La causa principale dei problemi del Milan sono le soluzioni.

Se avessi solamente un’ora per salvare il Milan, passerei 55 minuti a definire bene il problema e 5 a trovare la soluzione.

Missione Elliott: "Ridimensionamento". Scriveva un tifoso in un blog.

Il monte ingaggi per la gestione della rosa è di circa 115 milioni di euro, quarto in Italia. Molto distante da quello juventino, quasi simile a quello di Inter e Roma, superiore a quello del Napoli, nettamente più alto di Lazio ed Atalanta.
Quello per lo staff dirigenziale tra i primissimi in Europa, credo che nemmeno nell'era Berlusconi fosse così ben retribuito. Le strutture della società sono da prima della classe. Quindi il problema del Milan non sono i Singer, accusati di voler ridimensionare costi di gestione ed ambizioni della società, aspettando solo il momento giusto per vendere. Prima dell'avvento in società di Elliott Management, il Milan viveva un momento di instabilità economica davvero precaria. 

Ogni giorno sui mezzi di comunicazione e da qualche presidente filtravano voci di una società sul baratro. I Singer sono poco comunicativi in un mondo, quello del calcio, dove la comunicazione potrebbe fare la differenza. Sicuramente hanno poca voglia di esporsi, poiché un'offerta importante sull'acquisto del club, potrebbe sconfessare qualsiasi dichiarazione fatta un giorno prima. Però di una cosa bisogna dargliene atto, hanno dato di nuovo stabilità e solidità alla società. Platone diceva che ogni problema ha tre soluzioni: la mia, la tua e quella giusta. I Singer sono chiamati a trovare quella giusta, anche se in realtà io credo che flirtano con il problema. 

La forza lavorativa (dirigenti, staff tecnico e calciatori) con retribuzione da primi della classe,  producono molto meno di quanto richiesto in sede contrattuale. Il club viene gestito con risorse e strutture da squadra di alta classifica e produce quanto una squadra di media classifica. Elliott Management deve dare una risposta a tutto questo. Il Milan ai milanisti ha prodotto più di qualche danno. Il team dirigenziale in due anni, tolto Hernandez e forse Bennacer ha fatto quasi sempre tutte scelte sbagliate o poco fortunate. Paquetà, Kessie, Calhanoglu e Leao devono dimostrare in un periodo di continuità d'impiego di essere giocatori da Milan.
Per il resto della rosa, esclusi Romagnoli e Donnarumma, vanno fatte delle scelte precise. Ibra può essere di grande supporto alla società e alla squadra.
Un leader in campo e fuori con valori tecnici e professionali straordinari, uniti ad una personalità impressionante. Ma in primo luogo i Singer devono operare dei cambi ai vertici per non continuare a deludere Elliott Management.