Finalmente, dopo ottantotto giorni di trattative, Antonio Conte, dopo essere stato CTcorona anche il sogno di diventare il Presidente del Consiglio della 65esima Legislatura della Repubblica. Nasce quindi un governo che promette cambiamento e tanta voglia di fare. Vediamo nel dettaglio i Ministeri più importanti:

Ministro della Difesa: Stam. Il profilo ci sembra quello giusto. Presenza rassicurante con un curriculum di tutto rispetto che vede come esperienze significative uno scontro ravvicinato con Ibrahimovic e una tacchettata di ritorno sulla terra dopo uno stacco, che ha piantato definitivamente sull'erba il labbro superiore di Pippo Inzaghi.

Agli Interni la figura carismatica di Paolo Di Canio, sempre attento al rispetto dell'ordine e della sicurezza. Riunisce i suoi uomini e li saluta congendandosi con un solo gesto, con tanta ma tanta nostalgia.

Ministro dell'Economia: Bobo Vieri, che a furia di vincere shottini sulla spiaggia in estate in Sardegna, ha tirato su da una start up un'impresa di tutto rispetto e saprebbe come curare le cifre del paese. A vedere le sue conquiste, i conti sembra farli sempre ottimamente. Massima fiducia.

Ministro della Giustizia: Buffon, diventato ormai un esperto nel campo di quello che è giusto e di quello che è sbagliato. Difensore dei valori fondanti della società civile e salomonico dispensatore di saggezza, contro la galoppante insensibilità, cancro dei tempi moderni.

Al Ministero del Lavoro: Nedved, uno che andava all'allenamento un'ora prima e che rimaneva un'ora dopo, perché era convinto di non calciare in porta abbastanza bene. Stacanovista a tal punto che da quando ha smesso di giocare si veste tutti i giorni da calciatore e costringe la sua famiglia a simulare nel salotto di casa la finale non giocata di Champions Milan-Juve. Tanti rimpianti.

Agli Esteri Zlatan Ibrahimovic. Ha vestito più maglie lui in giro per il mondo che Malgioglio al Grande fratello, e ce ne vuole. Vedertelo arrivare in visita nel tuo paese deve essere sempre un'emozione particolare. Scelta giusta, capace di trattare anche con l'Isis.

Ministro per il Sud, chi se non Gennaro Gattuso, il ragazzo di Calabria che non ha mai dimenticato la propria terra. Potrebbe risolvere, dopo più di un secolo, la benedetta questione meridionale, solo con la semplice imposizione delle mani intorno al collo (della questione meridionale).

Ministro per la Famiglia e i disabili: scelta azzezzata quella di Paolo Montero: dopo aver trascorso l'intera carriera a menomare degli arti inferiori un'intera generazione di attaccanti, per la legge del contrappasso si occuperà di quasi tutte le sue vittime e delle loro famiglie.

All'Istruzione: Antonio Cassano; famoso il suo dialogo sui massimi sistemi in compagnia di Balotelli in nazionale. Grande caratura e molta umiltà. Notare con quanta discrezione e modestia nasconda con una mano davanti alla bocca tutte le perle che regala ad ex compagni di squadra. Il futuro dell'educazione scolastica dei ragazzi italiani è in buonissime mani.

Alle Politiche agricole: Javier Zanetti; Perché non si smette di essere trattori da un giorno all'altro. Ha ancora la forza di cento buoi e potrebbe tornare molto utile nel caso in cui l'Italia riscoprisse la propria vocazione contadina, visto anche che non si capisce che ruolo abbia mai avuto nell'Inter negli ultimi anni.

Alle Infrastrutture: Leonardo Bonucci; dopo essere diventato un esperto di tunnel in presenza di Massimiliano Allegri e di sgabelli e mensole subito dopo, si è occupato di spostamenti di equilibri al Milan. La sua esperienza nel campo della statica sarà fondamentale.

Ministero dell'Ambiente all'arbitro Oliver. Avere un bidone dell'immondizia in corrispondenza del cuore delinea lo spessore morale dell'uomo in relazione al tema dell'inquinamento. Saprà senz'altro affrontare le sfide del rinnovabile e della differenziata. E lo farà sicuramente con rigore!

Ministro della Salute: Zeman. Ogni volta che un calciatore si sveglia e gli comunicano che arriverà Zeman ad allenarlo, muore. Il pensiero degli scaloni sotto il sole di agosto è più forte di ogni tentazione di finire la stagione con 200 gol fatti. Poco importa se dentro al Ministero della Salute dovranno installare dieci canne fumarie, perché noi italiani con il boemo saremo tutti più attivi e verticalizzanti.

I Ministeri con appeal secondario sono stati dati in rigoroso ordine agli attaccanti di Pizzighettone, Tuttocuoio, Pergocrema e Hinterreggio, ma non per questo non meritano il rispetto di tutto il popolo italiano.

Precisazione dovuta: i Ministri sopracitati sono tutti Ministri con portafoglio, che scoppia.

Auguriamo un buon lavoro a tutta la squadra di Governo e soprattutto al Presidente Antonio Conte, che da oggi potrà finalmente sedere in ristoranti da 100 euro.

Paolo Costantino