Il tifoso-bambino che spalanca gli occhioni speranzosi di fronte ai talentuosi palleggiatori con la prestigiosa etichetta del trequartista-mezzapunta-rifinitore - giocatori quasi sempre carismatici e dotati del tocco magico, che trasforma in oro puro anche il passaggio sbagliato e lo svarione - arriverebbe a tagliarsi un dito pur di schierare nella sua "squadra del cuore" un messia calcistico con il numero 10 di Pele' e di Maradona. E giacche' siamo tutti - nel piu' profondo del cuore e in un angolo dell'anima - dei "tifosi bambini" coltiviamo tutti il sogno o l'utopia di ammirare un "prestigiatore palleggiatore" nella nostra squadra. Ma se la squadra e' l'Inter di Spalletti e il partner del "violinista-mago-profeta" e' Maurito Icardi, e' giustificata, opportuna e difficilmente contestabile un'ampia serie di perplessita' e di considerazioni negative riguardo ad un abbinamento tra un centravanti opportunista come il "marito di Wanda" e un trequartista con il palleggio che incanta e il dribbling stretto che uccide. Intanto un'accoppiata simile esporrebbe Maurito alla pessima figura di evidenziare i suoi limiti tecnici nel palleggio. Icardi non e' affatto abituato agli "uno due" ed ai "dai e vai" in velocita'. Icardi non e' abituato ad aspettare che, per il passaggio smarcante, un compagno di squadra finisca di fare la sua "toletta" con la cipria, il belletto, il fondo tinta e l'eye-liner sotto gli occhi. <Quello si fa bello - avra' sicuramente mugugnato decine di volte quando giocava o tentava di giocare con Jovetic - mentre io me sto sto qui a far a spintoni con i colossi sgomitanti della squadra avversaria>. Maurito ha  giocato le prestazioni migliori con due esterni ai suoi lati che crossano al centro con rapidita' e precisione, oppure che stringono al centro e gli passano un assist buono nel mezzo dell'area. Candreva e Perisic - bisogna darne atto al Mister Spalletti - hanno acquisito una grande esperienza e ottimi automatismi in tal senso. Francamente e' un'incognita grande come una casa la presenza a fianco di Icardi di un palleggiatore narcisista e innamorato del pallone, che trattiene tra i piedi "l'oggetto del suo desiderio" prima o invece di passarlo al centravanti deputato a fare gol. Perche' un trequartita del genre abbia successo nell'Inter ci vorrebbe un centravanti diverso, molto piu' mobile e molto piu' incline al dribbling e al palleggio. Maurito non e' un attaccante che si muova moltissimo. Svaria di rado all'esterno. Talvolta sidimentica persino di smarcarsi. Anche e soprattutto per questo Spalletti non gli ha mai avvicinato una mezzapunta vicino (Eder ha fallito nel ruolo). E lo stesso Joao Mario si muove molto di piu' di una mezzapunta-trequartita e non ha alcuna velleita' da primadonna. E' diffusa l'impressione - alla luce di queste premesse difficlmente contestabili - che neppure a gennaio la squadra che ha ceduto Jovetic di corsa (per non fare ombra ad Icardi che detestava il montenegrino.....) andra' a comperare Pastore, Rodriguez o Mkhtarian nel mercato di riparazione.