Se su un motore di ricerca Internet proviamo a digitare "Pallone d'Oro" potremo scoprire la storia del premio calcistico individuale più importante del mondo; ma avremo anche modo di conoscere circostanze sorprendenti, che ignoravamo del tutto o che non ricordavamo.

Ad esempio in molti pensavamo che il primo "italiano" a vincere questo premio sia stato Gianni Rivera nel 1969; sbagliato: nel 1961 il premio fu assegnato a Omar Sivori! Le regole del tempo non avrebbero consentito alla stella della Juventus di ottenere il riconoscimento, data la sua originaria nazionalità argentina, in quanto riservato solo ai calciatori europei; fu la prima volta che si derogò, adducendo la motivazione appunto che Sivori fosse "oriundo" italiano.

Altro esempio: siamo sicuri di sapere quali siano i criteri di assegnazione? A quali requisiti devono rispondere i candidati? Ricordiamoli, sono soltanto quattro: 1) prestazioni individuali e di squadra; 2) valore del calciatore inteso come somma del talento e della disciplina; 3) curriculum inteso come storico della carriera; 4) personalità e carisma.

E partiamo proprio da questi punti per capire la mancanza di equità che potrebbe scaturire da un preferenza accordata sulla base dei criteri suindicati; intanto se il premio va al calciatore non si dovrebbe tener conto delle prestazioni della squadra; un esempio per chiarire: Gomez nell'Atalanta, Handanovic nell'Inter, Insigne del Napoli, nessuno di questi può essere candidato a vincere il pallone d'oro, anche se nessuno dubita del loro talento. Aggiungerei che persino un terzo posto come quello dell'Atalanta, non può essere considerato un exploit di squadra...

Tralasciamo il secondo criterio che ci pare in linea con le aspettative e passiamo a terzo punto.
Dovesse essere seguito alla lettera ci sarebbe la clamorosa esclusione di fuoriclasse meritevoli; si dovrebbe escludere chi non ha avuto la fortuna di giocare in un top club, magari perchè giovane, oppure per affezione al club di appartenenza; si dovrebbe escludere chi non ha mai avuto presenze nella propria rappresentativa nazionale; si dovrebbe escludere chi ha "zero tituli" per dirla alla Mourinho e tutta questa discriminazione è profondamente ingiusta.

Infine l'ultimo punto sembrerebbe molto opinabile, oppure limitativo a chi porta ad esempio la fascia di capitano, rischiando quindi di ridicolizzare il Premio.

Ma la cosa che personalmente ritengo maggiormente criticabile è la regoletta non scritta, che in tutti questi anni privilegia nell'assegnazione i calciatori attaccanti piuttosto che difensori e soprattutto portieri. Bisogna riflettere su questo aspetto: dal 1956 a oggi una sola volta ha vinto il premio un portiere (il russo Lev Jascin), mancando di rispetto a vere e proprie leggende sportive come l'inglese Banks, o il nostro Zoff.

Infine, ma non ultima, la incongruenza di concedere 10 palloni d'oro a Messi e Ronaldo, mentre non ne hanno vinto nessuno molti dei loro colleghi, che nello stesso periodo avrebbero pure meritato. A cosa serve dare 5 palloni d'oro a Ronaldo e nessuno a Ibrahimovic?

Per favore fissiamo un tetto massimo...