Ancora una volta scontri. Ancora una volta lo spettacolo dello sport più bello del mondo è offuscato dalla violenza. Ieri si è assistito ad uno dei derby più importanti degli ultimi anni; una partita carica di pathos, come poche se ne vedono nella serie A odierna. Le due Romane sono arrivate, con grande merito, a giocarsi la qualificazione alla Champions proprio nella partita più bella ed importante dell'anno per loro. La Roma arrivava da un periodo non felice, tribolato; la squadra è stata spesso oggetto di contestazioni in questo 2015. La Lazio al contrario ha vissuto una seconda metà di stagione da favola, con un rullino di marcia da scudetto; ma come spesso capita, nel mondo dei derby, a spuntarla è stata proprio la squadra che non aveva i favori del pronostico. Lo spettacolo mostrato in campo,però, come altrettanto spesso capita, è passato in secondo piano, sacrificato sull'altare della violenza. Il tifo è, senza dubbio, una delle componenti più entusiasmanti e distintive di questo sport: le coreografie, i cori e l'aggregazione che si vivono in curva creano un atmosfera che ha pochi eguali, in altri sport come nella vita. Pochi spettacoli sono equiparabili a quello di uno stadio stracolmo di tifosi che cantano e sostengono la propria squadra. I problemi si pongono, però, quando vengono trascesi i limiti di un tifo sano, quando la violenza prende il posto della gioia e lo sfottò si trasforma in insulto che degenera in violenza. Anche ieri abbiamo assistito ad un giorno di festa, di sport trasformato in guerriglia. Episodi che, purtroppo, sempre più spesso riempiono le pagine di cronaca sportiva al posto delle storie di campo. Non esiste probabilmente una soluzione definitiva, sta in primis agli ultras porre un freno a questa degenerazione, sta alla lega e alle società cooperare per risolvere un problema che inizia ad avere connotati macroscopici. Non bisogna cedere alla violenza, non bisogna arrendersi al triste pensiero che i criminali possano averla vinta. E bisogna sempre ricordare che per quanto possa essere importante una partita,non sarà mai più importante di una vita.