Ma davvero Sebastian Vettel ha annunciato il ritiro dalla Formula Uno? La notizia è di pochi minuti fa e proprio in quell'istante ha dato il benvenuto al mondo di Instagram con un video chiamato: there is still a race to win. Una vita fatta di successi grazie ai quattro titoli mondiali vinti con la Red Bull e con un rapporto speciale verso la Ferrari dove ha militato per sei stagioni senza riportare il titolo iridato a Maranello. Riviviamo insieme la sua carriera vincente.

Ci troviamo nel 2007 e il circus approda in Canada per la sesta tappa della stagione, la BMW Sauber parte in terza e in ottava posizione, mentre in pole position parte un giovanissimo Lewis Hamilton con la Mclaren motorizzata Mercedes. La gara sembrava tranquilla fino a quando la safety car entra in pista dopo l'incidente di Sutil. Dopo la ripartenza, un'altra vettura va a finire contro le barriere, è la BMW Sauber di Robert Kubica. L'impatto è violento, tantomeno che la macchina si ribalta più volte. Per fortuna, il pilota polacco esce praticamente illeso ma non può prendere parte alla prossima gara. Detto ciò, la scuderia tedesca decise di rimpiazzarlo con un giovanissimo ragazzino nato ad Heppeinheim nel land dell'Assia. Si chiama Sebastian Vettel.

Ad Indianapolis, il pilota sorprende tutti in qualifica con un bel settimo posto. In gara terminerà ottavo guadagnando così il suo primo punticino al debutto nella massima serie. Nella seconda parte di campionato la Toro Rosso decide di portarlo con sè alla corte di Faenza. Vettel prenderà il posto di Scott Speed e nel Gran Premio del Giappone sfiora addirittura il podio rovinato da una collisione con il futuro compagno di squadra della Red Bull Mark Webber. Si rifà in Cina dove ottiene un eccezionale quarto posto che vale tra l'altro la conferma anche per il 2008. Al secondo anno in Toro Rosso, dopo quattro ritiri consecutivi, il tedesco inizia ad ottenere i primi punti a Montecarlo, Montreal, Hockenheim, Valencia e Spa. Ma la vera prova di forza arriva al Gran Premio di Monza dove conquista la sua prima pole position e il giorno successivo conquista la prima vittoria in carriera a soli 21 anni e 7 giorni. Salgono sul podio assieme a lui Heikki Kovalainen e Robert Kubica, formando così il podio più giovane mai realizzato in Formula 1. Va a punti nelle ultime gare restanti che gli valsero l'ottavo posto in campionato. 

La svolta arriva nel 2009. Il team principal della Red Bull Christian Horner decise di ricostruire per l'ennesima volta la squadra. Dopo aver visto gli ottimi risultati di Vettel con la Toro Rosso, il team austriaco annunciò l'ingaggio del tedesco il 17 luglio 2008 alla vigilia del Gran Premio di Germania. Sarà l'inizio di un dominio quasi annunciato. Al primo anno si laurea vice-campione del mondo. Nel Gran Premio di Cina, il tedesco regala la prima pole position nella storia della scuderia nonchè la prima vittoria (la seconda in carriera per Vettel). Nonostante le buone prestazioni offerte nel corso del campionato, la Red Bull non riesce ad aggiudicarsi entrambi i mondiali vinti rispettivamente dalla neonata Brawn GP. Nel 2010 dopo varie difficoltà nelle prime due tappe, Vettel conquista la prima vittoria stagionale in Malesia. Un episodio da incorniciare è il Gran Premio di Turchia. Il tedesco nel tentativo di passare Mark Webber urta con il suo compagno di squadra finendo fuori pista. Torna alla vittoria nel Gran Premio d'Europa tenutosi a Valencia, prima della pausa estiva, il tedesco conquista qualche piazzamento sul podio. A Singapore, Fernando Alonso gli strappa la pole position per pochi millesimi. In gara riesce a terminare secondo a soli due decimi dal pilota spagnolo.

A Suzuka, le Red Bull salgono in cattedra e conquista una doppietta fondamentale prima della debacle in Corea con entrambe le vetture costrette al ritiro. In Brasile, la Red Bull si laurea per la prima volta campione del mondo costruttori. Ad Abu Dhabi, i pronostici danno per favorito il leader del mondiale Fernando Alonso, ma sfruttando l'errore del muretto Ferrari e del compagno di squadra Webber, Sebastian Vettel si laurea campione del mondo per la prima volta della sua storia a soli 23 anni soffiando il record all'inglese Lewis Hamilton. Anche il 2011 si rivela un dominio senza ostacoli. Vettel conquisterà ben quindici pole position e undici vittorie. Si aggiudica il secondo titolo iridato il 9 ottobre nel gara corsa a Suzuka. Però nel 2012, Vettel inizia a riscontrare delle difficoltà tantomeno che nella prima parte di stagione ottiene soltanto tre podi e una vittoria favorendo così la Ferrari di Alonso. Dopo sei mesi, il tedesco torna alla vittoria nel Gran Premio di Singapore dando inizio ad una serie di quattro vittorie consecutive. Si rilancia così nel mondiale e all'ultima gara in Brasile dopo un inizio in testacoda, il tedesco si aggiudica il suo terzo alloro consecutivo con soli tre punti di vantaggio sullo spagnolo.

Nel 2013, Sebastian Vettel sale in cattedra e conduce la squadra verso l'ennesimo dominio. Con nove vittorie consecutive, il tedesco si laurea campione del mondo per la quarta volta in carriera raggiungendo così Alain Prost. Grazie a questo successo Vettel chiude il campionato con 397 punti, battendo il suo stesso record di punti conquistati in una stagione (392 nel 2011).

Le strade tra Vettel e il team austriaco si separano nel 2014 con il tedesco che disputa un'annata a due facce, un pò per l'arrivo di Ricciardo che disputa una stagione sensazionale e un pò per la vettura che non si rivela molto competitiva. A fine anno passa in Ferrari, sostituendo così Fernando Alonso passato nel frattempo alla Mclaren. Arrivato come l'uomo per riportare il mondiale a Maranello, il 2015 si rivela molto positivo per Seb. Riporta alla vittoria alla Rossa dopo due anni e conquista ben tredici podi, ma a fine anno si deve inchinare alla Mercedes che conquista entrambi i mondiali per il secondo anno consecutivo. Il 2016 si rileva un anno di alti e bassi per la Rossa. Nonostante qualche podio ottenuto, Seb e la Ferrari non riescono a fermare per la terza volta consecutiva lo strapotere della Mercedes con Nico Rosberg che conquista il suo primo ed unico titolo iridato, mentre la casa tedesca ottiene il terzo mondiale costruttori. Negli anni successivi si inserisce come rivale nella lotta per il titolo insieme a Lewis Hamilton. Nonostante un grande inizio, i suoi errori, compreso quello del muretto regalano alla Mercedes l'ennesimo dominio nel 2017 e nel 2018. Malgrado l'arrivo di Leclerc, il tedesco (passato come secondo pilota) aiuterà il monegasco, ma nonostante una vettura competitiva con tre vittorie (due di Leclerc e uno di Vettel), la Rossa si dovrà inchinare per l'ennesima volta alle Frecce d'Argento. I rapporti si interrompono nel 2020 con la Ferrari che annuncia l'addio di Vettel al termine di una stagione disastrosa. Successivamente, nella prima conferenza stampa della nuova stagione (in Austria), Vettel dichiara che non gli è mai stata avanzata un'offerta di rinnovo e che la decisione di non rinnovare il contratto sia stata presa solamente dai dirigenti della Ferrari. Queste dichiarazioni sono successivamente confermate da Mattia Binotto, team principal della Rossa.

Oggi ha annunciato il ritiro dalla Formula Uno ed è stato un colpo a cuore per tutti i fan. Grazie per quello che ci hai regalato e in bocca al lupo per tutto. Un abbraccio Pasqui