Questa sera, da amante del calcio e da simpatizzante azzurro (mio nonno e mio padre tifosissimi dei partenopei), non ho potuto fare a meno di considerare imprescindibile guardare il big match della 34a di A.

Quello che ho visto è stato uno spettacolo di grande bellezza e intensità, e lo si deve tutto al Napoli. La Juventus ha giocato la solita partita in stile Allegri, con l'attesa dell'avversario dietro la linea della palla, con affidamento cieco alle intuizioni di campioni quali Douglas Costa e Dybala, il quale non ha praticamente giocato.
Vista la trance agonistica degli azzurri, che sembrava non far loro sentire la stanchezza nonostante l'attacco serrato e a testa bassa, l'allenatore bianconero ha provato nel secondo tempo anche le carte Mandzukic e Cuadrado (con quest'ultimo vero e proprio talismano a partita in corso). Non c'è mai stata partita.

Il match è stato a trazione sarriana, dall'inizio al termine, con lampi di grandissimo calcio. Il modo in cui Albiol e Koulibaly uscivano palla al piede da ogni situazione difensiva, la copertura a tutta fascia di Insigne, l'intensità di Hamsik, sono stati tutti esempi di come a mio modo di vedere andrebbe interpretato il nostro amato sport.

Non c'è stato un momento in cui ho creduto che il Napoli potesse perdere questa partita, seppure ci fosse in me il tarlo di quel possibile colpo di genio (o di fortuna) che più e più volte in questo campionato ha risolto le partite della Juve nel finale.

Ora, a quattro partite dal termine, lo slancio è tutto a favore dei partenopei, che si trovano ad affrontare (sulla carta) un calendario più semplice di quello della banda di Allegri. Inter e Roma in trasferta, per la Juve, mentre forse è proprio la mia Fiorentina l'avversario più insidioso sulla strada del Napoli.
A tal proposito, spero si spengano in fretta le voci di squadre che possano "scansarsi" in questo fine campionato, per far perdere lo scudetto alla Juve. Sono certo che sia la viola che il Toro, che le altre, onoreranno le loro sfide mettendoci tutto e anche di più, perché credo ancora nello sport.

Poi a vincere sarà la migliore. Dopo questa strepitosa rincorsa credo sia il momento giusto per cambiare la storia degli ultimi anni; la rosa del Napoli è di molto inferiore a quella bianconera, soprattutto nelle cosiddette seconde linee, ma il gioco a memoria fatto di classe e piccoletti ha colmato il gap fino a rendere interessante un campionato che da anni ormai a questo punto è già morto.

Mezzo miracolo Sarri l'ha già fatto, che piaccia o meno, per completarlo manca un passo. Che sia l'annata buona?
Francamente, spero di sì.