Se in questa domenica di inizio febbraio vi è capitato di accendere la tv all’ora di pranzo, allora vi sarà capitato di guardare lo scempio di partita tra Hellas Verona contro la Roma.

Tutte e due le squadre scendono in campo in cerca di punti, chi per la salvezza chi per non farsi scappare la zona Champions League.

Il risultato è stato una delusione totale sotto tutti i punti di vista. Eppure non era iniziato male il match che dopo soli 43 secondi di gioco vede una bella discesa di Under e con un tiro dal limite dell’aria infila Nicolas all’angolino basso. 1-0 e giù il sipario. Per i restanti 94 minuti e 58 secondi non si è visto un ribaltamento tattico. L’Hellas giocava di ripartenza con lanci lunghi alla, come si diceva una volta, viva il parroco, tutti su e chi la prende la prende. La Roma, dopo un’espulsione giusta per Pellegrini, perde completamente il centrocampo, non riesce più a fare una sovrapposizione e tre passaggi consecutivi. Sbaglia due occasioni d’oro per chiudere la partita, prima con Dzeko e nei minuti finali della partita, dopo che gli Scaligeri sprecano le poche occasioni davanti ad Allison per pareggiare una partita che vede come protagonista anche l’arbitro con qualche decisione dubbia, Strootman sbaglia a tu per tu con il portiere. Fasi di gioco lente e confuse fanno del match del Bentegodi uno dei più brutti del campionato visti fino ad oggi.

La Roma dopo 49 giorni trova una vittoria che detto sinceramente sa di sconfitta sia dal punto di vista tattico sia sotto il punto di vista tecnico e sia sotto il punto di vista del divertimento.

Il Milan trova dopo 9 minuti il goal della domenica dalla trequarti con il suo uomo migliore, Suso. La partita prende una svolta divertente. L’Udinese cerca il pareggio e il diavolo rossonero il colpo del K.O.

Ma la frittata, anche se in orario di merenda, la fa prima Calabria facendosi espellere al ‘68 e qualche minuto più tardi, su un pallone messo in mezzo da Lasagna, Bonucci tocca quel che basta per mandare in confusione Donnarumma e fare autogol. 1-1 alla Dacia Arena e i due amici, nonché ex compagni di squadra Gattuso e Oddo si spartiscono un punto a testa.

Decisamente più divertente, per i tifosi bianconeri, la partita di Torino, tra Juventus- Sassuolo. Gli emiliani nel capoluogo piemontese non sono mai arrivati e così la vecchia signora manda un forte messaggio al Napoli. 7 a 0 con tripletta di Gonzalo Higuain e mette a tacere tutte le voci che arrivano alla città campana.

Juventus devastante in tute le parti del campo, gioco sempre tra i piedi di Pjanic e Marchisio e difesa di ferro. Da valutare gli infortuni di Khedira, Matuidi e Rugani che fanno usare ad Allegri tutti i cambi nei primi 45 minuti di gioco.

La Fiorentina si risveglia a Bologna, forse la Torre degli Asinelli e il risultato della Roma contro i veneti gli fanno sentire un po’ somarelli per il punteggio ottenuto settimana scorsa. Entrano in campo mimetizzati con il manto erboso e dopo il vantaggio di Veretout, Pulgar fa un gran goal, in stile Sinisa Mihajlovic, dalla bandierina del corner dopo solo tre minuti.

Ma il gioiellino di casa viola Chiesa prende per mano la squadra e dopo aver scartato tutti infila Mirante sopra all’angolino sinistro. 2-1 tutti a casa con i tre punti che placano i tifosi fiorentini.

La sfida salvezza Cagliari - Spal, vede i padroni di casa vincere per 2-0. I sardi sono pazienti e ordinati e con Cigarini prima e Sau poi, su assist di tacco di Castan, infilano i ferraresi e si portano a + 7 dal terzultimo posto.

Gianluca Mancini con il suo primo goal in campionato sblocca una partita legnosa e regala una continuità ai risultati a Gasperini. Con la vittoria arrivano settimi in campionato e -2 dalla zona Europa League.

Ora tocca al Napoli rispondere alla Juve e la Lazio alla Roma e Inter.

Grazie

ILPARLAFUS