La Champions League entra nel vivo con la quinta giornata che spesso diventa decisiva per le sorti dei vari gironi come ben sanno Lazio e Milan che questa sera hanno i match decisivi per indirizzare il proprio percorso europeo. La Lazio di scena all’Olimpico contro il Celtic ha la possibilità di staccare il pass per gli ottavi in caso di vittoria sugli scozzesi e di contemporanea sconfitta del Feyenoord contro l’Atletico Madrid mentre il Milan in caso di vittoria casalinga sul Borussia Dortmund avrebbe il destino nelle proprie mani quando tra due settimana andrà ad affrontare il Newcastle.

Percorsi diversi, quelli dei due club italiani, ma stessi destini visto che questa quinta giornata potrà portare gloria o sconfitta, oltre ad influenzare il prosieguo della stagione visto che l’uscita dalle coppe già alla fase a gironi sarebbe una grossa sconfitta sia per i biancocelesti (inseriti in un girone alla portata) che per i rossoneri (visto il percorso in Champions della passata stagione).

Come spesso capita l’Europa può lenire i mali di campionato e questa deve essere la giusta medicina per la Lazio incappata in un inizio di stagione sottotono che rischia di compromettere il futuro del progetto Sarri.
Nonostante l’amore eterno dichiarato dal tecnico toscano verso i biancocelesti (definita come la sua ultima avventura da allenatore soltanto pochi mesi fa), il rapporto tra allenatore e squadra sembra essersi deteriorato con le voci di dimissioni che hanno iniziato a riecheggiare dopo la sconfitta di Salerno mal digerita da tutto l’ambiente, con tanto di presidente Lotito furioso per la prestazione indecente dell’Arechi.
A inizio stagione le premesse erano ben altre visto il secondo posto conquistato nella passata annata e la crescita dal punto di vista del gioco di una squadra sempre più sarriana. Poi però il mercato non proprio sfavillante messo in atto da Lotito sembra aver avuto ripercussioni soprattutto su Sarri che si aspettava ben altri rinforzi per una squadra che oltre ad aver bisogno di ricambi visto l’ingresso nell’Europa dei grandi aveva bisogno anche di sostituire il suo miglior giocatore passato nel ricco calcio arabo durante l’estate.
Oltre all’addio (che era nell’aria già da un po') di Milinkovic-Savic sulla stagione sta pesando molto il mancato ingresso nelle rotazioni dei nuovi (da Isaksen usato quasi sempre a partita in corso a Kamada vero e proprio oggetto misterioso che sembra già avere le valigie in mano) oltre alle difficoltà di calciatori come Zaccagni e Immobile che sembrano lontani parenti rispetto a quelli ammirati nelle scorse stagioni.
Pesa poi una fase difensiva lacunosa con l’intera squadra che sembra aver di colpo dimenticato le idee del mister.

Insomma, tanti problemi per la Lazio che però può portare a casa una qualificazione agli ottavi di Champions, che come detto potrebbe arrivare già questa sera. Contro il Celtic sconfitto all’ultimo respiro nel match di andata Sarri dovrà ancora affrontare le emergenze difensiva visto le assenze di Casale e Romagnoli per questo davanti a Provedel dovrebbero giocare Gila e Patric con Lazzari e Marusic sugli esterni. In mezzo al campo torna Luis Alberto (squalificato a Salerno) con Guendouzi e Cataldi che dovrebbero chiudere la mediana. Davanti con Felipe Anderson e Immobile dovrebbe agire Pedro vista l’assenza di Zaccagni.

Momento particolare anche per il Milan che prima della sosta aveva dato segnali di difficoltà sia dal punto di vista fisico (tanti gli infortuni patiti dall’inizio della stagione) che mentale ma che grazie alla vittoria sofferta contro la Fiorentina potrebbe aver ripreso la giusta carreggiata. Vittoria che tra l’altro ha permesso al Milan di allungare sul quinto posto e di portarsi a meno sei dalla vetta visto il pareggio nel Derby d’Italia tra Inter e Juve.
Se in campionato il cammino può comunque definirsi positivo (il Milan è comunque nei primi quattro posti) ben diversa è la valutazione sul percorso europeo visto che i pareggi contro Newcastle e Borussia (nonostante le tante occasioni per vincere) rischiano di pesare non poco nel punteggio finale, che ha comunque ripreso valore grazie alla vittoria casalinga sul Psg. A San Siro contro il Borussia è d’obbligo la vittoria, che permetterebbe ai rossoneri di scavalcare i tedeschi (poi impegnati contro il Psg) e di affrontare la trasferta inglese di Newcastle sapendo che il passaggio del turno è nelle proprie mani come detto in precedenza.
Il pareggio lascerebbe ancora una speranza di passare il turno anche se a quel punto bisognerebbe guardare alla sfida tra Psg e Borussia mentre la sconfitta sancirebbe quasi sicuramente l’addio alla Champions. Insomma, i tre punti sono obbligatori e per portarli a casa Pioli dovrebbe affidarsi al solito 4-3-3 puntando sulla voglia di rivalsa della sua squadra e sull’atmosfera unica di San Siro. Nell’undici anti Borussia si va verso la conferma della difesa vista contro la Fiorentina con Maignan in porta e la linea dei quattro formata da Calabria, Thiaw, Tomori e Theo Hernandez. In mezzo al campo dovrebbe occupare il ruolo di regista Adli (cresciuto molto nel ruolo) con il rientrante Loftus-Cheek e il solito Reijnders ai suoi lati. Davanti vista l’assenza di Leao dovrebbe essere Pulisic ad occupare la corsia mancina (ruolo che ha fin qui contraddistinto la sua carriera) con Chukwueze sulla destra chiamato a dare risposte dopo un inizio di stagione al di sotto delle aspettative (anche contro la Fiorentina ha offerto una prova abbastanza incolore). Torna, invece, al centro dell’attacco Giroud, squalificato in campionato.

Novanta minuti decisivi aspettano Lazio e Milan che sognano di raggiungere gli ottavi di finale per portare ancora una volta in alto la bandiera italiana nel calcio che conta.