Dusan Vlahovic e la Fiorentina, un matrimonio che potrebbe durare nel tempo o, almeno, per più di questa stagione, grazie ad un rinnovo di contratto molto ricco per il calciatore. Ma non dipenderà soltanto dai soldi: scopriamo il perché.

La stato dell’arte

Veniamo subito al punto: come già spiegato in questa sede il centravanti serbo è fermo, come ingaggio e tutto il resto, al primo contratto firmato quando Corvino andò in Serbia per strapparlo al Partizan Belgrado. Uno stipendio molto alto per il giocatore giovanissimo di allora (primo da nativo del terzo millennio a scendere in campo per la compagine gigliata, sia da subentrato che come titolare), 800mila euro netti scarsi all’anno, ma assolutamente inadeguato per il campione ventunenne di oggi. In Italia, Europa e non solo sarebbe ricoperto d’oro per le sue giocate. Quindi la Fiorentina vorrebbe sfruttare proprio questo discorso per spingerlo a rinnovare il prima possibile.

Appunto tale situazione, come già spiegato altre volte, rappresenta un particolare di non poco conto: se Vlahovic non rinnovasse rischierebbe seriamente di passare altre due stagioni con quel salario (un’enormità per una persona normale, ma non per un attaccante in fase di esplosione nel mondo del calcio). Non conviene a nessuno quindi non procedere, tanto a meno a lui che, comunque, a Firenze è rimasto di propria volontà, ma i procuratori, si sa, vogliono sempre guadagnarci qualcosa.

Il rinnovo di Vlahovic: tutti i dettagli

L’ultima proposta della Fiorentina è la seguente: stipendio da quasi 4 milioni di euro netti all’anno che, con i bonus (basati sui traguardi raggiunti dal calciatore e su quelli della squadra), può arrivare a sfiorare i 5 milioni (oltre ad un premio una tantum al momento della firma). Durata? Da stabilire se fino al 2025 o al 2026.

In più l’inserimento di una clausola rescissoria da almeno 80 milioni, della quale si possa usufruire entro la metà di luglio di ogni stagione. Ristic, il suo procuratore facente parte della scuderia di Ramadani, chiede di limare verso il basso tale cifra, ma il calciatore continua ad aumentare di valore ad ogni partita che gioca e quindi anche una clausola secondo i parametri proposti dalla società gigliata potrebbe risultare alla fine accettabile da tutte le parti.

Allora perché non si è ancora arrivati alla firma del rinnovo? Si tratta ancora sulla provvigione per tale operazione che spetta al suo agente e sulla percentuale che lo stesso procuratore richiede sulla futura cessione del giocatore da parte della Fiorentina. Ma su questi argomenti, lo abbiamo visto con Gattuso, Commisso e Barone ci sentono poco o nulla.

Si arriverà comunque ad un accordo perché, ripetiamo, non rinnovare non conviene proprio a nessun protagonista di questa storia, Darko Ristic compreso (meglio anche per lui prendere la cifra che propone la Viola, rispetto a niente).

Vlahovic resta soltanto un anno?

Veniamo poi al discorso futuro: il rinnovo di Vlahovic farà restare a lungo il centravanti della Serbia, o sarà semplicemente un’azione per cautelare la Fiorentina da una parte sulla prossima cessione del calciatore, e dall’altra per far guadagnare una cifra “consona” a Dusan, nell’ultimo anno della sua permanenza a Firenze?

Bè, questo non dipenderà dai soldi, ma dalle ambizioni della società. Ovviamente Vlahovic non resterebbe mai in una squadra che abbia come massimo obiettivo quello di restare nella parte sinistra della classifica del Campionato di Serie A, ma le cose cambierebbero se il progetto gigliato puntasse alla qualificazione alla Champions League, e quindi ai primi 4 posti, entro due stagioni.

Anche qui tutto passa, insomma, dalla volontà di Rocco Commisso.

Chiudo ricordando Mario Crociani, storico responsabile del Viola Club Arcidosso, nel grossetano, che è venuto a mancare in queste ore: che tu possa riposare in pace amico mio!