Molti di voi sicuramente ricorderanno lo Zvonimir Boban baldanzoso opinionista televisivo nei salotti di Sky Sport alcuni anni fa. Uno Zvone che metteva di fronte alla realtà un Pippo Inzaghi allenatore del Milan reo di negare  la pochezza della sua squadra dopo un Milan-Sampdoria, oppure riprendere un Mario Balotelli mal disposto nei confronti e nel rispondere a Giancarlo Marocchi dopo un Roma-Milan che vedeva allenatore del Diavolo un'altra leggenda rossonera, Clarence Seedorf. Un Boban, insomma, sempre assai critico nei confronti della sua ex dirigenza rossonera, in particolar modo verso Adriano Galliani e Silvio Berlusconi colpevoli di aver ridotto il Milan a una squadra avente nelle proprie file gente come Kevin Constant, Mattia Destro e Keisuke Honda, uno che addirittura si permise di indossare la gloriosa dieci del Milan appartenuta in passato proprio alle leggenda croata.

Ora però che il timone del comando, per quanto riguarda la parte calcistica rossonera è nelle sue mani,le difficoltà evidenti nel riportare il Milan li dove lo aveva lasciato, ovvero al top del calcio mondiale, sembrano aver fatto perdere al nostro caro Zvone quella baldanza propria di chi un tempo criticava comodamente seduto i fatti e le cronache di una società sportiva in grave difficoltà gestionale e prestazionale. Mario Sconcerti alcuni giorni fa in un editoriale pubblicato sul "Corriere della Sera" ha etichettato il croato come troppo "principe" per svolgere adeguatamente il ruolo di dirigente sportivo in una situazione cosi complicata come quella rossonera salvo poi riempirlo di complimenti personali (miracolo del parlarsi faccia a faccia..) nel forum svoltosi ieri in occasione del Festival dello Sport organizzato dalla Gazzetta. In effetti l'illustre giornalista sportivo non ha sbagliato nel definire Zvone "principe"; difficile infatti per chi è stato fuoriclasse in campo comprendere la mediocrità e la pochezza di alcuni giocatori e di situazioni che si vengono a creare in una Milanello ormai preda di spifferi, sconfitte e totale insicurezza sportiva e manageriale.

Ma caro Boban,ora che hai carica e stipendio da top manager, cosi come ha fatto notare il buon Gianluca Galliani, tocca anche a te tirarci fuori da questa palude sportiva. Troppo comode le tue dichiarazioni di rito, troppo bonario il tuo essere vicino a calciatori e allenatori di turno. Cosa avresti detto di questa ennesima situazione perdente se fossi stato ancora in un qualche salotto televisivo? I tifosi, quelli veri, hanno checchè se ne dica memoria assai lunga e non accettano cambi di versione e di atteggiamento cosi facilmente come qualcuno pensa. Meglio la sincerità di uno come Moggi (pensate come siamo messi noi tifosi rossoneri) che ha letteralmente etichettato l'organico del Milan come composto esclusivamente da giocatori mediocri e mal scelti che le tue frasi speranzose e diplomatiche rilasciate a carta stampata e canali televisivi ufficiali. Troppi alibi per questi calciatori. Bisognerebbe metterli dinanzi alla loro pochezza sportiva e farli trottare come si dovrebbe, ovvero senza troppi auguri di buona riuscita bensi chiara chiamata al massimo impegno. L'aver esonerato Giampaolo, difatti, è stato l'ennesimo assist fornito alla parte poco competitiva di questo spogliatoio attuale.

Che la squadra sia giovane e inesperta è evidente ma il fatto che Elliott abbia chiamato gente come te a comandare va proprio a compensare quelle mancanze di leadership ed esperienza necessarie per tornare a ben figurare...almeno questo. La realtà invece è peggiore di quella già vista e vissuta con la proprietà cinese che almeno grazie alla scelta di Gattuso ha mascherato altri evidenti guai finanziari.

Aver poi negato di aver cercato Spalletti cosi, tanto per lustrare il Pioli di turno è l'ennesima figura grama di leggende passate e novellini dirigenti presenti.

Zvone più fatti e meno parole. Soprattutto pane al pane e vino al vino. Il tempo del "tranquilli ci penso io" è finito da un pezzo.