Un misero bottino di soli 7 punti in campionato, frutto di 2 vittorie, 1 pareggio e ben 3 sconfitte. La stagione della Fiorentina si è aperta seguendo la scia deludente di quelle passate, nonostante le numerose speranze e un futuro che avrebbe dovuto portare qualche soddisfazione in più. Usare il condizionale è un obbligo, perchè il problema è sempre quello, la formazione viola ha una discreta qualità nei singoli, ma non ha la giusta mentalità. E' mal allenata e ogni anno la storia si ripete, come il filone narrativo delle leggende arturiane che hanno popolato l'intera letteratura. A finire sul banco degli imputati è il solito Beppe Iachini, promosso a pieni titoli dal Presidente Commisso in estate per aver dato alla Fiorentina un gioco diretto e per averla risollevata nel corso della passata stagione. Meriti e demeriti, scelte incomprensibili e utopiche. Ancora una volta nella dirigenza viola hanno guardato al loro portafoglio, perchè andare a trattare allenatori come Spalletti, Sarri o addirittura Espirito Santo sarebbe stato un po' troppo costoso secondo la loro mentalità, a differenza invece dei fondi per il nuovo stadio, uno dei più belli d'Europa, così hanno detto. 

Tra le mille difficoltà e i pensieri futuri che restringono le menti degli attori protagonisti, c'è il campo, che vede una Fiorentina pigra e arrendevole, ancorata al suo passato e destinata a lasciarsi schiacciare dagli avversari. L'ultima sconfitta arrivata all'Olimpico sembra aver segnato un punto di non ritorno, con un confronto che è andato in scena tra la dirigenza e Iachini, sotto gli occhi di tutta la squadra, sicuramente non esente da colpe. Che sia stata una semplice riunione privata per capire come cambiare la rotta senza smarrire la bussola non lo sappiamo, eppure la decisione più ovvia sarebbe proprio quella di esonerare l'ex tecnico di Sassuolo ed Empoli.
Il motivo: Iachini non ha contribuito a far crescere i giovani a disposizione e non è riuscito a schierarli nella loro posizione. Ha dato la fascia da capitano a Chiesa prima del suo passaggio alla Juventus e ha sempre preferito giocare alla Simeone, peccato però che il Cholo alle sue squadre insegna anche ad attaccare e non solo a chiudersi. Una decisione pesante che potrebbe comunque far svoltare il campionato dei toscani.

Ma attenzione. Tra i nomi che circolano per la panchina viola c'è anche quello di Montella, che permetterebbe al furbo Commisso di non mettere un altro mister a libro paga, visto che l'ex tecnico del Siviglia è ancora stipendiato dalla società viola insieme allo stesso Iachini, il quale lo aveva sostituito lo scorso anno. Una vera e propria follia, come lasciarsi con la propria ragazza per mancanza di felicità e riprendersela poco dopo come se non fosse successo nulla. Di sicuro c'è però che Vincenzo Montella non ha mai smesso sui social di sentirsi viola, anzi, accetterebbe ancora una volta di tornare al Franchi per la sua terza esperienza toscana. I tifosi un po' meno, giustamente, perchè non vogliono rimanere ancorati al passato, ma vorrebbero veder puntare su un tecnico in stile Sarri o Spalletti. Proprio quest'ultimo sarebbe perfetto per rilanciare la viola e per dare un pizzico di novità ad una piazza che negli ultimi anni ha inghiottito bocconi amari e mazzate sulla schiena. 

Conoscendo Commisso ci sarà da aspettarsi di tutto, ma il tempo delle promesse e delle interviste è ormai finito perchè c'è una stagione da portare avanti e una squadra che deve obbligatoriamente ritrovarsi.
Tra intrecci con il passato e un futuro da programmare, il tempo delle scelte è arrivato. L'hastag "Iachini out" comincia a spopolare, chissà se lo saprà anche Commisso.
Intanto Montella aspetta e spera, ma la Fiorentina ha bisogno di altro, se davvero vuole diventare una squadra matura.