Speriamo di non vedere più quel visetto furbo, di chi pensa "ma vedi come vi sto imbrogliando bene" in quel di Milano, amici rossoneri, quella faccia di chi ha usato uno dei club più prestigiosi del mondo giusto per apparire come fenomenale magnate, non si è capito ancora di cosa, più smaliziato del suo stesso potentissimo governo,quello della Cina.
Quante volte abbiamo fatto finta di non capire, per amore della nostra squadra, che tutte quelle illazioni e fonti certe sulla poca credibilità di questo cinese, fossero false e tendenziose.

Amici forza, il Milan è più grande di uno spregiudicato uomo d'affari, che comunque ora se la vedrà da solo nel rientrare,non si sa come,  dal "monstre" debito Elliott. È vero, ci lascerà una bella esclusione dalle coppe europee ed una pesante sanzione economica come ricordino, ma già il non vederlo più ed il non sentire nominarlo ci libereranno in parte da questo vero incubo a tinte rosse e rossonere.

A volte si leggono i quotidiani e pare di essere su Scherzi a parte: ma davvero Berlusconi ha venduto ad uno che ogni volta che caccia fuori soldi deve fare un altro finanziamento per averli? Ma che presa in giro è mai questa?
A questo punto ci tocca cantare tutti in coro un verso dell'inno americano, quel "God bless America" che ora potremmo tradurre in "American save milanisti" inimmaginabile solo un lustro fa.
Quello che sta accadendo al Milan sia di monito a tutti, anche alla signora Covisoc ed a sorella Lega calcio che dovranno spiegare, spero presto, a chi diavolo è stato dato il permesso di diventare per un anno proprietario di un club come il Milan.

Arrivederci a mai più Mister Li, ora sarai pure diventato popolare sì, ma nel novero dei famigerati uomini d'affari da evitare come la peste, almeno per chi crede che lo sport e la squadra del cuore siano valori autentici e sinceri. Il calcio non è business, è business più rispetto e trasparenza per chi ti segue e crede in te che lo rappresenti.

Mayday mayday, che qualcuno ci aiuti davvero, far peggio di Li sarà impossibile.