La sensazione di scarsa solidità difensiva, collettivamente parlando, mostrata dai vari undici del Milan scesi in campo in questo primo scorcio di campionato ha lasciato davvero basiti tanti tra i tifosi rossoneri. Personalmente, a memoria e di ne anni ne ho un bel pò... non mi ricordo di aver mai visto una squadra cosi scollegata tra i reparti ma soprattutto "leggera", soft, per quanto riguarda la fase difensiva opposta agli attacchi avversari. La vulnerabilità rossonera è emersa chiara nelle partite contro Torino e Fiorentina ma segnali di debolezza difensiva erano già emersi in maniera evidente sia nella partita contro il Brescia e ...confermati a più non posso contro un Genoa in dieci per quasi mezz'ora nell'ultimo match che è costato il posto al fantomatico "maestro" Giampaolo.

Al di là del solito discorso sulla scarsa importanza del modulo di gioco ai fini del risultato che si ottiene in campo, bisognerebbe però constatare che in casi di evidente debolezza difensiva di squadra il 3-5-2 è sempre stato un buon sistema che permette di avere superiorità numerica a centrocampo e contestualmente difendere e contrattaccare in maniera solida ed efficace. Vedasi Lazio e Inter, due delle squadre che meglio interpretano in campo questa sorta di mantra calcistico. Conte addirittura ne ha fatto suo credo tattico, proposto in campo poi con una sorta di ortodossia calcistica dai suoi impavidi calciatori con un refrain che tutti conosciamo ovvero... correre, correre, correre!

In un Milan che tra le altre cose spera di aver recuperato quel Mattia Caldara che proprio nella difesa a tre esplose anni or sono in quel di Bergamo si potrebbe iniziare, magari, a fare qualcosa in più di una qualche ipotesi tattica su questo sistema di gioco. Esterni come Calabria/Conti e Rodriguez/Hernandez sembrano avere le capacità richieste per i terzini di questo sistema i quali sono sottoposti a una mole di lavoro aerobico non indifferente. Un Calha in veste di incursore con le spalle coperte da Kessie e Biglia forse sarebbe più libero di pensiero e giocata nell'attaccare la porta avversaria senza quella paura di perder palle mortali che sembra lo stia attanagliando in questo avvio di stagione...
Davanti... un Suso a fare da apri strada per le accelerazioni dell'unica nota lieta di stagione, quel Leao che sembra imprendibile quando inizia quelle sue progressioni palla al piede...da sfruttare sicuramente più in giocate o fastbreak di rimessa rispetto ad azioni boriose e sterili mosse da inutili passaggini orizzontali che hanno stancato davvero.

Confido quindi in quel pragmatismo che ha permesso a Pioli di avere buoni risultati a Roma con la Lazio.

Ricapitolando, un Milan solido e più spadaccino... andrebbe rispolverato sin da subito anche in previsione del terribile tour de force che vedrà impegnati Pioli e i suoi in match cruciali per il proseguo della stagione ovvero Roma, Lazio, Juve... Matches insomma, dove il bel gioco servirà a poco o niente... Servono punti, anche sporchi, quindi solidità e intensità, termini usati anche ieri dal neo allenatore rossonero.

Pioli... tocca a te... Non basterà di certo un cambio modulo a risollevare questo cadaverico Milan ma insistere su questo benedetto 4-3-3 a cosa mai potrebbe portare?
A tanta altra mediocrità, mediocrità e fallimento già scritto visto e rivisto!