Buona serata a tutti, ritorno su questo profilo a distanza di molto tempo e guardando tutti i vecchi articoli, devo convenire che l'unica nota stonata è sicuramente l'articolo in cui scrissi che trovavo inadeguato Stefano Pioli alla guida del Milan, credendo fosse un traghettatore messo lì per condurre la squadra alla fine del campionato. Ma non ho mai pensato quello che tante persone sostenevano in riferimento alla rosa del Milan. Ho sempre sostenuto che la squadra era composta da ottimi giocatori sottovalutati da una critica che vede il valore solo nei risultati. In uno degli ultimi articoli ho anche dichiarato che con alcuni innesti in determinati ruoli il Milan sarebbe stato competitivo per lottare con le altre squadre di vertice e che tolto la Juve il potenziale non era molto distante dalle altre compagini. Inoltre ho sempre dichiarato che il club aveva un progetto finanziariamente attendibile in un calcio malato ed insostenibile economicamente. Un piano moderno per far riemergere la squadra e ristrutturare il club. Nonostante fosse previsto un'eventuale uscita a medio termine dal club. A differenza di club primari italiani ed europei come la Juventus che rischiavano grosso se non iniziavano una politica finanziaria diversa. Perché la spada del FairPlay finanziario grava sulla testa di tutti ormai. Detto questo, voglio continuare la mia riflessione sul tecnico Stefano Pioli. Tutti conoscevamo le sue doti umane, la tragedia del povero Astori le aveva messo in risalto, anche le doti tecniche non erano del tutto sconosciute, ma non rappresentava di certo ai miei occhi un tecnico moderno nel quale riconoscere doti di trascinatore nel cementare un gruppo inesistente e sopratutto la capacità di dare quella intensità che ha cambiato totalmente la squadra. Quell'intensità che ho sempre sostenuto devono avere le squadre se vogliono competere, un atteggiamento in campo che rende un gruppo una vera squadra. Il Milan oggi è squadra e tantissimo merito è suo, e quando le cose vanno bene gli ottimi giocatori sembrano fenomeni, quelli buoni diventano ottimi. Questo enorme lavoro di ricostruzione fatto in un percorso pieno di difficoltà in cui ogni decisione riguardante il suo futuro sembrava andasse in un unica direzione nonostante i risultati incominciavano ad essere molto positivi, mette in risalto anche doti di grande carattere ed equilibrio. Certamente nella crescita di personalità del gruppo è stata fondamentale la figura di un calciatore come Ibra che ha iniettato nel gruppo fiducia, sicurezza e quella giusta dote di irriverenza nei confronti di squadre considerate più forti. Oltre l'apporto delle sue enormi doti tecniche.

Porgo a Stefano Pioli le mie scuse incondizionate, riconoscendogli grandi meriti, ben sapendo che il Milan è stato per il tecnico un percorso di grande crescita e visibilità. 
Inoltre voglio chiudere con una riflessione su un uomo davvero speciale. Avere talento tecnico e caratteriale ed essere campioni riconosciuti è già tanto difficile. Averlo nella vita di tutti i giorni è molto raro... Paolo Maldini rappresenta quest'ultima categoria alla perfezione. Una fortuna per il mondo del calcio... un lusso per il Milan!!! 
Mandzukic ed un difensore centrale per far capire ai più scettici che, chi vuole vincere in Italia deve battere il Milan.