Lo stadio è la culla del calcio. Il mondo del pallone non può prescindere dalle infrastrutture che lo accolgono e lo presentano al mondo. Gli impianti, a partire dai diritti TV fino ad arrivare alla vendita di biglietti ed abbonamenti, portano denaro e possono migliorare sensibilmente la qualità dello spettacolo. All'estero, ormai da anni, si è deciso di valorizzare il prodotto calcio nella sua totalità, rendendo la domenica allo stadio un'esperienza a tutto tondo; la creazione di ristoranti, negozi ed aree dedicate alla squadra, ha trasformato il mondo del calcio, portandolo ad essere a dimensione di famiglia. La lungimiranza, oltre che sul piano economico, nella valorizzazione e nell'ammodernamento degli impianti ha ripagato non solo con aumenti del fatturato importanti (in media del 20-25% sul fatturato totale nei casi di Arsenal e Bayern Monaco) ma anche con una maggiore partecipazione del popolo di tifosi. Gli appassionati sono, infatti, il motore di tutto il business che gira attorno al pallone. Puntare sulle infrastrutture per facilitare e migliorare l'esperienza che circonda la partita, per i propri fan, è una strategia acuta per avere un flusso sempre più importante di introiti. In Italia, nonostante il peso che le tifoserie hanno, non si è mai pianificata una vera e propria strategia per favorirne la vicinanza alla squadra. Ecco perché simbolo della situazione odierna sono stadi ormai desueti e inadatti. Le strutture italiane sono spesso semideserte durante le partite proprio per la gestione anacronistica che ne viene fatta. A partire dalle poltroncine, spesso vecchie e poco comode, fino ad arrivare alle zone circostanti che brulicano di venditori ambulanti e abusivi. È fisiologico quindi il progressivo allontanamento della gente dal microcosmo che è lo stadio, spesso contornato da violenza e volgarità. Un fan deve essere coccolato e viziato, non solo coi risultati, affinché possa restare vicino alla propria squadra del cuore. L'Europa è proiettata nel futuro, mentre in Italia si resta radicati ad un passato che ormai non esiste più. Di certo il fascino della storia è un privilegio non di tutti; i nostri stadi come vecchie cattedrali, di un pallone ormai cambiato ed evoluto, mantengono un'aura di misticità che non si può comprare. Come tanti grandi musei che vogliono raccontare, tramite la desuetudine dei propri mattoni, la storia di una gloria ormai tramontata. Restare fermi, però, in un mondo in continua evoluzione non può che essere una zavorra per chi vuole essere al top a livello mondiale. Una grande sferzata a questo arroccamento l'ha data la Juventus, costruendo uno stadio di proprietà, con capienza ponderata per essere sempre pieno; con musei dedicati, per non perdere il fascino di una storia che deve essere raccontata e non dimenticata; con ristoranti e negozi a tema bianconero che rendono la struttura avanguardistica oltre che accogliente ed adatta per assistere a quello che è, pur sempre, uno spettacolo. Lentamente tutte le società più importanti in Italia stanno iniziando ad affacciarsi ad un futuro che è, in realtà, già il passato per molti top club europei. La Roma vuole costruire un Colosseo dei giorni nostri; un'opera architettonica che possa racchiudere al suo interno tutta la modernità di un club che vuole essere costantemente proiettato nel futuro senza dimenticare le proprie radici. L'idea dell'Inter, invece, di rimodernare San Siro resta fedele con la voglia che si ha nel Belpaese di non rinunciare alla forza della storia. Il management nerazzurro spera di poter mixare passato e futuro per rendere l'esperienza dei propri fan un'avventura a tuttotondo. Le idee non mancano. I progetti ci sono. Ora manca la più difficile componente per rendere reale quello che resta un sogno, la realizzazione pratica. Grazie alle nuove leggi sulla costruzione degli stadi, l'iter burocratico è stato snellito in modo importante. La palla passa nelle mani dei club, che sono gli unici a poter dare l'input decisivo. Fondamentale diventa dunque, prima di potersi dedicare all'introduzione delle "fan experience", la costruzione di un'adeguata casa per la squadra e soprattutto per i tifosi. Sarà poi compito delle società rendere lo stadio un'esperienza a portata di tutti: biglietti dal prezzo accessibile, aree per famiglie e zone per i più piccoli; migliori collegamenti e trasporti oltre che hotel e zone soggiorno interamente dedicate alla squadra. L'evoluzione ed il miglioramento partono, però, sempre dalle basi. Le fondamenta che devono essere stabili e dovranno poter reggere il cambiamento dei tempi senza perdersi nella polvere.