Nei bar-sport della Penisola e nei mercati rionali, nelle sale di attesa delle circoscrizioni e degli ospedali - così come a bordo degli autobus, ma anche dalla parte del conducente - la controversia tecnica che dividerà gli italiani nei prossimi dodici mesi è già stata formulata dal giornalismo specializzato. I termini della questione son stati spiegati così: il Napoli, la Juventus e l'Inter - nel prossimo campionato - avranno reparti difensivi tra i più coriacei e resistenti del mondo.
Si è spiegato giustamente che l'impenetrabilità garantita all'area del Napoli dalla coppia formata dal piede destro di Manolas e dal piede sinistro di Coulibaly non ha eguali in alcuna squadra europea, visto e considerato che anche nei colpi di testa i difensori del Ciuccio sono di primissima categoria. Qualcuno ha subito obiettato che però l'intesa tra due centrali difensivi non è valore secondario né marginale davanti al portiere. Ciò - senza negare le enormi potenzialità del duo partenopeo - non fa che riconfermare le credenziali egemoniche di superiorità della coppia juventina e azzurra che formano ormai da una vita (.....) Bonucci e Chiellini.
C'è chi ha aggiunto che se poi arrivasse in quel della Torino bianconera il giovane colosso De Light - grinta e fisico da Chiellini, con i piedi e il palleggio di Bonucci - il primato difensivo bianconero diventerebbe inarrivabile alle altre, cioè impareggiabile. Tutt'altro che rassegnati a tali premesse, gli ammiratori (nerazzurri e non solo....) di Skriniar, di Godin e DeVriij - non foss'altro perché ne hanno menzionati tre  e non solo due come gli altri - hanno sgomitato invece per affermare e imporre una scala di valori un poco diversa. <Giocando in una difesa a tre e tutti e tre insieme come centrali gli interisti di Conte blinderanno la difesa nerazzurra come un'inscalfibile barriera di "iridio tungsteno" in grado cioè di resistere non solo alla fiamma ossidrica, ma anche e persino al al raggio laser....>. Ma davvero i tre "centraloni" dell'Inter promettono un rendimento della stessa efficacia dei loro colleghi del Napoli e della Juventus?
Probabilmente, ha ragione lo Zio Bergomi, che dall'alto della sua esperienza e dai microfoni della "sua" televisione aveva già avvisato Conte di un altro grosso rischio sospeso sulla rinnovata capigliatura del tecnico di Lecce. <Stai attento a non rifar lo stesso errore già commesso da Lippi quando divenne lui, già grande e vittorioso allenatore juventino, il conducator della Beaneamata Neroazzurra. E pretese di ricostruire la squadra, da capo a fondo, per disporre di una macchina identica alle sue aspettative. Considerando la pessima conclusione di quella avventura di Lippi, mio caro Antonio, guardati bene da quel pretenzioso massimalismo giacché, al giorno d'oggi, nessun presidente mantiene alla lettera le promesse fatte relativamente agli acquisti che costano di più. E stai pur certo che non ti lascerà mai cambiar ventidue giocatori su ventidue. Non fare l'errore di Lippi. Accontentati. Cerca di recuperare alla tua causa quei tre, quattro, o cinque, che ti potrebbero comunque far comodo>. A sentir che Conte sta cercando Llorente - come potenziale sostituto di uno dei due suoi agognati centravantoni (Dzeko e Lukaku) - sembra che il primo ammonimento di Bergomi sia stato ignorato dal destinatario.

Veniamo, quindi, al secondo. <Godin, Skriniar e DeVriij sono certamente tre fortissimi difensori centrali, ma nessuno dei tre - ha fatto notare uno dei migliori giocatori arretrati del recente passato, che é stato pure campione del mondo - ha mai giocato in una difesa a tre, come Conte chiederà  loro di fare. Non è una piccola incognita perché ai loro lati (almeno a destra) non ci sarà un  terzino come Liechtsteiner, il quale nella Juve di Conte era difensore, mediano laterale, ala destra. Ma Lazzaro o Candreva che nascono attaccanti....>.
Per di più, ha fatto notare lo Zio Bergomi con la preoccupata solerzia del tifoso appassionato, <tutti e tre i fortissimi centrali dell'Inter giocano con il piede destro e il solo Skriniar non disdegna di colpire ognittanto di sinistro, ma certo non per impostare l'azione di rilancio del gioco....>. Ma Begomi è andato anche oltre nell'approfondire i punti deboli del terzetto neroazzurro. Quale dei tre dovrebbe scalare sulla sua destra, infatti, in assenza del laterale durante un'azione di contropiede degli avversari? Forse DeVrijj? Non è necessaria la competenza dello "Zio" per escludere questa eventualità. L'olandesone non ha mai fatto il terzino in vita sua ed è privo di quella velocità di base (in realtà neppure Barzagli era velocissimo), che è richiesta ai difensori che giocano a tre, sul centrodestra o sul centrosinistra.     

Due parole anche sul grintosissimo uruguagio Godin strappato all'Atletico con un pingue stipendio. Ma chi l'ha mai visto impostare un'azione in "bella calligrafia" palla al piede, dopo essersi guardato bene attorno ed avere appoggiato il passaggio ad un compagno smarcato? Tre centraloni dei quali nessuno ha un piede sinistro degno di nota, nessuno ha mai fatto il terzino, nessuno è veloce, nessuno imposta l'azione, nessuno (salvo Skriniar forse) sanno accorciare la difesa verso la mediana, possono essere considerati davvero allo stesso livello qualitativo dei veterani Bonucci e Chiellini, oppure, dei due sfidanti al vertice: Manolas e Coulibaly? Sommessamente, direi proprio di no.
​Ma Bergomi ne ha fatto anche un altro di apprezzamento preventivamente allarmato su quello che sta diventando la sua Inter. <Guardate che da anni in Europa le squadre che vincono si attrezzano nel reparto arretrato con la difesa a quattro e a parte Conte, dei grandi tecnici, a me non viene in mente nessuno che difende a tre>.

Io invece mi ricordo bene di Gasperini che chiedeva al povero Ranocchia di fare il terzino/stopper sul centrodestra e alto, timido, grosso e lento com'era, iniziò a smarrire la sua identità tecnica fino a perdere fiducia in sè. Speriamo che Conte conosca la storia recente dell'Inter o che se la faccia raccontare da chi ne conosce bene soprattutto le cadute, gli errori, le sconfitte. Fossi Conte ascolterei sempre attentamente i consigli dello Zio.