Succede sempre così. Nel calcio, così come nella vita, i veri eroi sono coloro che non si arrendono mai, che perseguono un obiettivo con il sudore sulla fronte fino ad arrivare a gioire per un qualcosa di unico, affascinante e difficile da ripetere. Sembra un paradosso, ma per questa Italia il tesoro di El Dorado da strappare è rappresentato dal gol, l’essenza del calcio. Raramente capita di vedere partite dominate dall’inizio alla fine e caratterizzate da incredibili palle-gol sprecate clamorosamente; ebbene, il quadro dell’amichevole Italia-USA sarà rappresentato da Chiesa che si fa ipnotizzare in fase di attacco, da Berardi che sfiora il gol un paio di volte, ma soprattutto da Lasagna che letteralmente non ne azzecca una. Per fortuna però, la parte horror della rappresentazione artistica si è completata e la luce del sole splenderà sicuramente su Stefano Sensi, autore di una prestazione eccelsa, e sul tandem interista Gagliardini-Politano. Il tutto animato dal Virgilio dantesco, Roberto Mancini. 

Per quanto se ne possa dire, il tecnico jesino è riuscito a dare un’identità alla sua squadra, ma soprattutto a far divertire, fattore che manca dall’era Antonio Conte. Adesso si notano in campo giovani prospetti che amano giocare e fantasticare perché la nazionale è anche questo, un ritrovo nel nome della patria che consente almeno per una volta di essere uniti e dimenticare le rivalità di club.

Il vero problema degli azzurri però è la mancanza del gol, fattore preoccupante e decisivo nelle sorti dei match. Sì, perché per quanto la nostra nazionale produce, è inammissibile non centrare la porta in così tante occasioni; così come Lasagna, che si è reso protagonista di un insieme enorme di ingenuità ed errori, discorso analogo si può fare per Chiesa, decisamente fuori partita e viziato dalla suprema voglia del gol.

Per fortuna però entra in campo l’animo dell’Inter, nei nomi di Gagliardini e Politano. I due giocatori nerazzurri hanno animato la sfida ed è proprio dal l’assist dell’ex centrocampista atalantino che “Poli Poli” insacca la palla alle spalle di uno splendido Horvath. Una vittoria nel nome del Biscione, verrebbe da dire così. Forse i profili dai quali Mancini dovrà ripartire perché difesa e centrocampo sono già stati ricostruiti a dovere.

Adesso si torna a pensare al campionato, ma dal prossimo anno, il mago Mancio come ha ribadito lui stesso ai microfoni di Rai 1, cercherà di fare un filotto di vittorie. Come ci riuscirà? Diventerà forse un’ItaliaInter? Come diceva il grande Battisti... lo scopriremo solo vivendo.