La trentaduesima giornata di Serie A potrebbe emanare il primo verdetto: in caso di mancata affermazione della Lazio contro l’Inter, infatti, al Napoli basterebbe vincere contro la Salernitana per essere matematicamente campione d’Italia.
Certo, lo Scudetto è già da tempo appuntato sulla maglia azzurra e anche in città i festeggiamenti sono partiti da tempo (in barba alla scaramanzia) ma vincere a tutti gli effetti il titolo è un’emozione che tutta la tifoseria del Napoli non vede l’ora di vivere, tanto che lo stesso Derby contro la Salernitana è stato spostato per favorire i festeggiamenti in città ed in campo alla squadra.
Prima però della grande gioia del Maradona gli occhi di tutti saranno puntati sull’asse Milano-Roma, visto che oltre alla sfida tra biancocelesti e nerazzurri è previsto lo scontro tra Roma e Milan. Due partite importanti in ottica Champions, due scontri diretti che potrebbero riscrivere l’attuale classifica.

Ad aprire la giornata sarà la sfida tra Roma e Milan, partita delicata visto che le squadre sono appaiate al quarto posto a quota 56 e visto il pareggio dell’andata chi vince delle due potrà contare sullo scontro diretto (anche perché, al momento, sono pari anche nella differenza reti) oltre che provare ad allungare visto che l’Inter sesta è a meno due, mentre l’Atalanta settima è a meno quattro. Per la Roma la sfida al Milan (e più in generale il finale di stagione) arriva nel momento meno opportuno viste le tante assenze che hanno colpito i capitolini nelle ultime uscite. In più le fatiche di Coppa iniziano a farsi sentire cosi come la larghezza di una rosa non troppo folta. Ecco perché riuscire a battere il Milan varrebbe doppio per Mourinho che potrebbe poi approfittare della vittoria per stimolare ancora di più i suoi anche in chiave Europa League (scontro alla pari sulla carta contro il Leverkusen e poi in finale una tra Juve e Siviglia).
Come affronterà la prova Milan la Roma di Mou? In difesa pesano e non poco le assenze di Smalling (faro della retroguardia) e di Llorente che piano piano si stava ritagliando il suo spazio in squadra, anche perché a giocare al centro della difesa sarà Kumbulla spesso impacciato quando è stato chiamato in causa. In mezzo al campo, invece, la buona notizia è data dalle ultime prestazioni di Matic bravo ad unire quantità e qualità, doti importanti vista soprattutto la nuova assenza di Wijnaldum (stagione sfortunata e riscatto a rischio), mentre davanti spazio a Pellegrini (in un ottimo stato di forma) ed El Shaarawy (rinato con Mourinho e vicino al rinnovo contrattuale) alle spalle, probabilmente, di Belotti in vantaggio su Abraham.
In casa Milan, invece, si scoppia di salute con gli indisponibili quasi tutti recuperati (fuori Pobega e il lungodegente Ibrahimovic) e di euforia visto l’avvicinarsi dell’Euroderby. A livello tattico Pioli dovrebbe puntare sul ritrovato 4-2-3-1 con Kjaer in vantaggio su Kalulu in una difesa che vede il rientro dopo la squalifica di Calabria. In mezzo al campo spazio a Krunic con Bennacer più avanzato (anche se spesso i due si scambiano la posizione) mentre Giroud è pronto a riprendersi una maglia da titolare al centro dell’attacco.
Una sfida, quella tra Roma e Milan, sulla carta equilibrata dove i punti di forza potrebbero fare la differenza con i giallorossi pronti a sfoderare l’arma dei calci piazzati (nonostante le assenze di Smalling e Dybala) viste le difficoltà dei rossoneri a difesa schierata come dimostra la partita di andata, ed i rossoneri pronti a replicare sfruttando Leao arrivato alla grande a questo finale di stagione.
Da una parte la compattezza difensiva (pochi gol subiti all’Olimpico e una striscia casalinga invidiabile) dall’altra l’estro di Leao e Diaz sommati alla presenza fisica di Giroud.
Chi avrà la meglio?

In attesa di una risposta sulla sfida dell’Olimpico, ci sono anche Inter e Lazio che scenderanno in campo, però, sapendo già il verdetto del campo.
Per l’Inter la sfida alla Lazio è fondamentale sia per recuperare terreno (non solo supererebbe la perdente della sfida tra Roma e Milan ma accorcerebbe la distanza con la Lazio portandola a meno quattro e rimetterebbe in corsa la Lazio che fino a due giornate fa sembrava aver preso il largo) sia per dare seguito alla vittoria di Empoli. In più una vittoria eviterebbe ad Inzaghi l’ennesima settimana di polemiche che in questo momento cruciale della stagione (tra campionato e coppe) rischierebbero solo di danneggiare l’ambiente.
I nerazzurri, oltre ad una ritrovata complicità in campo, arrivano alla sfida di San Siro carichi più che mai dopo la vittoria sulla Juventus che ha permesso ad Inzaghi e i suoi di staccare il pass per la finale di Coppa Italia (la seconda consecutiva). Proprio l’adrenalina data dal passaggio del turno deve però essere gestita: sì all’entusiasmo, no all’appagamento questo deve essere il messaggio chiaro stampato nella mente dei giocatori anche perché senza la qualificazione alla prossima Champions tutto quello che è stato fatto quest’anno rischia di andare vanificato. Ecco perché Inzaghi dovrà si puntare su di una turnazione (ormai si giocherà ogni tre giorni) ma senza però rinunciare all’ossatura della squadra: in difesa spazio, quindi, a De Vrij che dovrebbe prendere il posto di Acerbi (a riposo in vista delle prossime uscite) mentre in mezzo al campo dovrebbe riposare Calhanoglu con Brozovic pronto a tornare in cabina di regia con Gagliardini che potrebbe tornare titolare per occuparsi di Milinkovic-Savic (mossa questa già accaduta nelle ultime sfide contro la Lazio).
Sulla sinistra dovrebbe toccare a Gosens (turno di riposo per Dimarco) con Lukaku sicuro di una maglia da titolare in attacco. A fare compagnia al belga potrebbe toccare a Correa anche sé non è da escludere il ritorno della LuLa dal primo minuto.
Diversa la situazione in casa Lazio, dove la sconfitta contro il Torino rischia di lasciare delle scorie e per questo sarà interessante capire se la partita della scorsa settimana è stata solo un incidente di percorso o se la Lazio inizia a pagare lo sforzo per aver cercato di allungare sulle inseguitrici e stanziarsi al secondo posto.
Conto l’Inter, Sarri dovrebbe schierare l’undici tipo con il rientro di Casale in difesa e di Cataldi in mezzo al campo (attenzione però alla mossa Vecino che potrebbe essere preferito o a Cataldi o a Luis Alberto per dare più equilibrio e meno spazi soprattutto a Barella che gioca sul lato dello spagnolo) mentre davanti è ballottaggio tra Immobile (ormai pienamente recuperato) e Pedro.
Come per la sfida tra Roma e Milan, anche Inter-Lazio dovrebbe essere sulla carta una partita equilibrata anche se a fare la differenza potrebbe essere il dominio del gioco visto che entrambe le squadre amano avare il possesso della palla (anche se l’Inter ha dimostrato di saper stare bassa e ripartire a differenza della Lazio meno capace di lasciare il pallino del gioco agli altri anche per via di una difesa alta più utile ad impostare che a parare colpi).

Due sfide con la S maiuscola, due partite che potrebbero decidere il futuro del campionato e che in un caso potrebbero regalare una gioia attesa anni ad un popolo che da tempo aspetta questo momento.
Palla ora al campo sperando di vedere due partite ricche di spunti e di emozioni. Emozioni che poi potrebbero proseguire in una festa tricolore.