Una fisicità importante. Prevalentemente offensivo ma da quando è venuto in Italia a giocare nel Milan è migliorato tatticamente e soprattutto difensivamente.
Spalle larghe, 1.84 cm per 81 kg circa, un treno che sulla fascia viaggia ad alta velocità, una capacità incredibile di correre palla al piede sia nel breve che in lunghe progressioni, il tutto grazie alla sua notevole impostazione fisica. Ben strutturato di corpo, ha una notevole dote tecnica, è davvero molto valido sotto il profilo tecnico, e ha una capacità di dribbling da giocatore offensivo, quindi è capace di creare superiorità numerica.
Mancino di piede, dotato di un ottimo tiro, e di un cross preciso, quando parte in contropiede è un vero pericolo per gli avversari. Gioca poco con il destro.

Da quando è al Milan si è consacrato definitivamente, grazie anche a Stefano Pioli che lo ha valorizzato, diventando il terzino sinistro più forte del mondo. Uno dei più forti in assoluto sicuramente. Sto scrivendo di Theo Hernandez, che al Milan è salito prepotentemente alla ribalta consacrandosi a Top player di fama mondiale.
Arrivato al Milan non era un top. Peccava in fase difensiva. Al Milan è migliorato anche in questo e ha trovato anche continuità soprattutto da quando è diventato un titolare soffiando il posto a Ricardo Rodriguez, terzino svizzero che ha militato nel Milan.
Al Milan ha cominciato anche ad essere più imprevedibile. Non è un terzino sinistro o anche centrocampista di sinistra a tutta fascia capace di stare solo largo, ma sa anche accentrarsi e giocare la palla in verticale. Qui riesce con dei dribbling, anche negli spazi stretti, a portare spesso superiorità numerica.
In Italia, da quando è al Milan, è migliorato nella marcatura, in fase di pressione sull'avversario, nella scelta di intervento in tackle e nelle diagonali difensive. Sa leggere bene le situazioni in difesa. È migliorato molto in fase difensiva.
Ha leadership, carattere, è carismatico, ha una forte personalità che lo porta ad essere sempre uno dei migliori in campo e garantisce sicurezza ai suoi compagni che si sentono al sicuro quando passano la palla a lui.
È veloce soprattutto e sa anche tirare i rigori. Assist-man con qualche gol nelle gambe, Theo Hernandez nasce a Marsiglia in Francia il 6 ottobre del 1997 ma calcisticamente si forma in Spagna.
Theo Bernard Francois Hernandez, questo il suo nome completo ha iniziato nelle giovanili del Rayo Majadahonda nel 2006-2007 per poi passare alle giovanili dell'Atletico Madrid  dal 2007 al 2015 sempre in Spagna
Nel 2015-2016 gioca nella squadra B dell'Atletico Madrid, per poi l'anno successivo passare all'Alaves nel 2016-2017, in Primera Division, ovvero la Liga Spagnola, la Serie A spagnola per intenderci. Qui segna il suo primo gol nei professionisti sia in Liga che in Coppa del Re. 

L'anno dopo passa al Real Madrid dove non è titolare. Infatti gioca solo 13 match in Liga, 6 in Coppa del Re ma esordisce in Champions League con i blancos accumulando tre presenze. Per lui anche una presenza in Supercoppa Spagnola senza segnare mai nessun gol con il Real Madrid. Con il Real Madrid vince una Supercoppa di Spagna, una Supercoppa Europea, una Champions League e un Mondiale per club. Pur senza essere un titolare.
Nel 2018-2019 gioca in prestito un anno alla Real Sociedad dove in 24 presenze in Liga segna 1 gol  e accumula anche 4 presenze in Coppa del Re.
Ma la sua vera affermazione arriva al Milan. Paolo Maldini, direttore tecnico area sport del Milan, in un incontro ad Ibiza in estate lo convince a trasferirsi al Milan. Per lui sarà una svolta.
Con il Milan diventa subito titolare, migliora anno dopo anno e conquista il suo primo trofeo da titolare e da protagonista con la maglia rossonera. Il primo di una lunga serie di trionfi. Si guadagna anche la convocazione con la Francia, la nazionale maggiore dove conquista anche la Nations League nel 2020-2021, sempre da titolare e da protagonista. È anche vice-campione del mondo con la Francia nel 2022 tra le altre cose.
Arrivato al Milan nel 2019-2020, conquista il suo primo trofeo in rossonero, lo scudetto numero 19, nell'annata 2021-2022. In quell'anno in cui trionfa con i rossoneri segna 5 gol in Serie A in 32 presenze, compreso un gol coast to coast contro l'Atalanta, una cavalcata solitaria fenomenale culminata con la rete segnata alla Dea.
Al primo anno al Milan in 33 match di A segna 6 reti in campionato e una rete in Coppa Italia in 3 presenze. Nel 2020-2021 con il Milan esordisce anche in Europa League dove realizza anche un gol in 10 apparizioni, mentre in campionato segna 7 gol in 33 presenze, ma sarà solo l'anno dopo quello dello scudetto numero 19 che Theo esordisce con il Milan in Champions accumulando 5 presenze senza reti.

Di origini spagnoli per via di un bisnonno, ha un fratello che si chiama Lucas che è anche lui calciatore, di ruolo difensore. Theo è nato in Francia, cresciuto calcisticamente in Spagna e affermatosi e divenuto campione in Italia, al Milan.
Tutto questo e molto altro è lui. Un treno chiamato Theo. Il terzino sinistro tra i più forti del mondo. Per molti il più forte di tutti.
Semplicemente Theo Hernandez.