All'indomani della storica ed eccezionale impresa della Roma, ove per fortuna la direzione dell'arbitro francese Turpin è risultata ininfluente sulla qualificazione, abbiamo assistito con disappunto all'immeritata eliminazione della Juventus, che al pari della Roma era già riuscita nell'eccezionale impresa di rimontare tre gol al Bernabeu.

Il decisivo rigore concesso allo scadere dall'arbitro inglese Oliver ha vanificato la portata di quanto compiuto dai bianconeri e dato il via alle accese discussioni sull'operato degli arbitri europei nei confronti dei club italiani.

In merito, il Presidente della Juventus Agnelli, ha esposto la curiosa teoria che i ripetuti (supposti ndr) errori arbitrali contro i club italiani deriverebbero dalla inconscia volontà degli arbitri di dimostrarsi estranei a qualsiasi condizionamento nei confronti del loro designatore, come noto l'ex arbitro italiano Collina.

Anche Buffon che ha pagato con l'espulsione le accese proteste in campo contro l'avversa decisione arbitrale, ha rilasciato nel post gara curiose dichiarazioni circa la mancanza di personalità dell'arbitro:

“Non sto a sindacare la decisione di dare il rigore però era una azione dubbia al 93°. Dopo che a noi non hanno dato il rigore al 95° all’andata. Se sei l’arbitro non puoi avere il cinismo per distruggere il sogno di una squadra che ha messo tutto in campo in questo modo. Forse lo ha fatto per vezzo o probabilmente non ha personalità per certi palcoscenici. E’ una questione di sensibilità ma probabilmente se ha agito così è perché ha un bidone dell’immondizia al posto del cuore. La prossima volta te ne stai in tribuna con moglie, patatine e coca cola a vedere spettacolo se non hai personalità. Ha fermato un’impresa memorabile” queste la parole del capitano bianconero.

Siamo convinti che - depurate dallo sconforto nell'immediatezza del post gara - lo stesso portiere rettificherebbe il senso delle affermazioni, giacchè l'arbitro una decisione sarebbe comunque stato costretto a prenderla e qualunque essa fosse stata, avrebbe prodotto l'eliminazione di una delle due contendenti.

Meritano invece maggiore attenzione le dichiarazioni di Agnelli, perchè potrebbero avere un notevole fondamento; che i più recenti arbitraggi europei abbiano scontentato le squadre italiane è cosa evidente; la stessa Roma, benchè qualificata alle semifinali della Champion League ha subito evidenti torti nella partita di andata con il Barcellona, vedendosi negare due netti calci di rigore. Che il motivo derivi dal condizionamento alla rovescia ipotizzato da Agnelli potrebbe essere plausibile.

In ogni caso la UEFA dovrà affrontare la questione arbitrale; ancora oggi viene a manifestarsi una eccessiva differenza tecnica degli arbitri impiegati, con interpretazioni disomogenee e mancata applicazione della tecnologia; a Collina va riconosciuto il merito di aver ringiovanito i ranghi e migliorata la preparazione psico-fisica degli arbitri; il prossimo step sarà quello di concretare un visibile incremento della tecnica, imponendo la omogeneità delle interpretazioni su alcune fasi di gioco come il fallo di mano, il fuorigiuoco e il limite di tollerenza sui contrasti, giacchè il contatto fisico è da considerarsi compreso nella natura di questo sport.

Sarà quindi importante introdurre criteri di meritocrazia nelle designazioni arbitrali da contrapporre a una inflessibile gestione disciplinare delle prestazioni più scadenti, ntroducendo criteri selettivi che portino finanche alla temporanea sospensione e/o eliminazione degli arbitri non all'altezza del ruolo. 

Per quanto attiene la introduzione della tecnologia, che comunque sarà inevitabile, crediamo sia indispensabile venga prima sperimentata da altre federazioni oltre quella italiana e per un periodo non inferiore al biennio; solo quando la maggioranza delle federazioni avrà esaurito tale periodo e si potrà ragionevolmente ritenere che si sia raggiunto un adeguato livello conoscitivo delle casistiche più comuni,  sarà plausibile  avvalersene nella più importante manifestazione continentale.