Buona la prima per l’Inter che a San Siro si aggiudica l’andata degli ottavi di finale di Champions contro l’Atletico Madrid, battendo per uno a zero la squadra di Simeone. Una partita da Inter, quella di ieri sera, dove i nerazzurri hanno messo in campo l’ennesima prestazione convincente mettendo in difficoltà un avversario di tutto rispetto come l’Atletico.
Unica pecca della serata (oltre all’infortunio di Thuram che riaprirà l’annoso dibattito sull’attacco dell’Inter) il solo gol messo a referto viste le tante occasioni create (alcune clamorose), cosa questa che rende il match di ritorno più aperto di quanto l’Atletico avesse meritato.

Come ampiamente previsto alla vigilia mister Inzaghi ha messo in campo l’undici tipo con De Vrij al centro della difesa in luogo dell’infortunato Acerbi ed i ritorni di Darmian e Dimarco sugli esterni (in campionato avevano beneficiato di in turno di riposo). Formazione prevista anche per Simeone che sceglie Lino nel ballottaggio con Reinildo per il posto sulla corsia mancina e punta su Llorente in appoggio a Griezmann per una squadra più compatta e difensiva.
Primo tempo piuttosto in equilibrio con le due squadre che puntano sull’intensità e sul possesso ma che faticano nel trovare spazi tra le maglie delle difese avversarie. Questa situazione di stallo si trascina per la prima mezzora di gioco dove l’unico squillo è di marca spagnola con il tiro a giro di Lino che finisce largo alla sinistra di Sommer. Dopo i primi trenta di gioco l’Inter inizia a carburare e a sfiorare in più occasioni il gol del vantaggio: dopo un tiro da fuori che finisce alto sopra la traversa, Lautaro prova a colpire con una delle sue specialità (il colpo di testa) trovando però sulla sua strada un attento Oblak (tiro tra l’altro centrale). Passano pochi istanti dall’occasione che il toro ha la più grande chance del primo tempo sui suoi piedi: passaggio scellerato di De Paul che colpisce Thuram che si autolancia a gran velocità verso la porta avversaria (tra l’altro anticipando Witsel in netto vantaggio di posizione) e che serve a Lautaro un assist al bacio che però l’argentino sciupa (grazie anche alla deviazione di Gimenez). Sul finire della frazione Thuram prova a mettersi in proprio calciando di prima intenzione dal limite dell’area. Il tiro parato in due tempi da Oblak è però l’ultima giocata del francese che si infortuna dopo aver calciato. La prima frazione termina quindi zero a zero con l’Inter più aggressiva e decisa dell’Atletico ma anche troppo sprecona nei momenti decisivi.

Seconda frazione che parte subito dai cambi con Arnautovic per l’infortunato Thuram mentre sulla sponda avversaria termina la sfida di Gimenez (anche lui dice stop per infortunio) sostituito da Savic. A differenza della prima frazione la seconda parte col piede sull’acceleratore per l’Inter che sfiora subito il gol del vantaggio con Arnautovic ben imbeccato da Dimarco che però spara alto da buona posizione (arrivo in scivolata che compromette la coordinazione). La forza dell’Inter spaventa Simeone che getta subito nella mischia Morata recuperato a tempo record al posto di uno spento Saul con Llorente che torna in mezzo al campo. Appena effettuato il cambio arriva subito la prima occasione con Morata che lancia Lino che si accentra e che grazie ad uno splendido uno due con De Paul si trova solo davanti a Sommer. Il tiro mancino di prima intenzione però finisce sul fondo senza creare grossi grattacapi al portiere svizzero.
L’occasione subita da nuove energie all’Inter che crea due grandi occasioni sprecate da Arnautovic: prima liscia di testa un bel cross tagliato poi calcia alta sopra la traversa la più grande occasione della partita: uno due geniale con Lautaro che serve l’austriaco che si trova a tu per tu con Oblak. Il tiro però è una sassata che finisce alta provocando la rabbia di San Siro e quella dello stesso Arnautovic tornato per l’occasione in versione Verona (quando sbagliò più di un’occasione in modo grossolano). La palla passa poi alle panchine con Inzaghi che cambia gli esterni inserendo Dumfries e Carlos Augusto per aumentare la spinta e Simeone che cerca di risistemare i suoi apparsi in grande difficoltà gettando nella mischia Barrios per Molina (con conseguente nuovo spostamento di Llorente sulla fascia) e Reinildo per Hermoso (ammonito e più di una volta in difficoltà). Passano altri minuti e Inzaghi sceglie ancora dalla panchina inserendo Frattesi per uno stanco Mkhitaryan (partita condita da qualche errore di troppo soprattutto nella prima frazione).
I cambi danno ancora più energie ai nerazzurri con Lautaro che riprova il remake del primo tempo anticipando ancora la marcatura avversaria per uno dei suoi colpi di testa. Colpo che però trova ancora una volta sulla sua strada un attento Oblak che inchioda la sfera. Al 78’ Simeone prova a rilanciare inserendo Correa per uno stanco Griezmann (partita più difensiva che offensiva per la stella francese) ma un minuto dopo l’Inter trova il vantaggio rendendo così nullo il cambio di Simeone: follia di Reinildo che si lascia scippare il pallone da Frattesi che con il suo tocco lancia in contropiede Lautaro. L’argentino,però,si lascia ipnotizzare da Oblak calciandogli addosso ma la sfera finisce sui piedi di Arnautovic che a porta vuota insacca il gol vittoria. Dal gol alla fine dell’incontro l’Atletico prova in vano a pareggiare (tiro del solito Lino che sfiora il palo e colpo di testa di Morata che finisce mestamente sul fondo) con l’Inter che regge l’urto spagnolo e porta a casa l’ennesima vittoria di questo 2024.

Termina quindi 1-0 per l’Inter la sfida d’andata di Champions. Un risultato stretto per quanto creato e che andrà difeso con le unghie e con i denti in quel di Madrid, dove l’atmosfera sarà tutta a favore degli uomini di Simeone!