attaccare, come Brahim Diaz che per vie centrali riesce a lavorare meglio e pure Messias da quinto riesce ad essere incisivo venendo molto dentro al campo. Quando tornerà Bennacer al 100% in regia, il Milan sarà una macchina ancora più perfetta, che alternerà qualità a intensità, giocando alta e giocando in maniera propositiva. L’unica pecca della serata contro la Dea è stata la prestazione di Leao, che forse deve ancora trovare i giusti equilibri in questo nuovo modulo. Si è rivisto anche un Giroud in ottima forma ma soprattutto più accompagnato, anche grazie a una condizione generale che è cresciuta. Con un po’ di concretezza avrebbe vinto 3/4-0. Adesso il Milan dovrà trovare continuità in vista della trasferta di Firenze e soprattutto di quella di Londra. 

10 AL NAPOLI: saremo ripetitivi, ma dobbiamo esserlo. Questo Napoli ogni settimana regala emozioni e spettacolo, fa capire quanto veramente il lavoro possa portare a risultati straordinari, più grandi di quanto si possa immaginare.
Anche ad Empoli abbiamo assistito allo stesso Napoli dominante, con però una novità: per 25 minuti ha giocato in 10 e per 25 minuti ha continuato a gestire la partita, tenendo il pallone, amministrandolo. E se per molti opinionisti(che rispetto)il dato del possesso palla non è una statistica, io(per quanto possa contare 0)dico che a calcio per far goal bisogna tenere palla e tenendo palla si creano i presupposti per far goal, e non si prendono. Poi ovvio, nel calcio non vince per forza chi tiene di più la palla, contano anche i valori dei giocatori, ma che la tiene ci prova comunque maggiormente se riesce a renderlo efficace e incisivo.
E il Napoli sta insegnando che per giocare a calcio serve il pallone. Spalletti lo sta dimostrando, e mi sembra poco rispettoso proprio quest’anno parlare dell’importanza relativa di un allenatore mettendolo a paragone con quella dei calciatori, così come credo sia riduttivo dire che chi tiene palla è più forte degli altri. Perché? Perché il Napoli non è per valori la più forte del campionato, le più forti sono Juve ed Inter. E la seconda squadra a tenere maggiormente il pallone non è l’Inter o la Roma, che sono subito sotto al Napoli, ma la Fiorentina che è 12ª. Spalletti sta facendo un ottimo lavoro, il Napoli sta volando e vincerà meritatamente lo scudetto ma non perché sia la più forte, ma perché è quella che ha saputo lavorare meglio. Complimenti a loro!


Con una 24ª giornata in cassaforte, si avvicina di già una 25ª che inizierà con una sfida molto interessante, Napoli-Lazio, ricca di contenuti, in primis il ritorno di Sarri contro il suo passato.  Ma ci saranno altre gare bellissime, penso a Roma-Juventus o a Fiorentina-Milan, che si giocherà in una data non indifferente: il 4 marzo sarà il 5º anno senza il grande Davide Astori. Il destino è proprio assurdo, Pioli tornerà a Firenze proprio in quel giorno… a pensarci, da tifoso della Fiorentina, mi vengono i brividi. Inoltre ci sarà un caldissimo Spezia-Verona fra la 17ª e la 18ª della Serie A, sarà uno scontro salvezza vero. Sarà un turno di Serie A tutto da vivere e saremo qui pronti a commentarlo.