Oggi il 4 maggio di 68 anni fa è scomparso un gruppo di campioni, un gruppo di uomini, un gruppo di giocatori spensierati che ha fatto la storia, un gruppo di calciatori capaci di vincere cinque scudetti di fila e chissà quanti ne avrebbe vinti ancora se quel maledetto aereo non si fosse schiantato. Oggi in questo giorno l'Italia intera e il popolo granata piange un gruppo di giocatori formanti anche l'ossatura della nazionale che tanto avevano fatto sognare gli italiani e che avrebbero arricchito il loro palmares anche di trofei europei, ma che allora non esistevano ancora. Per me questo è un giorno speciale perché io dopo l'Inter tifo Torino ( chissà che questo non spieghi un po' la mia indole antijuventina ;)). Ed è per questo che mi hanno dato molto fastidio le scritte sui muri di Superga fatte da quelle canaglie che amano prendere in giro e parlar male dei morti. Chiunque abbia fatto quelle scritte è n'omm e nent come direbbero i napoletani. Chi invece come sempre ha dato un grande esempio di moralità è stato Gigi Buffon. Un nome una sicurezza, non solo nei pali. Un uomo prima che un calciatore. Gigi ha condannato nel modo più assoluto le scritte maligne, lui come Marchisio. Questo è un grande esempio di sportività e gli juventini dovrebbero essere fieri del loro capitano. E pensare che tutto ciò si poteva evitare, il pilota per colpa della nebbia ha perso l'orientamento. La squadra veniva dalla penisola iberica, da un amichevole con il Benfica e se solo Mazzola non avrebbe accettato anche l'invito a pranzo del capitano del Benfica la squadra sarebbe partita qualche ora prima e forse non sarebbe incappata nelle coltre di nebbia. Ma ormai è inutile rimpiangere quello che non fu. La loro memoria non deve essere mi infangata e mai dimenticata, e proprio in questo giorno tutta l'Italia si deve stringere intorno ai tifosi granata orfani dei loro campioni. Non piangete tifosi granata e ricordate " Granata è una seconda pelle portarla è come un viaggio tra le stelle lo so cos’è la storia e la leggenda giochiamo noi, la fiamma non si è spenta". ONORE AL GRANDE TORINO.