Carlo Ancelotti sta impressionando tutti in quel di Dimaro, sede del ritiro estivo del Napoli per via di metodi e comportamenti non molto comuni nell'ambiente del calcio e mai visti da queste parti in orbita Napoli. Si ricordano infatti in queste latitudini più le famose sfuriate del metodico ed incompreso Rafa Benitez e le urla isteriche del perfezionista Maurizio Sarri, mai soddisfatto degli allenamenti dei suoi ex giocatori essendo un  perfezionista incontentabile.

Ecco invece adesso la presenza pacata e mai eccessiva di un uomo abituato a vincere sotto forte pressione in ambienti dove arrivare secondi è sinonimo di fallimento; Carlo come il suo grande maestro Nils Liedholm ricorda in questi giorni alcuni insegnamenti del "Barone" svedese; "Ha avuto un'influenza enorme su di me. Molto tranquillo, calmo, non ha mai perso le staffe. Mi ha insegnato che non bisogna mai urlare ad esempio durante l'intervallo, perché ci sono soltanto tre minuti per fare arrivare le informazioni" uno dei tanti insegnamenti tramandati ai suoi allievi dell'ex tecnico di Roma e Milan.
Carlo parla, spiega, ma soprattutto ascolta i suoi giocatori, cercando di capire dove si sentano più a loro agio nello scacchiere del campo; il suo è un calcio ragionato, mai frenetico dove si cerca di stanare l'avversario dopo aver ottenuto la predominanza territoriale del centrocampo, un calcio alla spagnola tanto per intenderci.
Nulla a che vedere con il calcio di Sarri del quale però Carletto manterrà la fase difensiva e l'impostazione tattica in mediana e che prevederà lunghi e ripetuti fraseggi al fine di di sfruttare le zone offensive ideali per le caratteristiche dei suoi nuovi attori. In questo senso, Ruiz ha già dimostrato di preferire il ruolo di mezz'ala destra cercando di sfruttare in fase offensiva il suo magico e preciso sinistro, spesso capace di mirabili traccianti nel sette.

I giocatori pendono dalle labbra del mister, soprattutto Diawara sembra essere entrato nelle grazie di Ancelotti che vede in lui un potenziale centrocampista totale che deve però affinare una tecnica non sempre all'altezza. Hamsik è entusiasta in questi giorni di lavoro e sta già provando giocate da "pivote" per lui un tempo non concesse nel calcio tutto schematico di Sarri degli anni precedenti. Meno verticalizzazioni e molto calcio in orizzontale, queste le richieste di Carletto; Insigne avrà molti più compiti in fase di costruzione con la palla tra i piedi ed in questo senso il giocatore meno adatto al prossimo attacco napoletano sembra Callejon, più abituato a cercare la rete tramite tagli e movimenti dietro la linea difensiva.
Ci si aspetta molto anche da Rog e De Laurentis sembra essersi raccomandato in maniera particolare con l'allenatore emiliano affinchè tiri fuori dal promettente croato quel talento ancora troppo intermittente.

Ancelotti è il top, una sorta di Maestro alla Phil Jackson ed il suo approccio Zen sembra l'ideale per un ambiente poco abituato a sopportare lo stress da competizione che spesso ha influito negativamente sui cedimenti psicologici della squadra partenopea  quado è stata vicinissima ai più importanti obiettivi.
Per Carlo lo stress dell'ambiente di Napoli è niente; uno sopravvissuto a Berlusconi, Abramovich e Florentino Perez può davvero permettersi di giocare a carte in ritiro!

Il  miglior acquisto dell'anno siamo sicuri che sia quello appena sbarcato a Torino?