La nostra risalita prosegue, con la vittoria di domenica siamo arrivati a 9 vittorie nelle ultime dieci partite un rullino da scudetto che fa ben sperare nell’ Europa che conta. Quella di domenica è stata una partita sofferta e spinosa poiché il Bologna giocava tutto racchiuso nella propria metà campo. Una vittoria voluta a cui ci siamo aggrappati con le unghie e con i denti confermando la nostra attitudine a segnare gol negli ultimi quindici minuti di gioco. Per la prima (e speriamo non ultima) volta la partita l’ha decisa lui, Gabigol. Un investimento costato trenta milioni e che aveva portato un apporto quasi nullo alla squadra finora ma che grazie ai suoi numeri e dribbling si era conquistato San Siro e tutto il popolo nerazzurro, ed ora è arrivato anche il tanto atteso gol proprio contro il Bologna squadra contro cui ha esordito nel girone d’andata. Così il cerchio iniziato in quel pomeriggio di settembre si è finalmente chiuso e si spera che con la sua chiusura sia iniziata una nuova era per Gabigol. Stiamo viaggiando sulla scia della Roma e del Napoli seguendole passo passo stando attenti a non perdere punti per strada se non in occasione del derby con la Juve, ma quella è un’altra storia. Domenica prossima ci sarà una sorta di spareggio europeo con la Roma che ci permetterebbe di accorciare sul terzo posto. Pioli dovrà fare a meno di Miranda, un guaio non da poco perché la squalifica di Miranda oltre a toglierci un grande leader difensivo ci toglie anche un leader dello spogliatoio che mette i fatti prima delle chiacchiere. In compenso con la Roma tornerà a disposizione Icardi dopo aver scontato le due giornate di squalifica. La partita con la Roma dovrebbe essere una sorta di dentro o fuori perché se la Roma vincesse, così come il Napoli noi scivoleremmo a -9 dal terzo posto, una distanza incolmabile. Proprio per questo non dobbiamo commettere passi falsi. La nostra stagione era partita nel peggiore dei modi ma con l’arrivo di Pioli sembra essersi un pochino raddrizzata ed ora puntiamo fortemente al terzo posto. Certo se uno ci riflette sarebbe stato meglio non perdere quei sedici punti con Chievo, Palermo, Bologna, Sampdoria, Atalanta e Cagliari partite sulla carta abbordabilissime che ci hanno fatto perdere terreno dalle prime posizioni, certo è vero con i se e con i ma la storia non si fa però se ci ragionate su adesso con sedici in più saremmo primi. A differenza dell’accozzaglia di giocatori d’inizio campionato adesso siamo una squadra solida e compatta capace di giocarsela con chiunque anche con le big. Siamo più cinici, ma molto spesso concediamo troppo agli avversari anche per colpa dei terzini che spesso non coprono bene (soprattutto sulla fascia sinistra), ma il più delle volte riusciamo a sventare il pericolo anche grazie a San Handanovic (protagonista anche nella partita a Bologna di salvataggi stratosferici) che più volte ha messo in cassaforte il risultato. Abbiamo un centrocampo più compatto anche grazie all’arrivo di Gagliardini che si è presentato con l’esperienza di un veterano. Con la Roma tornerà anche Kondogbia di cui al momento non possiamo fare a meno grazie alle sue ottime capacità d’interdizione. A meno di sorprese purtroppo non dovrebbe aggregarsi al gruppo Brozovic che sta combattendo una battaglia contro il tempo per via della frattura al piede procuratasi il girono del derby d’Italia. Chi dovrebbe farcela invece è Murillo che dopo essere uscito in anticipo con il Bologna non dovrebbe essere a rischio. Siamo più maturi dell’andata e cercheremo di giocare la nostra partita anche se non sarà facile. In sostanza stiamo crescendo sotto tutti i punti di vista, una crescita costante che speriamo a fine maggio porti i suoi frutti e non amari rimpianti. Speriamo di assistere ancora una volta al trionfo del gran calcio.