Negli ultimi quindici anni abbiamo ammirato due dei giocatori più spettacolari e vincenti della storia, in grado di fare incetta di premi personali e trofei come a pochi altri è riuscito; insomma, se nasci con il cognome Ronaldo sei quasi certo che il tuo futuro sarà nel mondo del calcio. Luís Nazarío de Lima e Cristiano, simboli di uno stesso sport, così uguale e così diverso. Il calciatore brasiliano ha vissuto negli anni d'oro del football; il talento regnava sovrano. Tecnica cristallina, eccelso controllo di palla e giocate spettacolari erano la ricetta perfetta per ottenere il successo. Il panorama mondiale era dominato da giocatori di classe assoluta, non per forza da atleti straordinari. Negli anni vissuti tra Barcellona, Milano e Madrid Ronaldo ha mostrato, a sprazzi certo, un livello quasi inarrivabile, ma i troppi infortuni e un indole non troppo ligia al dovere ne hanno flagellato la carriera, che avrebbe potuto essere ben più splendente. La dedizione e lo spirito di sacrificio non erano poi così importanti in un calcio che si abbandonava totalmente, o quasi, al genio, al talento puro e semplice. Lo sport, però, come la vita del resto, è in continua evoluzione; il lato economico, che sempre più ne fa da padrone, richiede una certa professionalità; i calciatori sono diventati, quindi, negli anni, atleti di caratura olimpica; sportivi a tuttotondo. Si è sacrificata la classe innata in favore di una predominanza fisica, si è sacrificato il genio in favore dell'abnegazione. In un lustro e poco più il controllo mentale è diventato elemento indispensabile per raggiungere alti livelli. Nessuno meglio di Cristiano Ronaldo rappresenta la nuova frontiera del calcio mondiale. "Non esistono vittorie eterne, si ricomincia sempre da capo", ecco come può essere descritta la carriera del portoghese, la forma mentis per interpretare il nuovo calcio nel giusto modo. Un giocatore per raggiungere il top si deve automotivare con una continuità disarmante; ecco perché il giorno dopo aver alzato al cielo il secondo pallone d'oro Ronaldo Luís Nazarío de Lima festeggia, mentre CR7, già al terzo, è sul campo di allenamento, da solo, a correre. Il nuovo calcio, più fisco, presta meno attenzione al talento; la professionalità richiesta oggigiorno renderebbe difficile a molti campioni del passato esprimersi ad alto livello. Maradona, Gascoigne e Best sono simboli di un'epoca tramontata, così come Ronaldo, che pure cronologicamente è più vicino. Sono i giorni di Bale ed Ibrahimović, calciatori che abbinano al talento una condizione fisica straripante. Che il cambiamento in atto sia un bene o un male per lo sport più bello del mondo solo i posteri sapranno dircelo; tutto ciò che possiamo fare noi è ammirare la perfezione a cui può arrivare un uomo che supera costantemente i propri limiti, portandoli all'estremo; senza dimenticare, però, che nella scintilla del talento, del genio sta racchiusa la bellezza del gioco del calcio.