In occasione del primo anniversario dell'invasione russa in Ucraina che ricorrerà venerdì 24 febbraio, ripercorriamo insieme tutti i momenti fondamentali di una guerra, che ha cambiato per sempre le sorti del mondo. Una nazione che nonostante gli attacchi pesantissimi, ha affrontato il coraggio di un popolo e di un presidente, che da fare il comico e l'attore, si è trovato di fronte ad una situazione estremamente difficile da quando governa il paese. Ovunque vada, spero che questa guerra finisca il più presto possibile.

"Ho preso la decisione di un'operazione militare. Chiunque cerchi di interferire con noi, e peggio di creare minacce per il nostro paese, il nostro popolo, deve sapere che la risposta della Russia sarà immediata e vi porterà a conseguenze come non le avete mai sperimentate nella storia. Cari compagni, i vostri padri, nonni e antenati non hanno combattuto per la Madrepatria affinché i neonazisti prendessero il potere in Ucraina Avete giurato fedeltà al popolo ucraino e non alla giunta che deruba e tartassa il suo stesso popolo. Non seguite i suoi ordini criminali"

24 febbraio 2022:

Alle quattro del mattino in Italia, arriva una notizia che sconvolge il mondo intero: la Russia ha invaso l'Ucraina. Con queste parole, Vladimir Putin annuncia una sorta di operazione speciale che ha come obiettivo la denazificazione del paese. Un discorso minaccioso e raggelante del presidente russo che avrà delle brutte conseguenze per il paese ucraino.

Un conflitto iniziato nel lontano 2014, quando la Russia annette la Crimea con un referendum illegale. È la prima goccia che fa traboccare il vaso. Il Donbass verrà controllato dalle repubbliche separatiste di Doneck e Lugansk. Viktor Yanukovych cade e il 22 febbraio esplosero diverse proteste contro di lui. Il presidente fugge da Kiev alla volta di Kharkiv senza lasciare traccia. Infatti, verrà esposto il mandato di cattura internazionale per l'uccisione di massa dei civili. Pochi mesi più tardi verrà eletto Petro Poroshenko, con costui che spingerà le sue forze ribelli più in profondità nella regione del Donbass. Un passo storico avvenne con il processo di integrazione con l'Unione Europea, grazie ad un accordo di associazione.

L'anno successivo, l'11 febbraio 2015 venne firmato il Protocollo di Minsk II tra Ucraina, Russia, Francia e Germania. Un processo negoziale iniziato l'anno prima nella stessa città che portò all'approvazione di un pacchetto di misure per alleviare l'ancora guerra in corso nel Donbass. Sono momenti che cambieranno per sempre la storia dei due paesi. Nel 2019 arriva una svolta, viene eletto un certo Volodymyr Zelensky, che nel frattempo stava ottenendo un enorme successo nella carriera di attore e comico anche in virtù della serie "Servitore del popolo" il suo partito vincitore delle elezioni. Tra i suoi obiettivi, c'era anche la possibilità di trovare una soluzione alla crisi russo-ucraina. Prova a stabilire delle relazioni con il presidente Putin, ma senza nulla di speciale. Si incontreranno solamente (per la prima volta) a Parigi per il formato Normandia nel dicembre 2019. È la cronaca di un fallimento annunciato. Due anni più tardi, nel 2021, i soldati russi si avvicinano al confine ucraino in seguito a numerose esercitazioni. Qui che c'era qualcosa di strano e la situazione precipiterà nei mesi successivi. Zelensky si sentirà con Putin solo tramite chiamata, ma senza trovare un accordo.

Si arriva finalmente all'inizio della guerra. I primi bombardamenti arrivano a colpire la capitale Kiev, poi Mariupol, Leopoli, Mykolaiv, Kherson e così via. Poche ore dopo essermi svegliato, avevo il cuore a pezzi. Non avevo mai pensato che nel 2022 ci dovrebbero essere ancora delle guerre inutili. L'Europa (in primis Francia e Germania) e gli Stati Uniti avevano fatto di tutto per evitare questa catastrofe. Volodymyr Zelensky accusa la Russia (Putin compreso) perchè sta attaccando un territorio che è parte dell'Ucraina. Verso sera fece un discorso dove disse di aver proposto un colloquio telefonico al presidente russo: "ma non mi ha risposto." Poi si era rivolto ai russi nella loro lingua, in un drammatico messaggio video diffuso sul suo canale Telegram: "Mi appello a voi non da presidente, ma da cittadino dell’Ucraina. Oggi ci divide un confine di oltre duemila chilometri, lungo il quale sono dispiegati quasi 200 mila vostri soldati e migliaia di veicoli militari. Le vostre autorità hanno deciso di farli avanzare entrando nel territorio di un altro Paese. È un passo che può essere l’inizio di una grande guerra nel continente europeo e può avvenire con qualsiasi pretesto. Vi diranno che è la liberazione del popolo ucraino, ma il popolo ucraino è libero, ricorda il suo passato e costruisce il suo futuro. Vi dicono che siamo nazisti, ma come può esserlo una nazionale che per sconfiggere il nazismo ha dato oltre 8 milioni di vite umane? Siamo diversi ma questo non è motivo per essere nemici. Vi è stato detto che l’Ucraina può rappresentare una minaccia per la Russia. Non è successo in passato, non esiste ora e non accadrà in futuro. Il nostro obiettivo è la pace in Ucraina e la sicurezza dei nostri cittadini. Per raggiungerle siamo pronti a parlarne con tutti, compresi voi. In diversi formati e su qualsiasi piattaforma. Gli ucraini non vogliono la guerra, ma se saremo attaccati ci difenderemo."

Sui social punta un'altro video di lui insieme ai suoi ministri in mimetica: "Buonasera a tutti! Il leader della fazione è qui, il capo dell’ufficio del presidente è qui, il primo ministro Shmygal è qui, è qui Podolyak. Il presidente è qui. Siamo tutti qui, i nostri militari sono qui, i cittadini della società sono qui. Siamo tutti qui, a difendere la nostra indipendenza, il nostro paese, e rimarrà tale. Gloria ai nostri soldati e soldatesse, gloria all’Ucraina.". Dopo la Crimea, ora i soldati russi puntano al Donbass. Pochi giorni prima, Putin aveva riconosciuto le repubbliche separatiste di Doneck e Lugansk. Le reazioni erano a non finire. Lo sport decide di escludere il paese da tutte le competizioni, un esempio è la Formula Uno che cancella la gara di Sochi e quella di San Pietroburgo (doveva debuttare in questa stagione il nuoovo circuito di Igora Drive), mentre Nikita Mazepin lascia la Haas tra mille polemiche. Anche la Champions, l'Europa e la Conference League avevano deciso di escludere tutte le squadre russe dalla competizione sempre per lo stesso motivo.

Tutto il mondo (tranne la Cina, Brasile, India, Sudafrica, Egitto, Siria, Turchia, Iran, Serbia e Bosnia) avevano imposto delle sanzioni pesanti sull'economia russa. Si parla di milioni, ma anche di trilioni di dollari per questa improvvisa bomba nucleare finanziaria della Russia. La Germania chiude a tempo indeterminato il gasdotto Nord Stream 2, mentre i paesi occidentali bloccano anche le banche russe che avevano in mano lo SWIFT e milioni di dollari. La Russia rivalutò così il rublo ai livelli pre-crisi, gettando le basi per la creazione di un nuovo sistema monetario a standard fisso. Per quanto riguarda il gas, il paese annuncia all'Occidente di pagare il flusso di gas con il rublo per distaccarsi del tutto. Era la cosiddetta risposta russa alle sanzioni imposte dai paesi globali. Zelensky in quel momento da via alla mobilitazione di massa, con l'arruolamento volontario nell'esercito dei cittadini maggiorenni in grado di combattere. Un presidente che vuole restare vicino al popolo senza dare alla fuga.

Un terzo processo storico riguarda l'adesione dell'Ucraina all'Unione Europea prevista nel 2024. Inoltre ha accolto le domande di Moldavia e Georgia, mentre la NATO (che ha accolto la domanda di adesione della nazione ucraina) da il benvenuto alla Svezia e alla Finlandia, che per decenni si erano dichiarati neutrali alla Russia. Nel frattempo, il presidente ucraino diventerà un eroe, come confermato dalle testate giornalistiche internazionali. Il motivo? Si dimostra un vero leader nel combattere il fronte occidentale.La fiducia del suo paese arriva a sfiorare il 93%, mentre i paesi come la Repubblica Ceca, Slovacchia, Lettonia, Lituania e Polonia gli conferirono delle varie onoreficenze. A questi si aggiungono gli Stati Uniti con il Premio Ronald Reagan per la libertà e il Premio John Kennedy per il coraggio. In Russia, la sua immagine viene screditata, perchè Putin ha definito il governo Zelensky una banda di tossico-dipendenti. Ma in questa guerra c'è un lato oscuro. Gli sfollati sono oltre 7,7 milioni, mentre sono tre milioni i rifugiati che hanno lasciato il paese per andare a vivere nelle altre nazioni europee (Italia compresa). Il Consiglio d'Europa e la CEDU condannano la Russia che verrà sospesa pur rimanendo membro del Consiglio e della Convenzione. Il ritiro avvenne il 15 marzo come confermato dal ministro degli Esteri russo Lavrov.

Vengono violati anche i diritti umani, uno di questi è il massacro di Bucha, Irpin ed Izyum. Vengono scoperte delle fosse comuni niente di meno dentro alla foresta. È un crimine di guerra contro l'umanità secondo il rapporto dell'Amnesty International. Il conflitto ha causato un aumento elevato delle materie prime e del gas che arrivò a sfiorare i 300 euro, stessa cosa anche per il grano, la soia e il mais (prezzo molto alto che non accadeva dal 2012). Vladimir Putin nel frattempo ordina di bombardare altre città come: Zaporizhzhia, Kherson, Bakhmut e Kramatorsk. L'operazione speciale continua putroppo verso gli obiettivi stabiliti dal presidente russo. I missili hanno appena colpito le strutture energetiche, con il paese che resta senza luce ed acqua. Il freddo glaciale si intesifica sempre di più con i cittadini che si rifugiano nei bunker costruiti in epoca sovietica. C'è però un'arma potente che rischia di cadere sulla terraferma: il nucleare. Una minaccia che sembra mettere in pericolo tutta l'umanità che ancora oggi se ne sente parlare. Verità o bugia? 

A maggio arrivano i primi verdetti dell'offensiva:

  • Mariupol cade in mano ai russi.
  • Sievierdonetsk viene ritirata dalle forze ucraine della città.
  • Lyman passa sotto il controllo delle forze russe
  • A luglio Lysychansk verrà occupata dalle forze russe.

L'Ucraina non ci sta e inizia la sua controffensiva verso la riconquista dei territori occupati dai militari russi. Intanto Putin annuncia nel suo nuovo discorso con tono arrabbiato, un'altra operazione che da avvio la mobilitazione parziale che coinvolgerebbero 300.000 riservisti. In tutta la Russia esplodono varie proteste contro questa decisione, i cittadini si danno alla fuga verso l'estero dopo l'annuncio di questa mobilitazione. Si è anche parlato di negoziati e vari furono i tentativi dei paesi mondiali di raggiungere un accordo di pace. Tra febbraio e marzo, varie delegazioni di Russia ed Ucraina si incontrarono sia ad Homel in Bielorussia che ad Istanbul per trovare dei vari accordi. Su otto obiettivi, solo due sono stati raggiunti, tre sono stati dichiarati falliti, mentre altri tre sono ancora in fase di discussione. L'Ucraina sta preparando un piano di pace di dieci punti entro il primo anniversario della guerra. Sono alcuni momenti cruciali che finiranno nei libri di storia. Un appello lo vorrei farlo a questi due paesi:"Lasciate vincere l'amore, perchè la Russia e l'Ucraina sono sempre stati fratelli nel bene e nel male."

Un abbraccio Pasqui