La Fiorentina perde a Monza 3-2 dopo essere stata in vantaggio addirittura per due a zero. I viola doppo i primi venti minuti dominati sul piano fisico, staccano chiaramente e completamente la spina (Martinez Quarta rappresenta l’emblema del crollo odierno della squadra). E, se è vero che si tratta della seconda sconfitta consecutiva con tre goal subiti in tre giorni, la Viola è giusto che ora punti tutto sulle coppe, vista la semifinale conquistata in Conference League ed il piede già poggiato sulla finale di Coppa Italia (giovedì il ritorno interno contro la Cremonese).

La decisione, seppur momentanea, in merito alla penalizzazione della Juventus ed il mancato successo contro l’Atalanta hanno reso il traguardo europeo passando dal Campionato molto difficile, se non impossibile (anche se i filoni dei processi sulla questione stessa delle plusvalenze e su quella degli stipendi potrebbero riscrivere la classifica a fine stagione, visto che non sono più soltanto i bianconeri a rischiare).

Vincenzo Italiano, giustamente, si è detto molto arrabbiato per l’atteggiamento della sua compagine, ma giocare bene sempre ogni tre giorni è impossibile, pure per squadre molto più attrezzate della Fiorentina. Una scelta andava fatta, forse anche prima. E poi quando in campo mancano i leader, vedi Bonaventura e Nico Gonzalez (che il mister gigliato ha fatto benissimo a far rifiatare), ne risente tutto il gruppo. Semmai è strana la scelta di non dare un’altra chance in difesa (oggi andata molto male, compreso Terracciano) al sempre positivo Ranieri, che oggi tra l’altro compie 24 anni.

Ci restano cinque finali da giocare (fate pure tutti gli scongiuri del caso) e bisogna fare in modo che la rosa gigliata ci arrivi al massimo della forma, dando spazio a chi ha giocato meno e, ancora meglio, a tanti giovani interessanti nel finale di Campionato (Amatucci, Kayode e Di Stefano su tutti). Chiosa sull’argomento che molto sta facendo discutere a Firenze e  tra i tifosi della Fiorentina. Niente terza tranche del PNRR (da 55 milioni) per il rifacimento dello stadio Artemio Franchi: la notizia è ora definitiva e ufficiale. Visti, però, i soldi già spesi il progetto (8,5 milioni di euro per le prime operazioni più i 140 stanziati dal Ministero della Cultura), non è esclusa che la cosa possa andare comunque avanti con soldi non europei, magari provenienti da un investitore privato, più difficilmente da fondi pubblici (che Nardella reclama e che il governo probabilmente non concederà).

Di certo non sarà, comunque, un'impresa facile, sebbene nelle ultime ore si sia fatta avanti la clamorosa ipotesi di prestito (fonte Corriere Fiorentino). L’attuale Ministro dello Sport Abodi, infatti, è stato anche il numero uno del Credito Sportivo, la banca romana che finanzia i campi sportivi italiani. E poi lo stadio Artemio Franchi fa parte della squadra di impianti che sostengono la candidatura italiana per l’organizzazione degli Europei del 2032.

Insomma, se son rose fioriranno.