Ritorna finalmente la Champions League con le italiane che fanno tre vittorie su tre negli ottavi di finale. Non accadeva dal lontano 2006 e questo ci fa ben sperare. Ieri sera è stata la volta dell'Inter che ha sconfitto all'andata il Porto per 1-0. Un match interessante che ci ha regalato delle belle emozioni, a partire dalla rete di Romelu Lukaku, che dopo quattro mesi, ritorna al goal nelle coppe europee. Per ora, aspetto a festeggiare, perchè al ritorno sarà un inferno, specialmente se si gioca al Estádio do Dragão.

La partita era iniziata davanti ad un pubblico di ottantamila spettatori per spingere questa squadra verso i quarti di finale che mancano ormai da oltre dodici anni. Inzaghi sceglie la coppia Dzeko-Lautaro, Calhanoglu in regia. Acerbi al centro della difesa, mentre Darmian e Dimarco vanno sulle fasce. 

Si preannuncia un primo tempo di fuoco, infatti l'Inter fa la sua partita e reclamano un rigore grande quanto una casa. Darmian riceve un pestone di Galeno in area di rigore, si attende così il check del VAR, l'arbitro Jovanovic dopo aver aspettato per vari minuti, dice che si può continuare. Al terzo minuto di recupero arriva la punizione di Dimarco, con Alessandro Bastoni che colpisce di testa il pallone, ma deve trovare un grande riflesso di Diogo Costa.

Nella ripresa, ci prova Barella con un diagonale pericoloso da posizione defilata, la palla esce di pochissimo a lato. Il Porto si dimostra sempre più pericoloso e al minuto 54 arriva Taremi che prova una conclusione non potente ma angolata: Onana in tuffo respinge.

Tre minuti più tardi, il portiere camerunense è autore di una grandissima parata, prima su Zaldiu e poi su Taremi, l'azione viene fermata dal fuorigioco. I nerazzurri tentano in tutti i modi di agguantare il vantaggio e Inzaghi si gioca la carta Gosens e Lukaku che entrano al posto di Dimarco e Dzeko. Una mossa che secondo Fabio Capello, non ha soddisfatto per niente. Il bosniaco dovrà passare il testimone di titolare a Romelu Lukaku, ha giocato tanto e ha bisogno di recuperare le forze (intendendosi ad Edin).

Inzaghi sceglie anche Marcelo Brozovic che prende il posto di Mkhitaryan per vincere questa partita difficile. Al minuto successivo, Lukaku crossa basso per Lautaro Martinez, con il Toro che non ci arriva per pochi centimetri sul secondo palo. Palla goal colossale per i nerazzurri. 

Al 78esimo, il Porto rimane in dieci per l'espulsione di Otavio che ha commesso un brutto fallo su Calhanoglu al limite dell'area. 

Quando ormai siamo giunti quasi al novantesimo, ecco che arriva finalmente il vantaggio dell'Inter con Romelu Lukaku. La punta belga colpisce prima il pallone di testa sul cross di Barella, poi insacca il tap in vincente! Pochi istanti più tardi, è ancora l'attaccante nerazzurro ad andare vicino al raddoppio, ci vuole un buon intervento di faccia da parte di Diogo Costa.

Al fischio finale, l'arbitro Jovanovic certifica la parola fine tra Inter e Porto. I nerazzurri vincono il primo round dopo una gara equilibrata. La squadra di Inzaghi viaggerà in Portogallo forte di questo vantaggio.

Hakan Calhanoglu viene eletto come MVP della partita e ha deciso di dedicare questo premio a tutta la popolazione colpita dal terremoto compresa la sua Turchia:

"Questo premio di MVP è per il mio paese, vorrei metterlo all'asta per aiutarli dopo il terremoto. Ho vissuto settimane difficili, non sono stati giorni da ricordare per ciò che è accaduto. La partita di oggi è stata davvero complicata, su un campo molto difficile come quello attuale di San Siro. Spero che là il terreno di gioco sia migliore, perchè la serata sarà complicata. Il Porto è ostico e lo sapevamo, peccato aver fatto un solo gol. Una rete meritata, Romelu aveva bisogno di fiducia".

Sul ritorno al goal di Lukaku, il turco ha dichiarato:

 "Contento per Lukaku, è importante per noi".

Al Dragão sarà un inferno, i giocatori sono pronti a gridare vendetta, ma ricordatevi una cosa: l'Inter è pazza.

Un abbraccio Pasqui