Beltran regala alla Fiorentina tre punti importantissimi contro il Verona di Baroni in una partita che è stata tutto tranne che semplice e ben giocata dalla squadra di Vincenzo Italiano.
Il sottoscritto, che ha avuto modo di vederla dal vivo, deve perciò ammettere che si sarebbe augurato di vedere una Fiorentina diversa, più bella e più qualitativa, anche se le assenze erano tutto tranne che secondarie.
C’eravamo lasciati con l’infortunio di Nico ed è uscita sabato la sentenza sull’infortunio: Nico resterà fuori per circa un mese, è a rischio pure per la semifinale di Supercoppa italiana contro il Napoli. Non sarà una assenza secondaria, sappiamo infatti quanto sia importante l’argentino per la Fiorentina. Italiano dovrà infatti gestire questa assenza cercando di ottenere il massimo dagli esterni a disposizione, anche se in questo momento sembra che tutti possano davvero dare poco a questa squadra, sia a livello realizzativo che in termini di prestazione. La speranza è che la società a gennaio possa provare ad aggiungere qualità in quella zona di campo con un innesto di qualità.
Oltre a Nico, la Fiorentina si è presentata contro il Verona senza Bonaventura (rimasto in panca), con Milenkovic non al top, con Sottil appena recuperato e con Arthur a mezzo servizio e Duncan raffreddato. Tante, troppe oserei dire, assenze fondamentali per una Fiorentina che non vanta alternative di livello ai titolari. Italiano contro il Verona è stato costretto a schierare in mediana Maxime Lopez e Mandragora, con Quarta-Ranieri in difesa e con Beltran dietro a Nzola, con Sottil e Ikonè sulle fasce.

La Fiorentina vista nel primo tempo è stata una squadra povera di qualità, povera di organizzazione e povera di personalità. Il Verona ha giocato un ottimo primo tempo, creando moltissime occasioni e sbagliando un rigore con Djuric. La Fiorentina è stata infatti tenuta in vita da Pietro Terraciano, autore di una grandissima prestazione. Quella Fiorentina era troppo brutta per essere vera, perciò Italiano nella ripresa ha deciso di cambiare diversi interpreti fin dai primi minuti: oltre a Barak (ancora una prova negativa), la spregiudicatezza di Kouamè e la qualità eccelsa di Arthur (dal vivo mi è sembrato ancora più forte) hanno portato energia nuova alla Fiorentina, che ha preso in mano la gara e che è riuscita a sbloccarla a 10 minuti dalla fine con il primo tiro in porta della gara. L’autore della rete vincente è stato Beltran, che si è fatto trovare pronto in area nonostante una prestazione non eccelsa. L’argentino sotto la punta non ha giocato una prova positiva, meglio da punta nella ripresa soprattutto dopo la rete.
Sicuramente ci aspettiamo molto di più, però per Beltran si tratta del secondo goal consecutivo in campionato dopo quello con la Salernitana. La speranza è che questo possa essere l’inizio di una crescita costante e che possa crescere sempre maggiormente. Per restare in posizioni importanti la Fiorentina ha bisogno delle reti delle punte, soprattutto adesso che Nico non ci sarà per un po’ di tempo. Nzola ha giocato un’altra gara non esaltante, Beltran pure ma ha segnato. Attendiamo conferme e miglioramenti.
La Fiorentina non ha convinto ma non dobbiamo sorprenderci, senza così tanti giocatori importanti è difficile pensare che le prestazioni possano essere migliori. Ma allo stesso tempo la Fiorentina ha vinto una gara con carattere, cuore e con un’altra parola che inizia con la “C”, nel calcio ovviamente serve anche quello.
Questi punti, sporchi e immeritati, potranno fare la differenza a fine stagione. E probabilmente, la Fiorentina di qualche tempo fa questa gara non l’avrebbe vinta.

PAGELLE PERSONALI
TERRACIANO 8; dopo 30 secondi commette un errore disastroso e regala il rigore al Verona ma si fa perdonare parandolo e compiendo 4/5 ottimi interventi. Il lavoro del preparatore si vede!
KAYODE 6; in difficoltà nel primo tempo, decisamente meglio nella ripresa.
QUARTA 5; ha sofferto moltissimo Djuric e in marcatura ha commesso diversi errori.
RANIERI 6,5; gioca una gara attenta e compie diversi ottimi interventi.
BIRAGHI 5; parte bene ma cala e commette molto errori.
LOPEZ 5; prestazione molto negativa. Non prende mai in mano la squadra, non detta i tempi e non verticalizza mai.
MANDRAGORA 5,5; nel primo tempo è uno dei peggiori, la Fiorentina fra lui e Lopez ha giocato senza centrocampo. Nella ripresa cresce ed è uno dei più pericolosi. Ma non basta per prendere la sufficienza.
IKONÈ 4,5; è lo stesso Ikonè visto contro la Roma e contro il Ferencvaros.
BELTRAN 6,5; da trequartista gioca un primo tempo correndo a vuoto, meglio nella ripresa come riferimento centrale con Kouamè vicino, segna un goal fondamentale.
SOTTIL 5,5; a differenza di Ikonè ci prova spesso ma non azzecca una scelta finale.

SUBENTRATI
ARTHUR 7,5; forse esagero, ma ero praticamente davanti a lui. Mi ha veramente esaltato. Qualitativamente gestisce la palla come pochi e con lui la Fiorentina ritrova serenità e alza il baricentro. Esiste una Fiorentina con Arthur e una senza. Ha cambiato la partita.
KOUAMÈ 6,5; entra, lotta su ogni pallone e lavora molto per la squadra, svariando su tutto il fronte offensivo.
BARAK 6; entra e fa il compitino.
MILENKOVIC 6,5; entra a gara in corso e difensivamente è perfetto.
MINA S.V.

ITALIANO 6,5; la Fiorentina non gioca una buona partita ma le scelte iniziali sono condizionate da infortuni e giocatori non al meglio. Bravissimo nei cambi, a differenza di Roma, perché li ha gestiti benissimo e la Fiorentina è rinata.

Non è stata la prestazione delle prestazioni ma la Fiorentina ha vinto, è al quinto posto in classifica e continua la propria cavalcata in campionato. 27 punti dopo 16 giornate sono veramente un bottino molto positivo.
Eppure, c’è chi critica l’allenatore, non riuscirò mai a capire il perché… adesso recuperiamo energie, forze e titolari. Venerdì saremo di scena a Monza contro la squadra di Palladino, sarà una partita importante e tutto tranne che facile.
Servirà la vera Fiorentina! 

AVANTI FIORENTINA!